-Schifo.- sbuffò lamentandosi per l'ennesima volta, mentre si guardava allo specchio. -No.-
Odiava giacca e cravatta.
Se fosse per lui sarebbe andato anche in tuta al processo, ma a quanto pare doveva fare bella figura e presentarsi per bene.-Stai bene, smettila.- cercò di convincerlo la sua ragazza.
Certo lui stava bene, ma odiava quell'abito. -Sei in ansia?--Assolutamente no, voglio solo che finisca.- la guardò dallo specchio, con un vestitino addosso e ben truccata, e le sorrise voltandosi.
Le scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, soffermandosi poi sul tatuaggio che aveva sulla mano.
Era una E.
Lei aveva la L sul dito, e non sapeva se odiare o meno quei segni permanenti sulla pelle.
Non era stata lei a spingerlo di farlo, ma non gli ricordava neanche Eleanor come era stato il suo intento inizialmente.
Era tutto troppo complicato, ma era certo che quello non riguardasse più lei.Scosse la testa e la guardò negli occhi. -Sei bellissima, El.- le lasciò un leggero bacio sulle labbra. -Andiamo, no?-
-Certo.- gli prese la mano e uscirono finalmente di casa.
Era arrivato il giorno del processo.
Dove avrebbe scoperto quale sarebbe stata la sua condanna, e se avrebbe rivisto Harry o meno.
E dopo ovviamente avrebbe ammazzato Zayn e Niall, che ancora non aveva visto dopo quella grande scoperta.
Anche suo padre sarebbe stato lì, e purtroppo non poteva impedirglielo.
Dopo mesi, avrebbe avuto Mark faccia a faccia, che lo avrebbe preso ad insulti per averlo ignorato tutto quel tempo.
Ma non poteva pensare a tutto quello, quando la cosa più importante era scoprire se sarebbe stato o no fottuto per sempre.*
I suoi amici erano lì fuori ad aspettare soltanto lui. Mark era più avanti, a discutere in modo serio e noioso con l'avvocato di Louis.
Eleanor invece era appena uscita dalla macchina, seguita dal suo ragazzo.-Ciao bastardi.- il sorriso che fece al finto biondo e all'idiota affianco sembrò quasi sadico. Lo guardarono confusi.
Non doveva tipo sorridere a loro contento come al solito? Magari abbracciarli? (Quello mai, ma Niall si faceva i soliti film mentali).
Anche Styles si era voltato assieme al padre, osservando il ragazzo.-Buongiorno, signor Tomlinson.- Eleanor ovviamente salutò, ottenendo un sorriso in ricambio da parte del diretto interessato.
Louis semplicemente roteò gli occhi, senza aggiungere nient'altro.
-Sei pronto? Dobbiamo entrare.- Harry sembrò capire che il suo atteggiamento era cambiato, per cui non salutò neanche.
Non se ne doveva interessare, come sempre dopo tutto.-Ma certo Signor Styles.- sfoggiò un sorriso. -Dopo di lei.-
-Louis, non ti conviene fare lo stronzo.-
Nessun "Ciao figliolo, come stai?" o "È bello rivederti", come sempre.-Ho solo risposto cordialmente, Mark.-
Si innervosiva sempre quando lo chiamava per nome, ma non poteva fare di certo una scenata davanti al tribunale, no?
Specialmente quando tutti lo conoscevano per la sua fama e la sua ricchezza. Per questo amava stuzzicarlo in pubblico.-Sono serio, L...- qualcuno dietro di Louis lo interruppe.
-Louis!-
Ed ecco la sua voce preferita di sempre.
Quella voce angelica che gli era mancata da tanto sentire, se non attraverso il cellulare.
Sorrise sorpreso prima di voltarsi.
Non aveva idea cosa ci facesse qui, ma voleva piangere di gioia.
Ventisei anni e ancora così innamorato per lei.
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Strawberries & Cigarettes; Larry Stylinson
Fanfiction[COMPLETA, disponibile in cartaceo su Amazon] -Cazzo, ti bacerei in questo momento.- Rimase per un attimo senza parole. Avrebbe voluto dire qualcosa riguardante ciò, ma alla fine se ne uscì con tono scontroso. -Signor Tomlinson, lei è un completo i...