URLA

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Siamo circa a metà del film quando succede. Sullo schermo una ragazza dai capelli biondi e dalla pelle diafana percorre un corridoio buio con in mano una candela accesa. Indossa un lungo abito bianco che ondeggia. La perfetta eroina gotica. Sento un urlo. Per un attimo penso che venga dal film, poi l'urlo si ripete e comprendo che non è nel film. Giro la testa, quasi aspettandomi di vedere un fantasma che sta entrando nella sala. Harry si muove al mio fianco. Un attimo ed è in piedi. 

-Tu resta qua- dice, la voce carica di qualcosa che non riesco a capire. Corre fuori.

Resto immobile, non sapendo cosa fare. Vorrei seguirlo, ma le gambe non mi ubbidiscono. Mi rendo improvvisamente conto che ho paura. Le urla cessano di colpo. Attendo con il cuore in gola che Harry torna. Il tempo passa. Sullo schermo ora la ragazza bionda è tra le braccia di un giovanotto vestito di nero. Non ci vuole molta immaginazione per capire che è lui il vampiro. Alla fine non resisto più. Mi alzo ed esco dalla stanza. Il corridoio è buio. Non accendo la luce. Lentamente raggiungo le scale, attenta a non fare rumore. Salgo lentamente. Da sopra non provengono rumori. Arrivata al piano mi giro e Harry mi compare davanti. Sobbalzo per lo spavento.

-Ti avevo detto di restare sotto- ruggisce.

-Ero preoccupata- ammetto.

Il suo viso si addolcisce. –Sto bene-

Annuisco. Non ho la forza di parlare. Lo abbraccio. Restiamo stretti alcuni istanti, poi alzo la testa e lo fisso. –Cosa sta succedendo?-

Lui indugia. Qualcosa passa nel suo sguardo verde, poi scuote la testa. –Non posso parlartene ora-

-Lo devo sapere-

-Non ora- la sua voce è ferma –te lo spiegherò appena potrò- mi accarezza dolcemente la guancia –perché non finiamo di vedere il film?-

Annuisco. –Andiamo-

Harry mi stringe la vita con un braccio e scendiamo le scale. Mi piace il modo in cui mi tiene a sé, mi fa sentire protetta, amata. Ho mille domande da fargli, ma non parlo. Ci sediamo nuovamente sul divano. Ora la ragazza sta correndo in un bosco buio e tenebroso. Inciampa, cade, si rialza. Ha il viso macchiato di sangue. I miei occhi fissano le scene, ma la mia mente vaga.

Harry non guarda la televisione, ha la testa girata e da un'occhiata fuori dalla finestra. Mi chiedo cosa voglia vedere là fuori. Sta cercando qualcosa con lo sguardo. Oppure cerca qualcuno? Ripenso alle urla, alla camera in cui non posso entrare, alla figura femminile adagiata sulla poltrona. Non può essere una donna. Mi manca l'aria. Cerco di concentrarmi sul respiro, cerco di non agitarmi. Ho il cuore in gola, ma mi sforzo di non mostrare nulla a Harry. Non può tenere davvero una persona chiusa di sopra. Sono cose che succedono solo nei film. Mi mordo le labbra.

La ragazza sullo schermo urla e Harry sobbalza.

-Tutto bene?- gli chiedo.

Lui annuisce. –Certo, certo- ma so che non è così. Improvvisamente capisco che c'è un Harry che non conosco. Mi chiedo quanto possa essere oscuro questo Harry e ripenso al bambino cupo che mi spintonava. Posso davvero fidarmi di lui?

Appena il film finisce Harry si alza.

-Sono stanco, vado a dormire- dice –se vuoi vederti un altro film resta pure-

Scuoto la testa. –Vengo con te- esclamo, con un tono che non ammette repliche.

Lui indugia un attimo. Capisco che non vuole che vada in camera con lui e ciò mi ferisce. –Vieni- e mi trae a sé. Mi bacia. Non è il suo solito bacio passionale. No, è dolce, languido, romantico. Mi tiene le mani sulla vita, delicatamente, senza stringere. Quando termina si tira indietro e ci fissiamo. –Andiamo di sopra- mi dice solo, quindi mi solleva. Mi sfugge un gemito di protesta. Non mi aspettavo che mi sollevasse così all'improvviso. Fingo di divincolarmi, mentre le mie risate rompono il silenzio della notte.

Quando la Bella s'innamorò del LupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora