Capitolo otto.
Il fatto che Niall fosse così ottuso ed egoista mi dava sui nervi.
Il problema era che tutta questa situazione era simile a quella tra me e Sam. Niall mi ricordava Sam, entrambi erano troppo belli ma non facevano che pensare ad un unica cosa e non volevano aprirsi per gli altri.
Ma c'era un qualcosa di diverso. Forse gli occhi.
Uno aveva gli occhi marroni scuri, l'altro gli occhi blu oceano, e forse erano questi che mi davano pace quando li osservavo.
Con Sam accadeva si e no qualche volta, mentre con lui no. Era una cosa continua,provavo questa sensazione sempre.
Sapevo cosa significa, ma non ci volevo cadere dentro completamente.
Dai Beth, altri quattro giorni e non lo rivedrai mai più.***
- Beth, svegliati. Sono le otto, e dobbiamo trovarci pronte fra un ora. - disse mia nonna scuotendomi.
Mi svegliai lentamente, quei pensieri notturni mi avevano fatto passare la notte insonne.- Io vado in sala da pranzo, ti porto qualcosa o credi di scendere? -
- No, nonna. Ci metterò un bel po'. Portami un cornetto, con la- -
-Con la nutella. Beth, ti conosco. Vuoi anche un po' di latte? -
Annuii. Mia nonna prese il suo cellulare primitivo, e uscì dalla porta.
Io a mia volta andai verso il bagno per farmi una doccia, ma poi pensai, se fra poco avrei rivisto Niall come mi sarei dovuta comportare? Da quello che avevo pensato la notte prima sarei dovuta essere dolce e l'avrei dovuto perdonare, ma poi la ragione ebbe la meglio. Improvvisamente mi sentii nuovamente arrabbiata, anzi di più.
Mi preparai in gran fretta, e alle 9 scesi alla Hall, per incontrare mia nonna e testabionda.
Immaginai ci fosse un po' di gente, ma alla Hall non c'era neanche un anima. Andai al banco, dove ci sarebbe dovuta essere quella tizia senza cervello, ma poi feci uno più uno.E se CiaoBenvenute e testabionda si stessero dando alla pazza gioia di un altro round?
Oddio anche alle 9? Forse erano la reincarnazione di Hulk.Scossi la testa, andai verso le poltrone con l'intenzione di riposarmi un altro po', ma dietro di me trovai mia nonna a braccetto con testabionda.
Se fino a quel momento mi ero promessa di essere infuriata e dura, appena lo vidi mi sentii nuovamente debole.
Aveva delle occhiaie enormi, i capelli scompigliati, a quanto pare non aveva dormito come me. Ma aveva un sorrisone un faccia, e forse fu quello che mi fece andare di testa.
Ma resistetti, dovevo assolutamente rimanere incazzata, lo dovevo far pentire di avermi fatto infuriare così tanto.- Beth, eravamo saliti per portarti la colazione ma stranamente sei stata puntale - disse mia nonna, porgendomi la colazione.
- La mangerò in macchina, grazie nonna.-
Testabionda abbassó la testa, sembrava davvero pentito, ma quando la risollevò aveva di nuovo un sorrisone.
Poi dicono che le donne sono lunatiche.-Andiamo?- dissi io, visto che nessuno si muoveva.
Annuirono contemporaneamente e ci avviammo verso il parcheggio.
Mia nonna si sedette al posto del passeggero, e mentre io stavo la porta del posti anteriori una mano prese la mia e mi 'aiutó' ad aprirla.- Guarda che non bisogna avere tutta questa forza per aprire una porta.-
-Davvero? Pensavo di essere la reincarnazione di Hulk. - rise lui, e detto questo andò al posto del volante, mentre io rimasi li ferma.
Cazzo, avevo parlato a voce alta, di nuovo.***
Arrivammo a un paesino in altura dopo non molto, era a 20 km da Firenze.
C'erano numerosi vigneti da quelle parti, e vederli più da vicino era ancora più emozionante.
Mia nonna e testabionda parlavano tra di loro, si dicevano cose incomprensibili, o meglio ero io che non ci facevo tanto caso.
Notavo spesso che Niall mi buttava l'occhio sopra, era chiaro che volesse parlarmi, e a me toccava ascoltarlo.- Siamo arrivati.- disse Niall scendendo dalla macchina.
A mia volta scesi anche io, e poi aiutai mia nonna. Ma prima di arrivare alla sua portiera inciampai su un masso, e se non fosse stato per due braccia che mi presero il busto avrei sbattuto la faccia nella terra.Aspetta, due braccia? Due braccia lattee mi avevano afferrato il busto. E due mani mi stavano reggendo.
La situazione era imbarazzate. Io ero rivolta con la faccia verso il basso mentre lui era in piedi e mi teneva dall'alto.
Sembravamo una statua, visto che io non mi muovevo e così neanche lui.
Mi dimenai e mi rialzai tutto in una volta, mi girai per dire qualcosa ma lui mi anticipó.
-La prossima volta fai più attenzione, specialmente se hai la gonna- disse lui, guardandomi con malizia.
Imbarazzatissima mi aggiustai subito, e raggiunsi mia nonna correndo, mentre sentivo una risata alle mie spalle.Maledetta gonna, maledetta me.
All'entrata della casa riportata sul l'indirizzo numero 4 c'erano due statue, tanto per rimanere in tema, che si guardavano l'un l'altra. Aiutai mia nonna a salire le scale e suonammo il campanello del primo piano.
Intanto testa bionda restava dietro di me, chiaramente divertito per il fatto di prima, ma era anche chiaro che sperasse che fosse il nostro Marco.
Invece non fu così.Ci aprì alla porta un ragazzo, questa volta più grande, aveva gli occhi azzurri e i capelli scuri. Un bel bocconcino direi.
Anche lui trovó interesse per me, infatti restammo un paio di secondi a guardarci ma un rumoroso tossio interruppe il momento.
-Mi dispiace interrompere il vostro momento, ma noi stiamo cercando un certo Marco Cavalleri, lei lo conosce?- disse Niall in un certo senso sorridendo, più che un sorriso sembrava una smorfia.- Certo, è mio padre. Io sono Enrico comunque.- disse lui porgendomi una mano, l'allungai per afferrarla, ma Niall l'afferró al posto mio.
-Io sono Niall, lei è Beth e lei sua nonna. Ora entriamo.- aveva un'espressione terrificante, mi spaventai addirittura un po'.
Ma la cosa che mi preoccupó di più fu la sua svogliatezza, neanche conosci una persona da un minuto e ti autoinviti in casa sua?
Entrai nella casa per ultima seguita da Enrico che non mi toglieva mai lo sguardo di dosso.
La cosa si faceva interessante.- Allora tuo padre? - Niall era nel centro della stanza con le braccia incrociate al petto, sembrava infastidito.
Ma siamo seri? Manco fossi sua moglie.-Scusa, a malapena so chi sei, potresti essere un poliziotto.- disse Enrico dietro di me.
-E cosa ci sarebbe di male?- questa volta era mia nonna, stava iniziando a svegliarsi finalmente.
Enrico guardó Niall e poi si rivolse a me, -Scusa, ma non sei una nostra cliente? -
-Cliente di che?- dissi io, non riuscivo a capirci niente di questa storia.
Niall in quel momento scoppió a ridere, ma rideva di gran gusto, si piegó addirittura dalle risate.
Enrico stava per parlare ma Niall mi prese per un braccio, si scusó e spiegó che aveva frainteso tutto.-Ma che ti è preso? Stavo parlando con Enr-
- Davvero non hai capito? - venni interrotta da Niall che stava ancora ridendo.
- Cosa dovrei capire? - eravamo appena usciti dalla villa ed eravamo vicino alla macchina. Intanto mia nonna ci aveva raggiunti.
- Beth, quel tipo pensava che tu fossi una puttana per il suo bordello. - lo disse il modo più calmo possibile anche se in realtà si stava trattenendo dal ridere.
Sbiancai in volto. Quel tipo mi osservava non perché mi trovasse carina ma ben per altro.
- Oh, beh, in questo caso, mi hai parato il culo. -
- E non solo. - rise lui, poi entró in auto.
Sbuffai e poi entrai anche io.Meno quattro indirizzi.
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Sinceramente? Questo capitolo non mi convince tantissimo.
Però cosa importa daje, i Bethiall sono l'uno geloso dell'altro!
Urleggio, so troppo belli.
Volevo ringraziare ciascuna di voi, grazie per le visite, i commenti, i voti. Grazie mille, davvero!💖💖
Non ho nulla da dire, solo w Hulk.😋
No sche, per quanto riguarda l'aggiornamento... Vi lascio la sorpresa, le vostre minacce sono il top✔️ED IERI ERA A ROMA E OGGI A MILANO PIANGO😩
-Annalisa💥
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12 || Niall Horan
FanfictionSi dice che l'amore vero sia eterno,che leghi due persone da sempre, e che ciascun amante abbia quella forza per lottare per l'altro, per averlo suo a vita. Ma ci sono anche diversi ostacoli, e uno di questi è il tempo. Marie Bernard questo lo sape...