20. It's just a person I like.

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-Ma stavo appena uscendo.-

-Dai, è soltanto un'ora in più. Ti prego, ovviamente ti prendi la paga. Ho avuto un imprevisto all'ultimo minuto.-

Louis sbuffò. Lui e la madre avevano deciso di vedersi per parlare un po', dopo mesi che non si vedevano, ma Nick-lo psicologo affianco a lui-lo aveva chiamato per chiedergli di sostituirlo per un cliente.

Ma non poteva rifiutare, nonostante preferiva vedere Johannah doveva aiutarlo. Nick lo aveva aiutato un paio di volte e doveva ancora ricambiare.

-Va bene va bene.- si convinse quindi, dirigendosi nello studio dell'altro.

-Bene, controlla l'agenda. Non ricordo chi viene.- roteò gli occhi, anche se ovviamente non poteva vederlo.
Gli chiedeva di sostituirlo ma non sapeva neanche per chi? Bene direi.

Ma comunque, si mise a cercare l'agenda rimanendo ancora in chiamata con Nick.

-Non la trovo.- parlò dopo un po', mettendo il vivavoce e lasciando il cellulare sulla scrivania.

-Forse è nei cassetti sotto la scrivania.-

Iniziò ad aprirne uno a uno, cercando di capire dove l'avesse messa. Questo non ricordava nulla?

-E quando la trovi magari ti dico che ha.- sembrava il minimo che potesse fare. -Ma dovrebbe arrivare a momenti.-

Doveva anche fare veloce, fantastico. Si stava già stufando di aiutarlo.
Si abbassò per controllare negli ultimi cassetti, ma non trovava nulla.

Una tosse lo interruppe. Era arrivato e lui era lì come un idiota dietro la scrivania.
Si alzò, guardando di fronte a sé al cliente del collega.

Oh.

-Harry?-

Harry era lì, vestito semplice come al solito e i capelli raccolti nel solito chignon.
Fece per rispondere ma Nick parlò.

-Oh, l'hai trovata? Harry è adorabile!- prese velocemente il telefono, togliendo il vivavoce e guardando ancora il riccio davanti a sé confuso e sorpreso.

-Ci dovrebbe essere il fascicolo da qualche parte.-

-È arrivato, Nick. Ti chiamo dopo.- chiuse, non dando neanche il tempo di controbattere.

-Cosa...?- erano entrambi confusi. Decisamente troppo.
Perché andava da uno psicologo? Era curioso, ma sicuramente lo avrebbe scoperto tra qualche minuto.

-Il mio studio è di fronte a Nick.- spiegò inizialmente.

-Sì, so leggere il nome sulla porta. Ma dov'è Nick?-
Quindi sapeva che era vicino, ma non glielo aveva mai detto? Non si erano mai scontrati?
Prima con le lezioni di Niall, poi con i pranzi e cene con i genitori e ora anche nello studio?
Sul serio, era così strano non averlo mai incontrato.

-Mi ha chiesto di sostituirlo.- Harry alzò un sopracciglio.
-Penso sia illegale.-
-Tra gli psicologi c'è comunque il segreto professionale. È come se cambiassi psicologo, nulla di illegale.-

Indicò la sedia di fronte a lui incitandolo a sedersi dopo che lui ebbe fatto lo stesso.
Il più piccolo sembrò dubitare, ma poi sospirò e si accomodò dopo aver chiuso la porta alle sue spalle.
Il liscio prese carta e penna, poi guardò Harry.

-Come mai vieni da Nick?-

Posò gli occhi su di Louis, e quasi rabbrividì. Il suo sguardo sembrava giù di morale. Aveva gli occhi vuoti ma teneva ancora un leggero sorriso sul volto.
Non rispose.

-Okay, farò un altra domanda.-
Doveva trattarlo come un semplice cliente, non doveva pensare al fatto che lo conoscesse. -Come stai, Harry?-

-No.- Louis corrugò la fronte. -Non parlerò con te, Louis.-

Strawberries & Cigarettes; Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora