ATTESA

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L'assenza fa svanire le piccole passioni e infiamma le grandi, come il vento spegne una candela e alimenta un incendio.
(François de La Rochefoucauld)


I giorni seguenti trascorrono avvolti da una strana trepidazione. Mi sento ansiosa e allo stesso tempo euforica. Il giorno della festa si avvicina.

Jack continua a ripetermi che non dovrei andare. -Finirà male, ti prego, stai a casa-

Katy invece è a dir poco entusiasta. Non fa altro che parlare di quanto sarà fantastica questa festa. 

Il vero problema però è Harry. Faccio di tutto per evitarlo, ma è regola universale che quando cerchi di evitare qualcuno, beh, lo trovi ovunque. Harry è nei corridoi, in palestra, in aula. Ovunque. Ho la sensazione che mi segua. La maggior parte delle volte c'ignoriamo, ma qualche volta mi passa vicino e mi sfiora casualmente i fianchi.

-Scusa, Mariebel, devo passare- e mi sposta. Le sue mani su di me... ardo. Vado a fuoco. Sembra che lo faccia di proposito, sempre nei momenti peggiori, ovvero quando ci sono Katy o Jack.

Un paio di volte riesce a strapparmi un bacio lontano da occhi indiscreti, ma sempre dove chiunque passando potrebbe vederci.

-Prima o poi dovrai accettare il mio amore- mi sussurra.

Scuoto la testa. Non so cosa dire. E poi penso a Katy. No, tra me Harry non ci potrà mai essere nulla.

Poi ci sono i soliti sogni. Non mi danno pace. Forse sono anche peggiorati. Non c'è notte in cui non mi perseguitino, solo che ora mi trovo spesso a correre nel giardino della sua villa. E la ragazza con la rosa rossa è sempre presente. Cammina, mi fissa, mi mette in guardia. Non so cosa voglia, nemmeno m'importa. Ho paura di ciò che potrebbe dirmi.

Megan cerca di mettermi in difficoltà in tutti i modi possibili. Una volta ho trovato l'armadietto coperto di colla.

Un'altra volta ha ricoperto il mio banco di scritte. Scritte decisamente offensive. Katy mi ha aiutata a cancellarle con delle salviette.

-La odio- ha mormorato.

-Lascia perdere- ho detto io.

Sono arrabbiata, no, sono furiosa, ma lo scontro diretto non servirebbe. Ignoro Megan.

Alcune volte Harry, con la scusa delle prove, mi porta in teatro. Ci nascondiamo dietro le quinte, in una piccola stanzetta. Passiamo il tempo a baciarci. È folle, insensato, ma non posso evitarlo.

-Dovremmo provare per lo spettacolo- gli ricordo.

-La prossima volta- ma sappiamo entrambe che la prossima volta non sarà diversa da questa.

-La prossima volta- ma sappiamo entrambe che la prossima volta non sarà diversa da questa

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Mi guardo allo specchio. L'abito è carino, ma mi fa sembrare grassa. Katy, al mio fianco, storce il naso. Mi ha accompagnata a fare shopping per scegliere il vestito giusto per la festa. È entusiasta e continua a parlare di Harry e di come potrebbe migliore il suo outfit. Mi vergogno molto per quello che sta succedendo. Sono sua amica, ma non posso negare che Harry mi attrae. Mi sento come una falena che si avvicina alla luce del lampione: in qualsiasi caso mi brucerò le ali.

La giornata è stata tranquilla. Ho visto Harry solo una volta, in corridoio, intento a parlare con un ragazzo della squadra di football. Mi sono nascosta dietro un angolo, temendo che lui venisse a parlarmi.

-Direi che dobbiamo ancora trovare l'abito adatto- dice Katy.

-Già- mormoro. Questo è il terzo vestito che provo. Non mi soddisfa nulla. Rientro in camerino.

-Belle?- mi chiama.

-Sì?- mi tolgo le scarpe e mi sfilo l'abito.

-Secondo me piaci a una persona-

Sento il fiato mancarmi. "Ti prego, non dire Harry, ti prego". –Sì?- chiedo in un soffio.

-Sì, non vedi come ti guarda sempre?-

Indosso i miei vestiti. La maglia rosa e i jeans. –Chi?- il cuore mi batte forte.

-Ma Jack, naturalmente!-

Per poco non cado dalla sorpresa e dal sollievo. –Jack?- ripeto.

-Sì, è sempre insieme a noi- dice, ridacchiando.

Ripenso a ciò che mi ha detto Harry. No, non posso piacere a Jack, siamo solo amici.

-Secondo me sareste una bella coppia- continua Katy. La sua voce è sincera.

Esco dal camerino. –Jack non m'interessa-

Katy mi scruta il viso, poi si stringe nelle spalle. –Come vuoi, in effetti a volte è insopportabile- mi prende a braccetto –andiamo a cercare in un altro negozio-

Stiamo per uscire quando lo vedo. È un abito lungo, color panna, con del pizzo bianco sul davanti. Semplice e perfetto. Mi fermo immediatamente.

-Voglio quello- dico.

Katy segue il mio sguardo. –Non è un po' troppo castigato?-

Scuoto la testa. –No, è perfetto-

-Se piace a te... io non posso certo oppormi-

Lo provo immediatamente. È l'abito perfetto, lo so non appena mi guardo allo specchio.

-Wow- esclama Katy –sembra che ti sia stato cucito addosso-

Chissà cosa penserebbe Harry. Mi sfugge un sorriso. Credo che lo scoprirò la sera della festa.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

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A domenica ❤

Quando la Bella s'innamorò del LupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora