정말 끝인가요 ?

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"Cosa facciamo?" la voce di Jisung lasciò trasparire tutta la sua preoccupazione, tutta la sua paura e tutta la confusione che occupava la sua mente in quel momento.

I suoi occhi osservavano immobili il corpo inerme di Yoongi, le mani di Minho a sostenere il peso del ragazzo, e si domandò se sarebbe riuscito a farcela.

In quell'istante, si chiese se avessero potuto farcela tutti e tre.

"Jisung" la voce roca di Yoongi smosse i pensieri del minore, il quale lo fissò negli occhi, "devi stare tranquillo, andrà tutto bene" sorrise, a fatica, dolorosamente.

"Yoongi, dovresti fare attenzione, sei fer..."
"Stare tranquillo vale anche per te... sto bene" interruppe Minho che, con fare preoccupato e delicato, lo teneva in braccio.

I tre ragazzi si stavano nascondendo dietro una colonna, sulla quale si ergeva elegantemente un vaso decorato preziosamente e minuziosamente.

I loro respiri erano l'unica fonte di rumore presente nel lungo corridoio, ai quali si accostavano i rumori ovattati dei passi degli uomini che avrebbero dovuto ucciderli.

"Ascoltate" la coppia posò la sua attenzione sul ragazzo ferito, "quei bastardi stanno andando nella stanza dove mi avete trovato, appena ci superano attuiamo il piano"

"Che piano?!" domandò spaventato Jisung, "di cosa state parlando?"

"Non gliel'hai detto?" sorrise Yoongi, i suoi occhi che cercarono quelli di Minho.

Minho scosse la stessa, "non volevo farlo agitare inutilmente una settimana prima"

"Ma di cosa state..."
"Zitti, sono vicini"

I ragazzi caddero in un religioso silenzio, parvero delle pietre dalle sembianze umanoidi.

Quando il gruppo superò questi ultimi, essi ripresero a muoversi.

"Sapevamo sarebbe finita così" Minho riprese il discorso abbandonato pochi secondi prima, "era palese che ci avrebbero catturati e portati qui, quindi abbiamo studiato le vie d'uscita"

Yoongi, con un lieve cenno del capo, indicò una grande finestra con i vetri all'inglese, "lì sotto c'è una siepe, non è spinosa o altro, dovrebbe aiutarci ad attutire la caduta"

"La... la cadu... la caduta?!" Jisung spalancò gli occhi di colpo, "moriremo?"

"Stupido, lo sai che non ti metterei mai in pericolo" arrossì Minho, abbassando lo sguardo.

Jisung percepì il suo cuore saltare un battito, e non per colpa della paura o dell'agitazione.

"Forza allora" esortì il maggiore del trio, "andrà tutto bene"

I secondi che impiegarono ad attraversare il corridoio, a Jisung, parvero ore.

Quando osservò l'aiuola, in piedi sul davanzale, sentì il suo battito rallentare ; non era alto come si immaginava, sarebbero riusciti benissimo a farcela.

Sarebbe andato tutto bene.

O, forse, così sperava.

Minho, in piedi affianco a lui, aiutava Yoongi a reggersi in piedi. Aveva lo sguardo preoccupato, Jisung si domandò se Yoongi sarebbe sopravvissuto nonostante quella ferita sanguinante.

"Ascoltatemi bene" interruppe il silenzio di colpo, riuscendo quasi a smorzare la tensione, "se non dovessi farcela, o se dovessi diventare un peso, abbandonatemi"

Quelle parole, quell'abbandonatemi, bloccarono il respiro del minore. Le lacrime iniziarono a scendere involontariamente lungo le guance di Jisung, la sua preoccupazione aumentava sempre di più.

Aveva perso suo fratello, non voleva perdere anche Yoongi. Non voleva passare di nuovo quel calvario interminabile di sofferenza ed incubi. Non una seconda volta.

"No" disse Minho in modo categorico, "a costo di rallentarmi, non ti lascio indietro."

Jisung sorrise, Minho aveva un cuore buono e generoso, nonostante non lo desse molto a vedere.

"Tsk, e va bene" sorrise Yoongi, "ma solo perché lavoro per la tua famiglia e ti considero il mio superiore"

La mano di Minho raggiunse quella di Jisung, al suo tocco, il più piccolo smise di tremare. Il suo cuore si fece più leggero.

Si voltò verso il ragazzo, Minho gli sorrise.

Fu in quel momento che Jisung realizzò che Minho fosse la sua costante, il suo appiglio, l'unica persona in grado di capirlo e l'unica persona a cui il suo cuore avrebbe sempre detto sì.

Jisung sorrise in risposta.

Un secondo dopo, si ritrovò a terra.

"Minho?" furono le prime parole che fuoriuscirono dalla sua bocca, "come... come stai?"

Un colpo di tosse lo fece girare verso la sua destra, lì, di fianco, vide Minho e Yoongi coricati.

Entrambi non rispondevano, Jisung avrebbe voluto allungare un braccio verso di loro, ma il suo corpo si rifiutava di rispondere ai comandi dettati dal suo cervello.

Un secondo colpo di tosse provenire da Minho gli fece capire che, nonostante non fosse cosciente, era comunque vivo.

Yoongi, invece, non dava segni vitali.

"Finirà tutto così?" sospirò, osservando il sole che filtrava dalle foglie.

Un suo raggio caldo andò a posarsi sul suo zigomo, una lacrime fredda, in contrasto, fuoriuscì dai suoi occhi stanchi.

Si sentiva pesante, in contrasto con il suo cuore, leggero come una piuma.

Chiuse le palpebre e si lasciò andare, senza sapere cosa sarebbe successo una volta tutto finito.

bet on me ; minsung #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora