10. Thanks anyway, Harry.

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-Hai solo i boxer addosso.-

-Buongiorno anche a lei Signor Styles!- sorrise, mentre si preparava tranquillamente una tazza di tè come se fosse a casa sua.

-Perché sei solo in boxer?- continuò invece, ignorandolo completamente.
Trovarsi un Louis Tomlinson a petto nudo nella propria cucina di casa era molto strano, ma doveva ancora capire se la cosa gli dispiacesse o meno.

-Perché non avevo un pigiama?- rispose con fare ovvio.

-Beh avrei potuto dartene uno, o magari avresti potuto vestirti prima di uscire dalla stanza.-
Louis si voltò completamente verso di lui, mostrando il suo corpo tatuato.

-Guarda che la vista non è male, non ti piace quello che vedi?-

Harry spalancò gli occhi e arrossì leggermente, in imbarazzo.
Perché doveva essere così schiatto?

Scosse la testa ripetutamente per poter riprendersi dalla domanda e passare oltre.
-Fa come ti pare.- Il più grande ritornò al suo tè. -E come hai fatto a trovare le cose per prepararti il tè?-

Fece spallucce. -Ho rovistato un po' ovunque.-

-Senza il mio permesso?- incrociò le braccia.
Voleva avere un tono minaccioso ma fallì miseramente, dato che era ancora assonnato e la sua voce era roca.

-Perché? Hai qualcosa da nascondere nella tua cucina?-

Certo che Louis ci sapeva fare con queste frecciatine, che intimorivano un po' Harry.
Era arrabbiato forse? Inquietato? O solo curioso?
Non ne aveva idea.

-Sei fastidioso.- sbuffò, avvicinandosi per potersi preparare un caffè. -Puoi prenderti altri vestiti e usare la doccia se hai bisogno.-

-E se nascondi qualcosa nei cassetti dei vestiti?-

Dio.
Era frustrante. Sia la situazione che lui.
Ma doveva far finta di nulla, no?

-Cosa dovrei nasconderci?- le loro braccia si sfiorarono più volte, e Harry cercava di non ricordare che fosse solo in boxer.

Scrollò le spalle e poi parlò con tono ironico. -Non saprei, giochi erotici?-

Il riccio scoppiò in una risata, che quasi sorprese il più grande.
Era la prima volta che lo sentiva ridere, e di una sua battuta idiota.
Era sorprendente, e Louis accennò un sorriso di ricambio.
Ovviamente lo stuzzicava con queste domande per poter ottenere qualche informazione sulla foto, ma era divertente prenderlo in giro nel mentre.
E la cosa sembrava divertire anche il più piccolo, quindi, nonostante non ottenesse risposte utili, era bello.

-Sicuramente.- rispose sarcastico, rimanendo con un leggero sorriso sul volto.

Era palese che non si odiassero. Louis lo aveva pensato perché lavorava per Mark, ma non c'entrava nulla. Odiava il fatto che con lui il padre fosse gentile e carino, ma non era colpa sua, no?
Harry era okay, un semplice ragazzo con cui si poteva andare d'accordo.
Il riccio invece cercava di essere indifferente, ma trovarsi nella stessa casa era diverso. Lui voleva solo essere professionale e serio, per cui sicuramente sarebbe ritornato così una volta che Louis fosse uscito da casa sua.

-Comunque va bene, grazie.- si allontanò da lui, non guardandolo neanche un secondo.
Lo stava ringraziando troppo spesso ma era sempre gentile e lo aveva già aiutato troppe volte, non sapeva come ricambiare, se non con un semplice grazie.

-Non ringraziarmi in continuazione.- puntualizzò, ma il liscio lo ignorò. Doveva farlo.

Entrambi si misero seduti al bancone, mentre Harry rispondeva ai messaggi e Louis leggeva i suoi ignorandoli.
Anche se forse avrebbe dovuto dire a Eleanor che era vivo e vegeto dal ricciolino, non ne aveva voglia.

Strawberries & Cigarettes; Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora