협정

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"E noi cosa ci guadagnamo?" una voce sconosciuta arrivò alle orecchie di Minho, facendolo voltare lentamente all'indietro.

Felix e Yoongi fecero lo stesso, e quest'ultimo deglutì rumorosamente una volta giratosi completamente. 

Davanti a lui, in piedi sullo stipite della porta, un ragazzo dai capelli corvini e dalla frangia disordinata li osservava. Gli occhi scuri, fissi su un punto indefinito, lontano da lui e dagli altri presenti.

La maglietta bianca, larga e stropicciata, gli ricadeva morbida sul corpo; le maniche lasciavano scoperte le braccia pallide, segnate dalle vene azzurrine che le percorrevano in lungo.

Minho lo squadrò in silenzio, trattenendo il respiro, come incantato dalla sua figura.

"Guarda chi si vede, Jungkook" lo salutò Hoseok, portandosi le braccia conserte al petto, "mi fa piacere sapere che sei ancora vivo e non sotterrato da qualche parte"

"Non mi chiamano Bunny per niente" lo riprese l'altro, spostando lo sguardo su di lui, "se non fossi così agile, probabilmente sarei già morto da un paio di anni" ribatté sarcastico, accennandogli un sorriso.

Hoseok annuì, come a dargli ragione, anche se agli occhi di Minho non parve pienamente convinto della sua azione.

Felix ascoltava la conversazione tra Hoseok ed il nuovo ragazzo come se si trattasse di una questione di vita o di morte, la sua mente acquisiva ogni informazione come una questione di vitale importanza.

Yoongi interruppe i suoi pensieri sbuffando rumorosamente, alzò gli occhi al cielo, e in seguito si diresse al centro della stanza, posizionandosi accanto ad Hoseok.

"Siamo venuti qui per chiacchierare con il nostro amico coniglietto, o per discutere di affari con il nostro amico boss?" domandò con tono pungente, girandosi verso Taehyung, seduto sulla sua poltrona posta dietro all'ingente scrivania.

Egli rise, abbassando lo sguardo sulle sue mani curate, posate sulle sue gambe accavallate, "vedo che non vuole perdere tempo, signorino Min" aggiunse poi, formalmente.

Le guance pallide di Yoongi si colorarono di un leggero rosa candido, donandogli un accennato tocco di colore. Taehyung notò questo particolare, ma non glielo fece pesare.

"Sì, ecco, non era mia intenzione" si scusò, facendo un goffo inchino, che provocò una risata da parte di Hoseok, il quale smise nell'esatto istante in cui i suoi occhi andarono a contatto con quelli freddi di Yoongi.

"Credo che per me sia ora di andare" si intromise Jimin, la sua voce allegra invase l'intera stanza dall'aria grigia e seria, creando un gradevole contrasto con l'ambiente. Taehyung lo congedo senza troppe formalità, e il ragazzo dai capelli rosa pastello scomparve in silenzio.

"Hope, tornado a noi" Taehyung richiamò la sua attenzione, alzandosi dalla sua poltrona e andandosi a sedere sul piano della sua scrivania, "di che favore si tratta?" domandò, osservandosi le gambe dondolare lentamente nel vuoto.

"Se non è troppo, vorrei chiederti di ospitare quei due ragazzi laggiù" indicò, quasi imbarazzato, Minho e Felix, i quali stentarono a reggere lo sguardo penetrante del boss di Hoseok.

"E chi sarebbero?" lo interrogò Taehyung, cercando di mettere a fuoco le due nuove figure.

"Il figlio della signora Lee, e il suo migliore amico" rispose, accentuando il cognome di Minho, e tralasciando quasi completamente Felix, il quale posava immobile al fianco dell'altro.

Taehyung si accigliò alle parole del ragazzo dai capelli rossicci, "la nostra signora Lee?" domandò sorpreso, scendendo dal suo tavolo da lavoro, ed avvicinandosi ai due ragazzi.

bet on me ; minsung #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora