PER STRADA

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Il vero amore non smetterà mai di legare coloro che ha legato una volta.
(Lucio Anneo Seneca)


Finalmente la giornata è conclusa. Voglio andare a casa e riposarmi. Stranamente non ho visto Harry per tutto il giorno. Probabilmente si sta dedicando agli allenamenti di football, tra non molto avranno una partita importante. Eppure una parte di me sospetta che il fatto di non aver ancora visto Harry non sia un buon segno. Katy oggi è uscita prima. Ha detto a Miss Blake che non si sentiva bene per poter andare in infermeria.

-Voglio iniziare ad andare a fare shopping- mi ha detto in un sussurro –perché non inventi una scusa anche tu?-

Ho scosso la testa.

-Peccato... ti mando le foto di cosa compro- in realtà non sembrava molto dispiaciuta.

Ora sono sola. Cammino lungo la strada. Scorgo qualcosa con la coda dell'occhio. Ci metto un attimo a capire che sono le cheerleader che stanno uscendo dagli allenamenti. Riconosco Megan in testa, i biondi capelli legati in una coda. Ride sguaiatamente al braccio di qualcuno. Ci metto un attimo a capire chi è il suo accompagnatore. Harry. Sento l'aria mancarmi e mi sento una sciocca. Attraverso la strada per non dover passare davanti a loro.

So che Megan mi ha visto quando la sento fare il mio nome. –Quella ragazza è un vero disastro ed è una pessima attrice, andrà malissimo questa recita- dice –oh, povero Harry, che compagna ti è toccata-

Sento la voce di Harry che risponde. –Sarebbe stato meglio se ci fossi stata tu come protagonista, vero?- la sua voce è ironica.

-Certo, non credi?- chiede lei, ridacchiando.

-Non mi sarebbe dispiaciuto- dice lui. È come un pugno nel cuore.

Inspiro a fondo e cammino. Devo camminare. A un certo punto però mi rendo conto che sto correndo. Corro, corro, corro.

-Mariebel- la sua voce. La ignoro. Lo odio.

Mi fermo quando le gambe non mi reggono più, il cuore in gola. Mi rendo conto solo in questo momento che sono stata folle a correre così. Avrebbero potuto investirmi.

-Mariebel- mi afferra da dietro e mi costringe a girarmi –ma sei impazzita?- mi chiede.

Non gli rispondo. Guardo l'asfalto.

-Ehi, non ti farai offesa?- chiede, sollevandomi il mento. Mi sorride, piegando le labbra carnose.

-Perché avrei dovuto?- chiedo sarcastica.

Ci fissiamo senza parlare. Il cielo inizia a tingersi di scuro. Ho solo voglia di andare casa, di allontanarmi da tutto, da tutti, da lui. Inspiro a fondo. Ho paura di scoppiare a piangere, di mostrargli che sono solo una bambina.

-Io voglio te come protagonista- dice. La voce è seria, lo sguardo verde brilla. Mi rendo conto solo in questo momento che siamo illuminati dalla luce di un lampione. Mi sfugge un sorriso, mi sembra di essere finita in uno di quei film romantici dove l'innamorato corre a fermare la sua dama. –Perché sorridi?- mi chiede, divertito.

-Niente, pensavo... - non faccio in tempo a finire la frase che una goccia di pioggia mi colpisce il naso. Alzo la testa e vedo le nubi neri.

-Inizia a piovere- commenta Harry. Subito la pioggia diventa violenta. –Su, dobbiamo andare- si toglie la giacca e la usa per ripararci entrambi. –Casa mia è vicina- dice.

-Non posso, i miei mi aspettano per cena-

-Ti accompagnerò appena smette di piovere- mi promette.

Indugio. Non posso andare con lui. Mi viene in mente il volto di Katy, i suoi occhi sognanti. Jack che mi parla di quella ragazza con il ciondolo a forma di rosa. Mia madre che mi raccomanda di non far tardi. Poi guardo Harry e tutto il resto perde il senso. Razionalmente non ha senso rischiare di ammalarsi per la pioggia. In fondo al cuore però so che non sto facendo questa scelta perché è razionale.

-Andiamo?- chiede.

-Va bene- e lo seguo.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao a tutti!

Come vi sembra questo capitolo?

A mercoledì ❤

Quando la Bella s'innamorò del LupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora