8. L :)

3.9K 203 147
                                    

Louis era in ritardo. Era in ritardo e stava correndo verso l'aula, con dietro l'amico biondino che non faceva altro che rallentarlo.
Era tutta colpa dell'irlandese, che lo aveva intrattenuto con una delle sue solite stupidaggini.

E ovviamente non poté che non andare in contro a qualcuno, facendogli cadere qualunque libro. Era un danno.

-Oops.- mormorò il ragazzo davanti a lui. -Ciao, scusami, mi sono perso e non ti ho visto. Sapresti dirm...-

-Ciao, scusa ma sono di fretta. Può aiutarti il mio amico? Scusa!-
Non ebbe neanche il tempo di guardarlo sul volto, che era già corso via.
Doveva arrivare in tempo o il professore non lo avrebbe fatto entrare, e Niall aveva ancora un po' di tempo, per cui si fermò ad aiutare il ragazzino a orientarsi nel college.

*

-Che cazzo fai a casa di Harry?!-

Louis quasi dovette allontanare il telefono dall'orecchio, sentendo Niall urlare decisamente scioccato dall'amico che gli aveva appena detto dove fosse.

-Ieri ero ubriaco e mi è venuto a prendere. Non avevo voglia di sentirvi.- ammise onestamente, sotto le occhiatacce del riccio.

-Andiamo, Lou. Lo sai che non volevamo metterti pressione...-
Louis lo sapeva benissimo, e si sentiva leggermente in colpa per aver reagito così male, ma ormai era andata.

-Lo so, sono un idiota. Appena ci liberiamo da qui ci vediamo e risolviamo tutti insieme.- il liscio sbuffò.
Non aveva idea di quanto tempo sarebbe stato lì con lui, ma era solo passata una mezz'ora e si era già stancato.

-Va bene, tranquillo.- sembrò il momento di chiudere, ma il biondino esclamò dopo una pausa di qualche secondo. -Harry sta bene?! Devo messaggiarlo.-

-Perchè dovrebbe stare male? Sono io quello che sta per suicidarsi.- alzò la voce, così che Harry potesse ascoltare meglio e roteare gli occhi dalla sua stupida affermazione.

-Ho solo detto di stare in silenzio perché sto lavorando, Dio.- si lamentò subito.
La situazione era strana e snervante, non potevano resistere altre ore rinchiusi insieme.

-Dici a Haz di rispondere ai messaggi, ciao Lou, sappi che ti amo.-

-Grazie Neil, ti amo anche io.- chiuse ridendo.
Amava l'amore e odio che c'era tra lui e il suo migliore amico. Erano adorabili.

Louis notò Harry rispondere ai messaggi (sicuramente dell'irlandese) con un sorrisino sul volto.
Sbuffò. Lo odiava. Odiava il suo comportamento.
Cos'aveva Louis che non andava?
Okay, era un po' stronzo ma Harry non lo conosceva. Non doveva per forza essere freddo e cattivo con lui, quando in realtà con gli altri era gentile e amichevole.

-Oh, ieri le ho detto che avrei avuto una notizia importante da darle, ovviamente non ricorda ma...-

-Arriva al punto.- lo interruppe subito, curioso da cosa fosse, e anche forse preoccupato.
Insomma, era bella o brutta la notizia?

-Si tratta di suo padre.- Louis corrugò la fronte. Cosa? Non sentiva suo padre da settimane, aveva continuato ad ignorare le chiamate e i messaggi. Cosa poteva volere? -Ha deciso di non pagarvi la cauzione, in caso finisse dentro.-

...

Non sapeva cosa dire.
Non aveva la più pallida idea di come reagire.
Aveva una domanda sola: perché?
La multa sarebbe stata troppo alta e non sapeva se sarebbe riuscito a pagarla del tutto.
Avrebbe dovuto informarsi, ma era ingiusto.
Il padre poteva pagarlo senza problemi, e all'inizio l'avrebbe pure fatto per nascondere tutto ciò al mondo, ma poi aveva cambiato idea e il liscio non aveva la più pallida idea del motivo.

Strawberries & Cigarettes; Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora