사랑해

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"Vuoi sposarmi?"

"Stai dicendo sul serio?"
"Ti sembro il tipo che potrebbe scherzare su queste cose?"

I due ragazzi si fissarono negli occhi in silenzio, Jisung era fermo ed impassibile. Il suo sguardo basso ad osservarsi le dita delle mani ricoperte da graffi superficiali.

Probabilmente si era ferito cadendo.

"Jisung, cosa ti avevo detto quella volta a Londra?"
"Sì, lo so, ma non pensavo fossi serio..."

"È un no?" il tono della voce di Minho si abbassò drasticamente, il suo addome si alzava e si abbassava lentamente, i suoi occhi si velarono di un colore spento.

"Non ho detto di no" sorrise Jisung, prendendogli il viso tra le mani, "mi sembra di averti fatto capire più volte che sei l'amore della mia vita"

Il velo di tristezza che nascondeva la pupilla di Minho, improvvisamente, sparì. Al suo posto, un impercettibile scintillio fece la sua comparsa.

"Voglio passare il resto della mia vita con te" il maggiore sembrò sul punto di piangere, "voglio amarti per sempre"

"Per sempre" gli fece eco Jisung, "io, non posso prometterti di amarti per sempre"

"Perché dici questo"

"Perché non vivrò per sempre" rispose il più piccolo, "ma ti prometto che ti amerò fino alla fine dei miei giorni"

Leggere lacrime iniziarono a scorrere lungo gli zigomi di Minho, un lieve sorriso apparve sul suo volto arrossato.

"Sei uno stupido" lo riprese, "per un attimo ho pensato che non mi avresti voluto al tuo fianco per tutta..."

"Tu sei la mia scommessa vincente, tu mi hai fatto vincere nella vita" lo interruppe Jisung, "volerti affianco a me e amarti, è il minimo che io possa fare per te"

"Ti amo"
"Anche io ti amo"

"Quindi... è un sì?" domandò Minho.
"È un sì" sorrise Jisung, avvicinandosi a lui.

Le lacrime salate di Minho gli accarezzarono le labbra, quando si scontrarono con quelle dell'altro ragazzo sentì una nota dolce sovrastare il sapore del sale.

Jisung sapeva di cioccolato, di fragole, di menta, di sole, di stelle, e di tutte le cose che Minho preferiva di più al mondo.

Jisung era la sua cosa preferita.

Quel ragazzo incontrato per caso al casinò quella notte reincarnava tutto ciò che Minho potesse chiedere dalla vita. E si domandò se sarebbe stato all'altezza di una persona come lui.

"Minho" la voce di Jisung lo risvegliò dai suoi pensieri, "possiamo... ecco... possiamo... insomma, noi due... ecco... non è che..."

Minho lo fissò negli occhi, "dillo esplicitamente"

Le guance di Jisung si colorarono di un rosso fuoco, "hai capito, non farmelo dire"

"Se non ti deciderai a dirmelo" le labbra di Minho che sfioravano impercettibilmente quelle di Jisung, "non poserò nemmeno un dito sul tuo bel corpicino"

Il più piccolo sbuffò, "possiamo... farlo?"

"Che cosa vorresti che facessimo?" Minho si stava divertendo, voleva vedere fino a quanto sarebbe riuscito a resistere Jisung, "forza, dimmelo, non ti vergognerai mica di me?"

Le dita affusolate di Minho iniziarono a giocare con l'elastico dei pantaloncini di Jisung, il quale seduto di fronte a lui aveva distolto lo sguardo velocemente.

"Minho, non... non fare così se... se poi non vuoi fare nulla"
"Ma io voglio farlo, vorrei solo sentirtelo dire"

"Non farai nulla finché non lo dirò, vero?"
"Esattamente" la mano di Minho si infilò sotto la maglietta stropicciata di Jisung, "forza, puoi dirlo benissimo"

"Vorrei, vorrei che scopas... anzi no, detto così è brutto" il rossore iniziò a ricoprirgli anche le orecchie, "come si dice, fare... fare l'amore? Fare, sesso? Scopare?"

Minho soffocò una risata, "sei così carino"
"Smett... smettila, non è vero" l'imbarazzo di Jisung sovrastava ogni altra cosa nella stanza, "hai capito cosa intendo"

Minho lo spinse delicatamente all'indietro, si posizionò sopra di lui e con una mano iniziò a spostare i capelli dal viso di Jisung.

Lentamente si abbassò fino a raggiungere il collo del minore, dove lasciò un lieve bacio, "tranquillo, non ti farò del male come quello là" sussurrò, riferendosi all'uomo che lo aveva molestato, "andrò piano e..."

"Minho" lo richiamò Jisung, avvolgendogli le braccia attorno al collo, "io so che tu non mi faresti mai del male, quindi fai tutto quello che vuoi con me"

Quella frase provocò una strana sensazione nel corpo di Minho, il quale si alzò sulle braccia per fissarlo negli occhi, "non smetterò nemmeno se mi implorerai di farlo"

bet on me ; minsung #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora