당신 가까이

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"Jisung... Jisung..." una voce leggera accarezzò leggermente le orecchie del ragazzo, "ti prego, svegliati"

Gli occhi stanchi, segnati dalla  paura, si aprirono lentamente.

Di fronte a sé, Jisung vide una figura scura, in controluce, alle sue spalle un neon dalla luce fredda illuminava il suo viso e l'ambiente circostante.

"Min... Minho?" domandò, il tono basso, le parole che si trascinavano fuori dalle sue labbra.

"Sono Hoseok" Jisung improvvisamente riconobbe la sua voce, la quale prima gli apparve lontana e ignota, "Minho e Yoongi sono già svegli, mancavi solo tu" sorrise.

"Dov'è Minho?" chiese, ignorando completamente le sue condizioni fisiche, "sta bene?"

Hoseok, con un cenno del capo, indicò di fronte a sé il lato sinistro del letto. Jisung si girò verso il punto designato.

Sul volto di Jisung comparve un leggero sorriso ; Minho dormiva con la testa appoggiata sulle braccia incrociate, agli occhi del minore il corpo del ragazzo parve leggero.

Sembrava tranquillo, rilassato.

"Bene" esortò Hoseok alzandosi dalla sedia, "torno dal mio Yoongi, vi lascio soli" e lentamente varcò la soglia della camera da letto.

Le dita pallide di Jisung si infilarono delicatamente tra i capelli scuri e disordinati di Minho, il quale reagì al suo tocco.

"Sei sveglio" sorrise, stiracchiandosi lentamente, "come ti senti?"

"Ho freddo" il minore si portò una mano alla nuca, "e mi fa un po' male la testa"
"Sono felice non sia nulla di gra..."

"Ti amo" le parole di Jisung presero Minho alla sprovvista, lo fissò in silenzio.

"Ti amo, Minho" ripetette, abbassando lo sguardo, "non volevo svegliarmi perché avevo paura di non trovarti qui accanto a me"

"Jis..."
"Ti amo"

Il comportamento del più piccolo lo fece sorridere, "ti amo anche io" fece incontrare le loro mani, "mi troverai sempre qui, vicino a te"

"E se..." una sottile lacrima sgorgò dall'occhio di Jisung, "e se un giorno non..."

"Ehi" lo interruppe, "cosa ti ho detto quel giorno?"
"Di... di scommettere su di te"

"E lo hai fatto?"
"Sempre"
"E..."

"E ho sempre vinto" sorrise tra le lacrime, asciugandosi il naso con il dorso della mano, "sempre"

Minho si alzo improvvisamente, gli occhi di Jisung seguirono ogni suo singolo movimento. Anche impercettibile.

"Dove vai?"
"Qui" alzò le coperte che ricoprivano il corpo di Jisung e si infilò sotto ad esse, il minore si fece un po' più in là per fargli posto.

I loro corpi si toccarono, a Jisung parvero passati anni dall'ultima volta che stette così vicino a Minho.

Percepì il proprio corpo scaldarsi, di un calore improvviso, i brividi che cessarono.

"Ho avuto paura anche io" la voce di Minho spaccò il silenzio, Jisung si girò verso di lui. Parlava con il viso rivolto verso il soffitto.

"Cosa intendi?"
"Che ho avuto paura anche io di svegliarmi senza trovarti" sorrise, "prima di lanciarci nel vuoto ti ho osservato un'ultima volta, ho cercato di imprimere il tuo viso nella mia mente, con tutti i tuoi particolari"

"Non piangere" Jisung allungò una mano verso il volto di Minho, delicatamente gli accarezzò la guancia con il pollice.

"È colpa tua" rise Minho, "è colpa dell'effetto che mi fai"
"Stupido"

"Jisung" lo chiamò, "mi sono davvero innamorato di te"
"Smettila, non dire queste cose con così tanta leggerezza" venne ripreso da Jisung.

"Sbaglio o tu prima mi hai detto ti amo per due volte?" le guance del minore, a quelle parole, si colorarono di un rosso accesso, "ah no, aspetta, l'hai detto per ben tre volte"

"Zitto" velocemente, Jisung si mise a cavalcioni su Minho, le sue mani a coprire la bocca di quest'ultimo, "zitto"

"La caduta non ti ha recato danni fisici a quanto vedo, guarda come sei attivo" gli fece notare Minho, squadrando il corpo del ragazzo seduto sopra di lui.

"Smettila, così mi metti in imbarazzo" ammise il più piccolo, distogliendo lo sguardo.

"Guardami" il pollice di Minho fece una lieve pressione sotto il mento di Jisung, ma egli rispose negativamente.

"Dai Jisungie, guardami"
"Ho detto di no"

"E va bene, allora levati che voglio risposare" la frase andò a colpire in pieno l'orgoglio di Jisung, il quale osservò l'altro ragazzo con sguardo vuoto.

"Preferisci il sonno a me?"
"Direi di sì, il sonno è molto..."

Jisung si abbassò improvvisamente e fece scontare le loro labbra ; si baciarono delicatamente.

"Il sonno è meglio di questo?" domandò il minore, dopo essersi staccato per primo.

Minho scosse la testa, "tu sei la miglior cosa..."

"Shhh" lo interruppe Jisung, "risparmiati queste parole per il giorno in cui dovrai dirle alla tua persona" lentamente si spostò da Minho, coricandosi su un fianco, "non sprecarle con me"

"Jisung, girati"
"Non mi va"

"Jisung"
"Ho detto no"

"Jisungie"
"Cosa non capis..."

"Vuoi sposarmi?"

bet on me ; minsung #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora