23. Regards, E.

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Louis era sdraiato sul divano come il suo solito, lo sguardo rivolto al soffitto e i soliti pensieri per la testa.
Stava aspettando Niall e Zayn per poter finalmente parlare di ciò che gli tormentava da anni e anni.
Ma era rimasto a tre giorni prima, quando Harry lo aveva letto dalla testa ai piedi. Da allora c'erano stati solo un paio di messaggi.

Un "Ci vediamo presto spero. Dovremmo uscire solo noi due qualche volta." Da parte di Louis e un "Quando vuoi :)" da parte del riccio.
Voleva parlare di quello che gli aveva detto e chiarire come avesse fatto a comprenderlo così in fondo.

Ora però doveva focalizzarsi su come iniziare il discorso con i suoi migliori amici.
Aveva cacciato come sempre Eleanor per poter stare con loro tranquillamente e dire quello che a lei ancora non riusciva.

Ultimamente andava sempre di male in peggio con lei, e se non si fosse deciso lui a lasciarla lo avrebbe fatto sicuramente lei.

In ogni caso, i due che stava aspettando da mezz'ora si decisero ad entrare (senza bussare e con le loro chiavi) e raggiungere il ragazzo più grande in salotto.

-Ciao amore.-
-Ciao babe.-

-Si, ciao coglioni.- si alzò, decidendo che era meglio far accomodare loro mentre lui gironzolava per la stanza mentre cercava le parole adatte.

-Volete qualcosa?- non sapeva neanche perché lo chiedeva. Loro prendevano e basta.
Ma era in ansia, quindi sh.

-Ti direi di sì, ma sono troppo curioso su cosa hai da dirci per pensare al cibo in questo momento.-
Fu quasi colpito dall'affermazione dell'irlandese. Era davvero così tanto curioso da aspettare per mangiare?
Wow, intenso.

-Però datti una mossa che esco con Liam tra poco.-
Poca pressione insomma. Pochissima.
E Louis stava sicuramente bene, non stava mica camminando per l'ennesima volta avanti e indietro con il cuore al mille per prendere coraggio e dire una stupida frase minuscola.
Non di certo. Nope.

-È che forse è arrivata l'ora di dirlo a qualcuno. Mi tengo questa cosa da anni e mia madre è riuscita a farmelo in qualche modo accettare.- stava gesticolando troppo, e il pakistano stava pensando a come amputare le sue mani mentre lo fissava in cagnesco.

Non risposero, ma semplicemente lo guardavano incitandolo a continuare. Era ovvio cosa gli stava per dire, ma forse dovevano fingersi sorpresi? (Impossibile, a Niall veniva da ridere per l'idiozia dell'amico)

Fece un profondo respiro, poi guardò i due il più serio possibile (sì, entrambi si stavano trattenendo dal non scoppiare a ridere).

-Sono gay.-

...

...

Passò qualche secondo di silenzio.
Niall e Zayn rimasero completamente indifferenti, poi il biondo tinto fece spallucce e si alzò, dirigendosi tranquillamente in cucina.

Cos...?

-Ora posso prendere del cibo.-

-Oh, anche io voglio qualcosa.- l'altro lo seguì, lasciando Louis lì fermo.

Era lui stupido o i due lo avevano appena ignorato come se niente fosse?
Era la prima volta che lo diceva ad alta voce, dovevano pur dire qualcosa.

Ritornarono con un pacco di taralli e della Coca-Cola, risedendosi come se nulla fosse successo.

Louis era ancora lì confuso.

-Ti levi? Sei di fronte la tv.-
Pure? Sul serio?

-Non lasciatemi senza dire nulla!- protestò. Voleva picchiarli.

Strawberries & Cigarettes; Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora