"Ehi, piccolo" Minho corse velocemente verso Jisung, il quale, riverso sul letto stremato, sembrava incapace di trovare la forza per respirare."Va tutto bene, ci sono qui io" il maggiore lo aiutò a sedersi, Jisung si lasciò cadere fra le sue braccia e, prendendolo alla sprovvista, iniziò a ridere.
"Cosa succede?" chiese allarmato l'altro, "va tutto bene? Cosa c'è di divertente?"
"Come mi hai chiamato?" sorrise Jisung, alzando il viso verso di lui, "come mi hai chiamato prima?"
Minho arrossì lievemente sulle guance, ma non abbastanza da poterlo nascondere a Jisung, che prese a sorridere in modo ancora più ampio.
"Dai, ripetilo" lo pregò il minore, tra un affanno e l'altro, "per favoreeeee"
Minho scosse la testa, "ora ti aiuto a vestirti, dobbiamo andarcene" e si alzò di colpo, iniziando lentamente a infilare i boxer a Jisung.
"Sei proprio testardo" venne ripreso, "un sacco" e sottolineò l'aggettivo mettendo il broncio.
"Guarda che con me non attacca" sorrise Minho, girandogli i pantaloncini, "non te lo ripeterò mai più"
"Sei cattivo" mugugnò Jisung, "tantissimo"
"Smettila, che magari ti ho anche già chiamato così e non ci hai mai fatto caso" sorrise Minho, "piuttosto, dimmi come ti senti"
"Non l'hai mai fatto e, comunque, mi sento uno schifo, come vuoi che mi senta" la sua risposta fece gelare il sangue nelle vene dell'altro ragazzo, il quale si diede dello stupido per averlo domandato.
Era ovvio che non stesse bene, cosa si aspettava, che Jisung rispondesse di sentirsi al settimo cielo?
"Scusami, non volev..."
"È tutto okay, sono io che ho risposto male" Jisung indossò la maglietta, i capelli gli ricaddero dolcemente sul viso dopo aver infilato la testa nell'indumento.
Minho osservò i gesti del ragazzo, erano delicati, proprio come agli occhi di Minho appariva la sua pelle, ora segnata da alcuni lividi violacei e graffi rossastri.
Strinse i pugni, il suo corpo venne attraversato da una scarica di rabbia. Nessuno dovrebbe permettersi di toccare un altro essere umano in quel modo.
"Minho, la tua gamba..." Jisung indicò con il dito la coscia di Minho, i pantaloni grondanti di sangue in quel punto.
"È tutto okay, prima sono riuscito a creare un laccio emostatico con un pezzo di stoffa ricavato dai pantaloni"
Jisung notò lo strappo al quale Minho si stava riferendo, ed osservò anche la fascia stretta intorno alla sua gamba.
Improvvisamente, si ricordò degli altri ragazzi.
"Hoseok e Yoongi?" chiese, gli occhi improvvisamente fatesi lucidi, forse al pensiero che qualcosa del genere fosse capitato anche a loro, "non erano sul minivan con noi"
"Non lo so" abbassò lo sguardo Minho, "non so dove siano e non so cosa stia succedendo"
Il suo tono di voce si fece improvvisamente basso, triste, come se si stesse lasciando andare.
Jisung capì che sarebbero dovuti andare via di lì il prima possibile, o sarebbe diventata una situazione con un punto di non ritorno.
"Andiamo" annunciò Jisung con la sua voce che, al contrario, era ferma e piatta. Non vi erano segni di paura o terrore, sembrava andare tutto da bene dal suo punto di vista.
Minho annuì e aiutò il minore a scendere dal letto ma, quando i piedi di Jisung toccarono il suolo, esso si lasciò cadere a terra.
"Jisungie, ehi, cosa c'è?"
"Non ho forza nelle gambe, scusami, hanno ceduto""Non riesci a camminare?"
"Penso di no"Minho analizzò la situazione in fretta, "fisicamente siamo simili, dovrei riuscire a sollevarlo, nonostante la ferita" rifletté e, senza pensarci due volte, si voltò verso Jisung.
"Forza, sali sulla schiena"
"Eh?" Jisung pensò di non avere capito bene."Sali, Jisung, veloce"
L'altro ragazzo annuì, prima di seguire gli ordini e ritrovarsi aggrappato alla schiena di Minho.
"Sei sicuro di riuscire a portarmi?"
"No, ma è l'unico modo, quindi farò in modo di farcela" sorrise."Ma, la ferita..."
"Andrà tutto bene, non preoccuparti"A passo svelto si diressero verso la porta, lasciata accostata, ed uscirono da quella stanza degli orrori.
Si ritrovarono in un lungo corridoio che ai loro occhi non sembrò lo stesso che avevano percorso all'inizio.
"Dove pensi che sian..."
Un urlo improvviso attirò l'attenzione dei due ragazzi, sembrava arrivare da una camera in fondo al corridoio.
"Cos'è stato?" domandò Jisung continuando a mantenere un tono calmo, nonostante la situazione non lo permettesse.
"Non lo so, ma ho paura che fosse la voce di Yoongi"
"Cosa?! Ne sei sicuro?"
"Da quando è iniziato tutto sto casino io non sono più sicuro di un cazzo, ma mi sembrava lui""Secondo te dovremmo andare a controllare?"
"Non so, metti che non sia lui, potremmo finire nei guai una seconda volta e..."Un secondo urlo interruppe il silenzio.
"Merda" sussurrò Jisung.
"Che hai detto?""È Yoongi"
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bet on me ; minsung #wattys2019
Fanfiction- scommetti su di me. lee minho ♡ han jisung alrekix ® 22 marzo 2019 ; ongoing