Capitolo tredici.
Questo era uno scherzo.
Mi sarei svegliata nella mia camera e io avrei realizzato che stavo sognando.
Mia nonna non era appena entrata in una casa di una famiglia neo divorziata con una madre e un figlio che hanno lo stesso nome.
Non è vero che nel prossimo indirizzo c'è il fratello di questo bambino.
Beth, stai sognando.- Beth? Beth! - Niall mi scrolló dalle spalle.
Purtroppo non era così.
- Dormiremo insieme! Cristo, dovevo stare zitto! - imprecó lui.
Ora lo prendo a schiaffi, lo giuro.
- Beth tesoro, come stai? Tesoro? - nonna continuava a chiamarmi, ma io non davo segnali, ero rimasta immobile, alla stessa posizione quando seppi la notizia.
Due ore o poco più e avrei dormito con un pazzoide di sesso.
Avrei preferito dormito a terra che con un tipo del genere.Presi il cellulare e digitai il numero dell'hotel, rimanendo nella stessa posizione, muovendo però solo la mano.
- Signorina la camera doppia è intestata Horan e - mi venne solo da vomitare a dirlo - Darwin. - mettere i nostri cognomi insieme come se fossimo una coppia era rivoltante.
Sopratutto se quella tipa masticava una gomma.
E sperai con tutto il cuore che non fosse la stessa della chiamata di prima.***
Arrivammo nell'hotel alle dieci di sera perché prima ci fermammo a un ristorante a mangiare.
E nonostante la lasagna, la carne arrostita e il dolce, ancora dovevo riprendermi da tutto.- Salve signori. Voi siete Horan-Darwin e Bernard? - la signorinamasticosempreciao ci invitó a entrare.
- Per favore signorina, non metta quei cognomi vicino - sussurró Niall senza farsi sentire da lei, disgustato come me.
- Va bene, ecco a voi le camere. Buon pernottamento. -disse la signorina gettando, finalmente , quella maledetta gomma da masticare. Era ora!
Presi la chiave della nostra camera e anche quella di mia nonna.
Mia nonna era un piano sopra di noi, mentre io e Niall avevamo il piano terra.
Accompagnai mia nonna verso la sua camera dopo aver chiaramente detto a Niall che dopo avremmo parlato.Io, lui, un letto, ah ah ah no.
- Tesoro, vedete di non buttare giù l'hotel. - rise mia nonna sull'orlo della porta.
- Nonna, tranquilla, nelle peggiori delle ipotesi andrò a dormire giù nella hall. -
- Mh, ma tesoro, vedete di non litigare. -
- Non preoccuparti nonna. Vai a dormire.- le dissi baciandole la guancia.
Lei mi sorrise ed entró nella camera.
Salii le scale e arrivai alla mia camera, che purtroppo dividevo con quell'essere, sempre se era un essere umano.
La porta era socchiusa e il primo pensiero era che lui con masticosempreciao stessero avendo un approccio tra farfalle e uccelli, ma rimasi sorpresa quando sentii lui parlare al telefono con voce quasi piangente.
Mi avvicinai alla porta facendo attenzione a non farmi scoprire.
- Greg, per favore dimmi che non è vero.- disse testa bionda con la voce completamente distrutta.
Stava davvero male.- Non può avermi dimenticato così facilmente. Pft, Greg, mandarla a fanculo? - continuó lui, notai che la sua voce si era abbastanza rilassata. - Ma scherzi? Che vuoi sapere?! Nono, amico, Beth non è assolutamente un buon motivo per dimenticare quella troia. Quante volte devo ripeterti che ci odiamo a morte? -Niall parlava ad alta voce, era più calmo, nonostante il suo tono di voce piuttosto alto. Ma la vera domanda era, aveva davvero parlato di me a qualcun'altro? Perché poi? Ma soprattutto, non capii esattamente di chi stesse parlando. Doveva dimenticarsi di Clorena?
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12 || Niall Horan
FanfictionSi dice che l'amore vero sia eterno,che leghi due persone da sempre, e che ciascun amante abbia quella forza per lottare per l'altro, per averlo suo a vita. Ma ci sono anche diversi ostacoli, e uno di questi è il tempo. Marie Bernard questo lo sape...