-Allora tesori miei, accomodiamoci.-
Johannah aveva appena salutato i due con un abbraccio, dopo essere arrivati al bar dove stava aspettando.
Si misero seduti accanto, di fronte alla madre del più grande.Era una caffetteria di quelli carini con pareti bianche e rosa per sofisticati che Louis odiava particolarmente, ma se a Jay piacevano lui di certo non protestava. Qualunque cosa per lei (non poteva dire lo stesso del padre, ovviamente).
Era affianco allo studio, quindi, a parte il commento di Louis dove diceva che Harry era un idiota e che avrebbe dovuto farsi avanti per conoscerlo molto tempo prima, non parlarono molto.
Ma si sentiva più legato a lui, ora che sapeva che in realtà ci teneva ad essere suo amico lo trovava quasi carino.
Sembrava un tenero ragazzino alle imprese con le sue prime amicizie, ma Harry era fatto così e a Louis stava piacendo il suo modo di essere.
Probabilmente sarebbero diventati grandi amici, se già non lo stavano diventando.Ma in ogni caso, ora erano con Johannah e volevano solo conversare un po' (e stranamente Louis non aveva obbiettato nel portare anche Harry, anzi era persino contento di passare del tempo con lui).
-Volete qualcosa?- domandò una volta sistemati per bene e aver dato un occhiata al menù. Erano circa le cinque del pomeriggio, ma non avevano molta fame.
-Un tè.- optò il liscio da perfetto inglese qual era, mentre Harry decise di prendere un caffè come la signora.
-Quindi andate d'accordo voi due?- iniziò con le milioni di domande da madre tremendamente curiosa della vita del proprio figlio e del caro ragazzo accanto a lui che tanto adorava.
Si lanciarono qualche sguardo, ma era ovvia la risposta. All'inizio Louis lo aveva odiato senza alcun senso, ma Harry era un buon amico.
-Certo, stranamente io e Mark siamo d'accordo su una cosa.- ironizzò, pensando per un attimo al padre.
Johannah corrugò la fronte. -Smettila di chiamarlo Mark, è tuo padre.-
Aveva davvero tanto da ridire, ma fece spallucce e cambiò argomento. -In ogni caso la risposta è sì, mi dispiace non averlo incontrato ad una delle cene a casa magari.-
Harry sorrise timidamente, e voleva dire qualcosa ma preferì annuire soltanto, dando ragione al più grande.
Nel frattempo le bevande erano attivate e iniziarono tranquillamente a sorseggiarle, continuando con le domande della madre.-Che poi dove andavi ogni volta che ti chiedevamo di venire a cena? Da Eleanor?-
Louis probabilmente doveva inventarsi qualcosa, perché la verità non era sicuramente quella che stava per dire. Per niente.
-Sì, stavo in giro con Eleanor.- e Harry probabilmente capì che mentiva, ma ancora rimase in silenzio.
-È tutto okay tra te e lei?-
Jay trovava Eleanor una ragazza carina e simpatica, ma era troppo perfettina ed era l'opposto di suo figlio. Ancora si chiedeva cosa avessero in comune i due, ma se Louis era felice lo era lei.
Solo che qualche sensazione da genitore protettivo le diceva il contratio. Forse non era felice.Roteò gli occhi in risposta. Proprio quella mattina Eleanor aveva cercato di fare qualcosa che implicasse più di dei semplici baci, ma l'aveva interrotta velocemente dicendo di dover andare a lavoro.
-Possiamo eliminare Eleanor dai nostri discorsi?- sforzò un sorriso, voltandosi anche verso l'amico che lo osservava. -Qualche domanda per Harry?-
-Certo!- esclamò allora, guardando sorridente il ragazzo. -Cosa ci dici? Nessuna ragazza o ragazzo?-
Entrambi la guardarono sorpresi. Ragazzo? Nessun essere umano al mondo avrebbe chiesto qualcosa del genere senza sapere prima se fosse gay o altro. Era carino da parte sua però.
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Strawberries & Cigarettes; Larry Stylinson
Fanfiction[COMPLETA, disponibile in cartaceo su Amazon] -Cazzo, ti bacerei in questo momento.- Rimase per un attimo senza parole. Avrebbe voluto dire qualcosa riguardante ciò, ma alla fine se ne uscì con tono scontroso. -Signor Tomlinson, lei è un completo i...