6. Me too, El.

4.5K 191 97
                                    

-Perchè siete ancora qui?

Neil
-Ci siamo addormentati sul divano dopo che ti sei rinchiuso in camera :D

Louis sbuffò, dando dell'idiota ai due amici. Si era svegliato la mattina successiva e aveva sentito le voci di Niall e Zayn provenire da fuori la sua camera, ed era stato abbastanza confuso.
Nel salotto c'era un pianoforte, e l'irlandese non faceva altro che usarlo da quando si era alzato, facendo innervosire il più grande.
Ma non voleva uscire dalla stanza sapendo che nell'altra camera da letto ci fosse la sua ragazza, con la quale aveva litigato la sera prima.

Dopo avergli dato dello stupido Louis aveva sorriso, cercando di tenere la calma, e le aveva chiesto se potessero parlarne più tardi. E così era stato.
Avevano pranzato con gli amici e il pomeriggio aveva aiutato a disfare le valigie di Eleanor, tra chiacchierate e altro ma nulla di serio.
Poi però, finito di cenare, avevano ripreso il discorso.

-Allora? Perché ti sei preso la colpa?- aveva chiesto, e Louis aveva semplicemente fatto spallucce.

-Per proteggere il mio migliore amico.- gli sembrava una ragione più che valida, ma lei non lo credeva.

-Ma ti sei fottuto da solo, non ha senso!-
Non era di certo la prima volta che litigavano, ma a volte Louis si scocciava, e perdeva la pazienza.

-Senti, El, lo rifarei altre mille volte. Farei di tutto per lui o per Niall, e so che loro farebbero lo stesso. Sono i miei migliori amici, che cazzo.- sospirò, guardando i due che si erano inteneriti.

Annuirono, dandogli ragione, e si sentì molto meglio.
Ma lei continuò a insistere.

-Non farei mai nulla del genere, se la colpa è palesemente di Zayn non ci vedo il motivo.-
Era decisamente egoista, quindi Louis decise di stuzzicarla un po'.

-Non prenderesti una colpa per me? Per salvarmi?- fece una piccola risata amara, scuotendo la testa.
Probabilmente non lo avrebbe mai fatto. Dopo tutti quegli anni.
Ma se lo aspettava.

Eleanor incrociò semplicemente le braccia e non rispose. Forse non lo sapeva neanche lei.
Era arrabbiato, e molto deluso.

Ed è per questo che subito dopo aveva detto: -Puoi dormire nella stanza degli ospiti.- e si era chiuso in camera ignorando tutti, e addormentandosi frustrato.

Eleanor aveva bussato parecchie volte alla sua stanza cercando di fargli aprire la porta, e lui aveva ignorato il tutto.

Ma doveva andare in bagno, quindi doveva per forza uscire e ovviamente incontrarla. Non aveva altra scelta.

-Sei vivo!- quasi si prese un infarto quando-appena aperta la porta-Zayn era di fronte a lui soltanto per aspettare che uscisse.
E chissà da quanto era lì, ma evitò di chiederglielo.

-Già, peccato.- ironizzò subito, dirigendosi verso il bagno con l'amico alle spalle.

-Eleanor sembrava dispiaciuta ieri, dovresti parlarle.- iniziò subito a dire, facendogli alzare gli occhi al soffitto, decisamente annoiato dalla situazione.

-Appena ci parlerò litigheremo di nuovo, magari più tardi.- lo guardò, facendolo fermare di colpo. -Vai a dire a quel cazzone di smettere di suonare o lo butto via di qui per sempre.-

Poi entrò in bagno, sentendo però Zayn andare a parlare con il biondo tinto.

*

-Niall, che cazzo hai fatto?- Louis guardò il biondino sdraiato sul divano con il cellulare in mano.
Era arrabbiato e aveva in mano una scatola vuota di cereali.
-Se non me li vai a ricomprare in meno di un secondo potrei ammazzarti.- gli lanciò la confezione addosso.
Voleva solo fare colazione, ma a quanto pare era impossibile se il tuo stupido amico ti finisce tutto.

Strawberries & Cigarettes; Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora