29. Can you do me a favor?

3.7K 206 159
                                    

Louis era fottutamente ubriaco.
E non era l'unico.
Niall era in chiamata con Amy e le stava urlando che le mancava, Zayn e Liam si limonavano come mai prima avevano fatto, Harry pensava ad un modo per porre fine alla sua vita (non l'avrebbe mai fatto, ma era diventato depresso dopo le infinite birre) e Louis guardava in giro per il locale.

-Cerchi qualcuno?- nonostante la poca sobrietà del ricciolino, riusciva a parlare ancora piuttosto normale.

Cosa poteva dirgli? Sì? Non lo sapeva neanche lui.
Era lo stesso bar di quel giorno. Quando aveva incontrato quel ragazzo con cui aveva fatto sesso.
E sperava che comparisse di nuovo lì e ricordasse di lui, così da fermarlo e dirgli "Hey, sono io".
Ma non sarebbe successo.

-C'è una persona a cui penso spesso.- iniziò. Aveva voglia di parlare, e Harry era l'unico disponibile ad ascoltarlo. -Cioè, il ragazzo con cui sono andato al letto. L'ho incontrato in questo bar, per questo sono voluto venire qui.-

Harry si trattenne da fare espressioni che non avrebbe dovuto e rimanere indifferente su tutto ciò. Sbuffò. -Non mi piace questo bar, è più il tuo stile poco raffinato che il mio.-

-Ne vuoi uno rose e fiori?- scherzò, anche se il riccio ci stava pensando davvero.
Forse sarebbe stato più carino di uno tutto con colori scuri come qualunque semplice bar dove ci si ubriacava.
Ma se Louis era lì allora Harry non obbiettò. L'importante era lui, non il posto.

-Sarebbe meglio.- commentò, ma poi ritorno al discorso di prima. -Ricordi qualcosa di questo ragazzo?-

Scosse la testa, bevendo un altro sorso dell'ennesima birra. -Mi ha lasciato una lettera, ma devo averla persa. Solo che ricordo perfettamente la sua scrittura, ma non posso chiedere ad ogni ragazzo di scrivermi qualcosa.-

Fece una risata. -Già, di certo non puoi.-

-E tu? Ancora depresso?- lo osservò, notando lo stato schifoso in cui si trovava.
Si teneva la testa con la mano e il gomito poggiato sul tavolo a guardare davanti a sé il più grande. Occhi stanchi e occhiaie, e tanto-troppo-andato.
Aveva bevuto probabilmente più del doppio degli altri, si era ingozzato di patatine fritte e ora aveva deciso di smettere perché stava forse troppo male.
Non si reggeva in piedi e la sua mente sembrava morta.
Non sapeva neanche cosa diceva, ma cercava il più possibile di non sparare cazzate. Per ora ci stava riuscendo.

Annuì. -Peggio.-

-È per il ragazzo a cui sei interessato?- avrebbe anche detto "è per me?" se solo non si fosse trattenuto.

Annuì ancora. Era di poche parole insomma, quindi continuò con le domande. -Da quanto ti piace?-

-Quattro anni.- borbottò, odiando ciò che diceva. Se fosse stato per lui, non si sarebbe innamorato neanche un millisecondo di Louis, invece il suo cuore (che avrebbe voluto staccare dal petto e sfrantumarlo in mille pezzi) aveva deciso di torturarlo per ben quattro lunghissimi anni e chissà per quanto ancora.
Sperava non per sempre.

Louis si sentì improvvisamente in colpa. Se era lui il ragazzo di cui parlava, si sarebbe odiato per tutta la vita. Ma aveva senso. Era da quando aveva conosciuto Niall, poteva esserci un filo logico in tutto quello.

-E dopo quattro anni non si è mai accorto di te?- era più una domanda per se stesso che per il più piccolo.

-Più o meno...-
Mh?
Intendeva forse che ora invece lo calcolava?
Doveva essere lui. Ma come poteva averne la conferma? Doveva assolutamente chiedere al biondo tinto, che sicuramente aveva tenuto tutto segreto per tutto il tempo.

-Allora è uno stronzo.-

-Sono d'accordo.-

Ouch. Lo aveva appena chiamato stronzo, vero?

-Ecso furoi a parlaae con Amy.- Niall avvisò i quattro, che cercarono di capirlo il più possibile. Poi si allontanò, uscendo fuori.
Era sempre il peggiore amico di bevute che si potesse avere. Faceva l'idiota ogni santissima volta, non che normalmente non lo fosse.

-E mi sa che io e Zayn torniamo in Hotel, venite con noi?- dio, i due volevano già farlo? Erano frustrati sessualmente?

-Andate, aspettiamo Niall e poi prendiamo un taxi.- decise allora Louis, volendo ancora parlare con Harry.

Annuirono, alzandosi dalle sedie e andando via (Zayn non riusciva neanche a parlare, quindi fece un solo gesto con la mano per salutare i due).
Oh bene, lasciavano anche tutto il conto ai due (Niall di certo non avrebbe pagato). Perfetto.

-Sta mattina hai pianto per quello?- perché aveva pianto quando aveva letteralmente dormito affianco a lui? Non doveva esserne felice?

-È che a volte è dura continuare ad aspettare la stessa persona per anni sperando che un giorno ti noti.- il liscio si morse il labbro, ma ora lo stava notando. Voleva notarlo. -Ci ho provato ad andare avanti, ci provo sempre. Ma ogni volta che bacio qualcuno so che non è lui, e ci ritorno sempre.-

Si stava sentendo male. Malissimo. Non poteva neanche immaginare cosa sentisse in quel momento. Cosa sentisse nei suoi confronti. Perché era così legato a lui?
Stava iniziando ad avere le lacrime agli occhi, ma lì dentro non c'era tanta luce quindi Harry non poté vederlo per fortuna.
Ma stava male.

E voleva solo sollevargli su il morale, quindi forse il suo dubbio di prima lo avrebbe fatto sorridere un po'.

-È un peccato allora, perché sai Harry, ho un dubbio da prima.- lo vide corrugare la fronte. -Mi stavo chiedendo di cosa sapessero le tue labbra.-

...

Era reale?
Gli aveva appena detto una cosa del genere come se nulla fosse?
Voleva sapere di cosa sapevano le sue labbra?
Si sentì morire, sul serio. Stava morendo. Aveva perso cento battiti, cazzo.

Porca puttana.

Louis Tomlinson gli ha appena detto una cosa del genere.
Louis. Proprio il Louis che aspetta da tempo. Louis.

-E non ho idea del perché.- lo interruppe dai suoi pensieri. -Forse mi attiri sessualmente?-
Doveva essere così.

Perché era così sincero? Harry si stava sentendo completamente in imbarazzo. Era rossissimo, e non sapeva dire se per l'alcol o per il più grande.
E non sapeva cosa dire. Lo stava solo guardando basito.

-Comunque, sarà meglio tornare in hotel, è tardissimo e domani voglio andare da Fizzy. Ritorniamo?- non voleva dare troppo peso su ciò che aveva detto prima. Voleva solo distrarlo un po' e fargli capire che qualche pensierino se lo faceva anche lui.

-C-certo.- balbettò di risposta.

Ma Harry non riusciva neanche ad alzarsi dalla sedia, così Louis-nonostante neanche lui riuscisse bene a camminare-decise di prenderlo il più delicatamente possibile.
Circondò il braccio del riccio attorno alla sua spalla e poggiò la sua mano sul fianco (Harry rabbrividì al tocco, stava letteralmente morendo ormai).

Pagò al cassiere, e poi-dopo aver scoperto che Niall era già andato via-chiamò un taxi.

Durante il tragitto Harry non riusciva più a fare nulla. Avrebbe preferito pensare alle parole di Louis per tutto il tempo, ma crollò subito sulla sua spalla e il liscio rimase a giocare con i suoi capelli per tutto il tempo.
Non capiva perché era così tremendamente curioso su come fossero le labbra del più piccolo, ma voleva scoprirlo. Non sapeva quando, ma sì voleva farlo. Voleva baciarlo, solo che non voleva farlo soffrire.
Quindi era meglio trattenersi da quello stupido istinto di premere le labbra contro le sue (che continuava solo ad aumentare).

*

Louis lasciò Harry sul letto, dopo aver frugato a disagio nella nasca davanti del riccio per trovare le chavi.

-Questa volta non resti a parlare?- si strofinò gli occhi, guardando meglio il liscio.

-Sono stanco morto.- sorrise dispiaciuto. Voleva solo buttarsi nel letto assieme al Niall già morto e collassare lì fino alla mattina precedente, quando la sbornia gli sarebbe passata.

-Allora p-puoi farmi un favore?- la sua voce tremò e iniziò a giocare con i suoi anelli come ogni volta. -Sai, uno dei due che mi devi.-

Cazzo. Forse sapeva cosa voleva chiedergli.

-Louis.- alzò lo sguardo su di lui, sembrava deciso ma era solo l'alcol a parlare. -Potresti baciarmi?-

Strawberries & Cigarettes; Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora