19. Waiting for the date x.

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Niall era appena uscito da casa del suo amico, assicurandosi che Harry lo seguisse così da poter parlare meglio con lui.
Iniziarono a camminare tranquillamente.

-Che succede ultimamente con Louis?- si intromise subito, non vedendo l'ora di sapere ogni minima cosa.

Il ricciolino si strinse nelle sue stesse braccia, arrossendo leggermente. Non stava accadendo nulla, ma passare del tempo con lui gli piaceva.

-Mi fa strano poter parlare con lui.-

-Immagino, ma almeno sei riuscito.- fece spallucce.
Era anni che era rimasto nell'ombra senza mai avere l'occasione per parlarci, e finalmente ci era riuscito.
Erano amici.
Gli si stringeva il cuore al solo pensiero, e a volte voleva che Louis sapesse quanto tempo abbia aspettato per esserlo.
Ma forse lo avrebbe inquietato quindi evitò di pensarci ancora.

-Dì la verita, il caso di Louis era davvero tuo o hai chiesto di averlo?- alzò un sopracciglio con sguardo malizioso.

Harry sorrise, sapendo che Niall capiva sempre tutto.

-Mark era indeciso tra me e altri due, ma ho chiesto di prenderlo io.- spiegò semplicemente.
Era stato stupido non farsi avanti tutto quel tempo e prendendo soltanto in quel momento la decisione di conoscerlo una volta per tutte.
Ed era tutta colpa della sua stupida insicurezza su qualunque cosa che gli aveva impedito a fare il tutto.

-Bingo!- esclamò il biondino, poi però torno serio. -E gli dirai mai che in realtà è grazie a lui che ci conosciamo?-

Fece spallucce.
Non ne aveva idea. Era stato un semplice scontro qualunque, ma Harry aveva guardato i suoi occhi blu e non li aveva scordati per niente, al contrario di Louis che non ricordava affatto del ricciolino.
Niall gli aveva dato indicazioni per l'aula e da allora avevano stretto tantissimo, ed era solo grazie al più grande.
Ma dirglielo a distanza di così tanto tempo avrebbe soltanto aumentato i dubbi che Louis aveva su Harry, e sinceramente non ci teneva a passare per uno stalker inquietante (anche se lo sembrava eccome).

-Prima o poi scoprirà tutto, ormai sei entrato nella sua vita.-
Aveva forse sbagliato a farlo così tardi? Probabilmente avrebbe dovuto lasciar perdere o farlo ai tempi dell'università, e non ora che nascondeva molte cose riguardanti lui.

-Forse prima o poi dovrà scoprirlo.- disse, ma non lo pensava minimamente. Aveva decisamente paura e non sapeva come fare a parlargli, ma doveva.
Specialmente ora che sapeva chi fosse in realtà il Liam che gli scriveva e glielo aveva esplicitamente chiesto assieme alla questione della foto.
Qualcosa doveva dire.

-Spero solo vada bene.-

Harry sorrise all'amico, mettendo il braccio attorno alla sua spalla e facendo il solito idiota.

-Ti offrirò del cibo.- decise, rendendo sicuramente felice l'irlandese.

-Volentieri bellezza.- commentò, prima che i due potessero dirigersi da Nando's.

*

-C'è una cameriera stupenda qui.-

-Oh, quindi non vieni ogni giorno solo per il cibo?- lo stuzzicò una volta essersi seduto di fronte a lui ad uno dei tavoli del fast food.

-Certo, ma almeno ho una ragione in più.- Niall, onesto come al solito, indicò la ragazza dietro il bancone.

Era una ragazza forse leggermente più piccola di loro, occhi castani e capelli colorati di azzurro. Qualche tatuaggio e dei piccoli piercing sul viso.
Un etichetta segnava il suo nome. Amy.
Non sembrava il solito tipo di ragazza di Niall, da come la vedeva Harry, ma magari si sbagliava.

Strawberries & Cigarettes; Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora