1. It's mine.

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-Dove cazzo siete?

Louis continuava a tartassare di messaggi i suoi amici, che sarebbero dovuti uscire dal bagno di quella discoteca già da un po'.
Era fuori il locale, appoggiato al muro, leggermente fatto e ubriaco, con una sigaretta tra le labbra. Aveva lo zaino del pakistano sulle spalle, e cercava di essere indifferente quando la gente passava e lo fissava in modo curioso.
Era uno dei soliti sabato sera che si trovava a spassare con i suoi amici, in mezzo a gente che ballava e si divertiva. Erano arrivate quasi le quattro del mattino, e il liscio si stava deprimendo sul marciapiede, decisamente annoiato.
Durante il giorno era uno psicologo serio e attento, ma appena calava il sole non vedeva l'ora di divertirsi e fare qualche danno. Non faceva mai uso di droghe pesanti, ma quel giorno aveva deciso di provare la cocaina che il suo amico spacciava.
Ne aveva presa pochissima, ma quel poco gli aveva fuso il cervello. All'inizio si era sentito euforico, scatenandosi sulla pista da ballo e parlando con varie persone, ma passate quasi due ore da allora, l'effetto stava svanendo e lui si sentiva uno schifo.
E in più, i due non si decidevano ad uscire da lì.
Aveva preso il cellulare girovagando sui social e continuando ad ignorare i messaggi del padre, che ancora lo trattava come un ragazzino nonostante i ventisei anni e un lavoro più che perfetto.
Guardò le storie di Instagram di Zayn, pieno di video dei tre che bevevano e ballavano. Poi negli amici stretti una foto con un ragazzo che non riconobbe.
Una scritta diceva "Pensate sia gay? È importante".
Il liscio sbuffò, immaginando che fosse per quello che non uscivano da lì dentro.
Niall probabilmente era andato a provarci con una ragazza, e Zayn a quanto pare si stava scopando quel ragazzo.
E Louis era lì a deprimersi.
Fantastico.
Ci vollero altri dieci minuti, ma gli unici ad avvicinarsi a lui non furono i suoi amici ma due poliziotti.

-Tutto bene?- cercava di assicurarsi uno dei due.
Capelli e occhi castani e della leggera barba. Abbastanza muscoloso e attraente con la divisa. Probabilmente avevano anche la stessa età.
Scosse la testa, prestando più attenzione al ragazzo davanti, che gli aveva porto la mano per farlo rialzare, e che aveva accettato volentieri.
-Sto solo aspettando dei miei amici, ma la ringrazio.- cercò di sembrare stabile.

-Che hai nello zaino?- l'altro poliziotto aveva parlato, un cinquantenne sicuramente odioso a cui non aveva dato importanza.
E lui era fottuto.
-Possiamo controllare?- continuò poi.
Aveva altra scelta? Stava per andare in ansia, e giusto in quel momento dovevano uscire ridendo quei due, decisamente più ubriachi di prima.

-Oh, Tommo, non puoi capire cosa cazzo è succ...- Niall si interruppe velocemente, notando i due di fronte all'amico.
La sua carriera sarebbe andata a puttane e avrebbe subito parole e parole dal padre.
Sarebbe stato condannato. E la droga non era neanche sua.
-Allora? Devo prendertelo con la forza?-

-Ciao bellezza, come ti chiami?- il pakistano, idiota come al solito, cercò di provarci persino con l'agente. Ma almeno interruppe l'altro dal prendere lo zaino.
Scorse il nome sull'etichetta e gli sorrise.
-Liam Payne, carino.- commentò poi.
Il ragazzo sembrava inesperto, e cercò di non sorridere al complimento, sapendo che probabilmente era un idiota drogato.

-Liam, lascia stare questo idiota.- il vecchio, di nome Simon, tolse velocemente lo zaino di Louis e lo aprì, facendo un ghigno. -Mi sa proprio che dovrai venire in centrale con noi.-

E cazzo.

-A meno che questa roba non sia tua.- aggiunse l'altro, che sembrava voler aiutare.
-È...- Zayn provò a parlare, ma Louis doveva coprirlo.
Era il suo migliore amico, e avrebbe anche fatto questo per lui.
Non voleva che gli succedesse nulla, sebbene la colpa fosse sua.
Ma in fondo era anche fatto, quindi era abbastanza ovvio che l'unico fottuto era lui.
-Si, è mia.- sorrise ai due amici, che lo guardavano con occhi sbarrati.

Strawberries & Cigarettes; Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora