Aristotele scopre l'America

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Capitolo ventiquattro.

- E quindi, ti ha davvero scocciato studiare legge? Voglio dire, sembra così interessante. -

- Non è che sono stanco, direi più che vedere certa gente mi scoccia. - disse finendo di mangiare il pesce fritto che aveva ordinato.

Guardai il mio piatto vuoto, avevo ordinato della carne arrostita.
Dopo quella visione di lui con Clorena ebbi quella sensazione di fame immensa, molto spesso mi viene in momenti di tristezza e posso dire che non ne ero tanto lontana.

- Sai che il mio ex andava nella tua stessa università? Era molto entusiasta della sua facoltà. - gettai quelle parole per riempire il silenzio.
Ero molto imbarazzata, come potevo non esserlo? Ero in un non-appuntamento e lui non vedeva l'ora di andarsene perché primo, stava con me ad un tavolo,soli , secondo, al suo ritorno avrebbe passato la notte con quella buona donna.
Anche io non volevo stare seduta li con lui, ma eravamo stati obbligati, dato il prezzo enorme del conto.

- E cosa può importarmene? - si pulì la bocca con il tovagliolo.

- Dio Niall, ho capito che vuoi tornare in hotel, ma almeno passiamo una cena piuttosto tranquilla! Fai finta di essere interessato, come sto facendo io almeno. -

- Va bene quindi, perché è 'ex' ? - fece lui, muovendo le dita ad ex.
Okay, magari non così interessato.

- Te l'ho detto, mi ha messo le corna, il giorno dei miei 18 anni e con una bionda tinta, un colore davvero orribile e, - vidi le sue soppracciglia alzarsi, - senza offesa. - risi.

- Ormai sono abituato a questi tuoi apprezzamenti riguardo il colore dei miei capelli, in ogni caso, posso capirti alla grande. - sospiró, - anche Hope mi ha tradito. -

- Hope? -

- La mia ragazza, cioè ex ragazza. Sono stato con lei per quasi due anni. -

- Accidenti, non ti facevo tipo da relazioni serie. -

- Se mi fai finire, forse posso spiegarti tutto. - disse nuovamente acidamente.
Mi scusai con un chino del capo.

- Bene, lei è bellissima ed è sempre stata circondata da ragazzi anche quando stava con me. Qualche mese fa, dal mio ritorno da Berlino l'ho trovata a casa sua in un letto con un mio carissimo amico. - tornó dispiaciuto, mi sentii male a vederlo così, ed instivamente gli presi la mano.

Lui alzó il capó e mi fissó dritto negli occhi. Non capii perché feci quel gesto, o perché persi un battito quando gli spuntó un sorriso guardando le nostre mani.
Ma io dovevo rimanere al posto mio. Lui aveva Clorena; Beth ficcatelo in quella testa, così ritirai la mano subito dopo.

- E fra tutti questi viaggi che ho fatto, questo me l'ha fatta dimenticare completamente. - disse prendendo il conto che intanto era arrivato.

- Non dirmi che fare l'amore con quella ti abbia fatto dimenticare questa troia? Niall, fattelo dire, ma tu giri intorno alle troie. - risposi alzando le mani in segno di sarcasmo.

- Credo che tu non abbia capito proprio niente Beth. -

- Allora sono stata io, ammettilo. - scherzai dandogli un pugno sul braccio, - litigare con me è benevolo allora! -

- In realtà io mi riferivo a Charlotte, riguardo il fatto che con lei faccio l'amore. - disse ridendo.
Cazzo che figuraccia.

Vedi cosa succede quando non rimani al posto tuo Beth?

- Tranquilla, non hai fatto una figuraccia, ti spiego appena usciamo. - prese dal portafoglio dei soldi e notai che erano esatti al numero del conto, - anche se non è un appuntamento, non ti avrei lasciato pagare. -

12 || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora