'Louis..'' gli sfiorai il braccio.
Era freddo, immobile in quel lettino, ignaro di ciò che gli stava accadendo.
''Louis!'' alzai il tono di voce mentre scuotevo il suo braccio per cercare di svegliarlo. Girai il capo verso l'elettrocardiogramma che rilasciava un rumore sordo simile ad un ''bip'' ed urlai più volte la parola ''aiuto'', mentre dai miei occhi le lacrime riprendevano a scendere.''Aiuto, per favore, aiuto'' urlai ancora singhiozzando.
''Signorina, esca subito'' mi urlò un infermiere, spingendomi di fretta fuori. Poggiai entrambe le mani sugli occhi, non riuscendo a fermare le lacrime che continuavano a scendere lungo le mie guance. La voce di mia zia risuonò nelle mie orecchie. Stava ridendo e scherzando con zio Kenith.
Rimasi a fissarli, confusa, mentre un qualcosa mi costringeva ad avvicinarmi a loro.''Zia..Louis..'' mormorai a bassa voce.
''Roselynd!'' mi strinse a se.
Chiusi gli occhi al contatto con il calore familiare. ''Zia..'' sussurrai ancora, prima di sentire un forte odore di colonia maschile. Riaprii di scatto gli occhi, allontanandomi velocemente da quella che non era mia zia, ma un uomo. Guardai i suoi occhi azzurri e un brivido di terrore scivolò lungo la mia schiena quando un'immagine dai lontani ricordi fu spinta di fronte ai miei occhi.
''Ciao ciao Louis'' ghignò mentre la sua mano gelida sfiorava il mio braccio nudo. Camminai all'indietro, bloccandomi quando la mia schiena entrò in contatto con un altro corpo. Mi voltai ancora spaventata, ritrovandomi di fronte al dottore che scosse piano la testa.
''Mi dispiace, non ce l'ha fatta''
''No, Louis!'' urlai riaprendo di scatto gli occhi. Deglutii quando mi accorsi che mi trovavo ancora seduta sul divano di Harry e che quello era uno stupido incubo. La luce si riaccese, rivelandomi la figura di Harry che si sedette accanto a me.
''Rose, stai bene? Ti ho sentito urlare'' mi disse. Guardai le sue labbra, leggermente screpolate e deglutii per poi annuire ed infine sospirare.
Allungò una mano verso me posandola delicatamente sulla mia fronte, mentre i miei occhi si chiudevano gradualmente al contatto con la sua pelle.
''Cazzo'' si alzò bruscamente dal divano, dirigendosi verso la cucina.
I miei occhi vagarono sulla sua schiena tonica, soffermandosi sulle sue spalle larghe prima di spostare lo sguardo non appena si girò verso di me per poi riavvicinarsi.''Prendi'' mi porse il termometro, che presi subito e posizionai sotto la lingua.
''Brava bimba'' lo senti sussurrare, mettendo su un sorrisetto soddisfatto. Gli lanciai un'occhiataccia ed incrociai le braccia sotto al seno, spostando lo sguardo verso la tv che probabilmente avevo dimenticato spegnere.
Dondolai i piedi prima di guardare il ragazzo che era seduto accanto a me. Teneva un gomito poggiato su un ginocchio, così da poggiare la guancia sulla nocca della mano che teneva chiusa in un pugno. Sul braccio, tra i tanti tatuaggi, si poteva notare una piccola cicatrice.
Sarà caduto o qualcosa del genere.
Solo in quell'istante mi resi conto che indossava solo un paio di boxer ed avvampai più di quanto già non fossi. I ricci scompigliati gli ricadevano sulla fronte mentre i suoi occhi verdi fissavano un punto indefinito, la sua mascella prominente era ben serrata il che significava che stava pensando a qualcosa.
Era così.. carino.
''A cosa pensi?'' mi lasciai scappare, dopo aver spostato il termometro dalla bocca.
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Hudson River
FanficMamihlapinatpai: guardarsi reciprocamente negli occhi sperando che l'altra persona faccia qualcosa che entrambi desiderano ardentemente, ma che nessuno dei due vuole fare per primo. E se la tua ancora s'incagliasse tra le rocce e ti trascinasse giù...