"Dai, ripetilo" gli occhi di Jisung si incastrarono in quelli di Minho, fermi, in contrasto con le sue mani che tremavano al tocco della pelle del minore."Ti amo" sorrise, impacciato, ma allo stesso leggero, come se quelle parole avessero voluto uscirgli dalla bocca dopo esservi state imprigionate decenni prima.
"Sei sincero ? Non dirlo solo per farmi piacere"
"Jisung, Han Jisung, ti ho mai mentito da quando ci conosciamo?"Il più piccolo scosse la testa, Minho era stata l'unica persona della sua vita a non essersene mai andato.
Non aveva mai lasciato il suo fianco, nonostante i problemi che gli si paravano davanti come pioggia incontrollata.
"Ehi, stai piangendo?" le dita di Minho accarezzarono dolcemente le guance di Jisung, sfiorandogli lentamente gli occhi, "ehi, rispondimi"
Jisung rise, rise improvvisamente e a voce alta, e la sua risata divenne un tutt'uno con l'atmosfera dolce ed intima che si era creata attorno a loro.
"Sei un cretino" lo baciò Minho, abbracciandolo e stringendolo al suo petto, "mi hai fatto spaventare"
"Scusami, mi sei venuto in mente tu quando prima ti sei emozionato" sorrise, "e poi, sei buffo quando cerchi di essere serio"
"Non è affatto vero!" ribattette, incrociando le braccia.
"Oh, abbiamo messo il broncio" lo prese in giro, studiandone ogni cambio di espressione, "dai, fammi un sorriso adesso"
"Non te lo meriti"
Jisung fece finta di essere scioccato da tale risposta, "ma come non me lo merito!"
"Smettila di essere così... così..."
"Bello ? Bellissimo ? Stupendo ? Sexy ? Tuo ?""Così ... extra" Minho lo osservò dall'altro verso il basso, "e sì, anche sexy" e gli fece l'occhiolino.
"Quello ad essere esagerato prima eri tu, mi pare di aver sentito frasi come nemmeno quando mi implorerai, o qualcosa del genere" lo riprese Jisung, mordendosi il labbro inferiore, "e poi, guarda che in che condizioni mi stai parlando"
Gli occhi di Minho scivolarono lungo il corpo di Jisung, fino ad arrivare alla zona del basso ventre, dalla quale lui non si era ancora tolto.
"Stai giocando con il fuoco"
"Lo so" sorrise Jisung, fiero di come stesse riuscendo a tenergli testa.Le labbra di Minho raggiunsero con foga quelle del ragazzo, si scambiarono un bacio veloce, scoordinato, quasi violento, prima che Minho iniziasse con delle leggere spinte.
"Ahia!" improvvisamente, Minho si bloccò. La sua gamba ferita gli doleva ancora, per un attimo pensò a come avesse fatto a dimenticarsi di quella lesione.
"Oddio Minho, tutto bene?" chiese Jisung, mentre lentamente fece uscire il ragazzo da dentro di lui, "ti sei fatto male?"
Il maggiore si sedette al suo fianco, iniziò ad osservare la sua gamba, imitato dal più piccolo. Minho si levò le bende, ormai sporche di sangue, rivelando una ferita caratterizzata da alcuni punti di sutura.
"Ti va di cambiarmi la medicazione?" domandò a Jisung, "la cassetta dei farmaci è appoggiata sul mobile di fronte a te"
Jisung si alzò dal letto, infilandosi impacciatamente i boxer, senza rendersi conto che erano al contrario.
"Questa?" indicò uno scatolino bianchiccio, con una piccola croce sbiadita disegnata sopra. Minho annuì.
"È tutto viola intorno" osservò Jisung mentre, con un batuffolo di cotone imbevuto di un qualche liquido antisettico, ripuliva il taglio, "devi fare attenzione"
"Scusami, ero così preso da te che il dolore è sceso in secondo piano" sorrise, "e devo dire che in veste di infermiere privato non sei mica male, anzi... ahia!"
"Devi stare fermo, i punti sono freschi, se ti muovi troppo rischi di farli saltare" lo riprese Jisung.
"Sei tu che non riesci ad essere delicato" piagnucolò falsamente, "mi sa che fare l'infermiere non è il tuo futuro"
"Se non la smetti, butto via le bende e ti lascio con la ferita aperta" lo minacciò ridendo, "poi voglio vedere se fai ancora finta di piangere eh"
La stanza venne sommersa dalle loro risate e, in men che non si dica, la medicazione di Minho era tornata a splendere attorno alla sua coscia dolente.
"Ecco fatto" Jisung gli diede un piccolo bacino sulla fronte, prima di lasciarsi cadere all'indietro sul letto. "Grazie" lo ringraziò l'altro, imitandolo nel gesto.
Entrambi iniziarono a guardare le luci a neon posizionate sopra le loro teste.
"Ma, dove siamo?" domandò Jisung, spostando lo sguardo sulla porta bianca situata alla destra del loro letto.
"Siamo nell'infermeria della casa di Seokjin, bella vero?"
"Sì, sotto certi aspetti sembra una vera e propria stanza d'ospedale""Hoseok mi ha detto che i tre letti che vedi sono stati davvero rubati da un ospedale" spiegò Minho, "anche se io penso che tutto quello che vedi sia stato portato via da un pronto soccorso"
Jisung trattenne una risata, "ma guarda te dove siamo finiti, dovrei scriverci un libro"
"Io lo leggerei" lo spronò Minho.
"Allora potrei pensarci" sorrise di rimando Jisung, "ma, prima di mettermi una biro in mano, vorrei sapere che fine abbiano fatto tutto gli altri ; che fine hanno fatto Yoongi, Felix, Chan, la mia famiglia, il clan di Woojin, Taehyung, insomma, dove sono finiti tutti?"
"Oh, finalmente ti sei svegliato!" una terza voce fece la sua apparizione nella stanza.
[ cucù amici, ho pubblicato il primo capitolo di "Bet On Me" nel 2019 e forse l'ultima volta che l'ho aperta è stato nel 2021 per correggere degli errori. se vi ricordate ancora di me e di questa storia, sappiate che finalmente sono pronta a donarvi gli ultimi capitoli. "Bet On Me", ma soprattutto tutti voi, meritate un finale. quindi si, chi non muore si rivede, i guess ? ciauuu 🩷 ]
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bet on me ; minsung #wattys2019
Fanfic- scommetti su di me. lee minho ♡ han jisung alrekix ® 22 marzo 2019 ; ongoing