Nine

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Amici specials

Appena arrivati in studio ci sediamo a cerchio ed io sono tra Tanc e la Lola.

A turno ognuno di noi legge il proprio diario.

"Gigi tocca a te e a Tanc"

Ci mettiamo nelle sedie al centro l'uno di fronte all'altro  e lui comincia a leggere la lettera.

"Tra tutti la persona che più mi ha aiutato, sostenuto e sopportato è stata Gigi. Una ragazza all'apparenza forte, ma che appena conosci si trasforma nella persona più fragile che io abbia mai conosciuto. Mi ricordo bene la prima volta che ci siamo visti: è stato odio a prima vista, non sono stato carino nei suoi confronti ma fortunatamente da persona gentile quale è mi ha dato una seconda possibilità. Mi ricordo che le dissi "ti si legge negli occhi che hai bisogno di amore ed io voglio darti tutto l'amore che ti meriti" il mio pensiero non è cambiato, ogni giorni mi alzo cercando di dargli tutto l'amore che non ha avuto e che merita di avere.
Sei una persona forte ma fragile allo stesso tempo, hai costantemente bisogno di qualcuno che stia appresso alle tue paranoie e che ti risollevi nei numerosi momenti di tristezza che hai. Io sono qua e sarò sempre qua per te e per noi."

Io sorrido mentre i nostri compagni applaudono.

"Gigi tocca a te"

"Sei la persona più arrogante e presuntuosa che io conosca. Mi tieni testa, mi sorreggi, mi sopporti ma soprattutto mi sostieni e mi aiuti nei momenti peggiori.
Ancora non ti ho ringraziato per avermi aiutato con il mio attacco di panico, avevamo litigato ma nonostante questo non ci hai pensato due volte a venire da me ad aiutarmi. Non sono la ragazza perfetta, ho mille difetti ma tu me li fai pesare di meno. Non siamo una di quelle coppie super appiccicate, ma siamo sempre lì quando l'altro ha bisogno, tu sei sempre lì quando ho bisogno e capisci con un solo sguardo tutto ciò che penso e come mi sento. Sei diventato in poco tempo uno dei pilastri fondamentali del mio percorso e della mia quotidianità.
L'altra sera mi hai fatto una domanda:
"Mi cambieresti con Timothee Chalamet?"
Io non ho risposto perché diciamoci la verità, timothee è il mio amore platonico da sempre  ma ad oggi ti dico che no, non ti cambierei con lui per nulla al mondo haha"

Lui sorride poi ci alziamo e ci abbracciamo.
Torniamo al posto e ognuno racconta l'esperienza che più l'ha cambiato.

"Gigi di cosa vuoi parlarci?"

Ci siamo. Sto per raccontare una verità che non è solo la mia, ma quella di tante altre ragazze.

"Vorrei parlare dei mi stupri"
Tanc mi prende la mano, io sospiro e mi faccio forza.

"Vorrei parlarne per fare forza a chi ci guarda da casa ed ha passato o sta passando ciò che mi è successo.
La prima volta avevo 10 anni, erano le 19 di sera e stavo tornando a casa, dopo un pomeriggio passato con una mia amichetta dell'epoca a casa sua. Le case erano distanti 3 minuti a piedi l'una dall'altra, bisognava solo percorrere un viale alberato. Ero da sola, molte volte mi era capitato di fare quella strada sola e mai niente mi era successo. Quella sera però mi sentivo osservata, come se ci fosse qualcuno che guardava ogni minimo passo che facevo, mi girai indietro e vidi un uomo che avrà avuto una quarantina d'anni che si avvicina a me. Mi prese il polso e mi portò in mezzo agli alberi, io urlavo ma nessuno mi sentiva. Mi ricordo che arrivati ad un albero mi diede uno schiaffo e li abusò di me. Non mi ricordo tanto di quella sera, solo gli alberi e il cielo stellato. Mi ricordo il rumore delle sirene che arrivavano ma niente di più. Da quel momento cominciai a frequentare una psicoterapeuta che mi aiutò molto, io fui in tribunale una sola volta, per dire la mia verità. A quell'uomo hanno dato 30 anni di carcere che ancora oggi sta scontando.
La seconda volta avevo 16 anni, è stato due anni fa. Tornavo a casa da una festa, ero con la macchina e l'avevo appena posteggiata davanti al cancello di casa. Si avvicinò a me un gruppo di ragazzi, due avevano 19 anni, uno 22 e il più grande 25. Uno mi tappò la bocca e mi fecero salire in macchina. Quando ti succede una cosa così resti paralizzata, non riesci a muovere neanche un muscolo. A stento riesci a sbattere le palpebre.
Mi portarono a casa di uno dei 4, e li abusarono di me. Di loro mi ricordo perfettamente il viso, le mani che mi toccano e i loro fiati su di me. Per non parlare dei loro gemiti schifosi che mi risuonano sempre in mente.
Appena finirono mi lasciarono sul marciapiede davanti casa mia e scapparono.
Ad oggi questi ragazzi devono scontare 30 anche loro di pena in carcere.
Devo ammettere che questo processo è stato molto difficile. Mi ricordo che l'avvocato di questi ragazzi fece leva sul fatto che io avessi un vestito corto, e che potessi essere o ubriaca o drogata.
Fortunatamente arrivata in ospedale mi fecero l'alcol test e il test per la droga risultati negativa ad entrambi.
Ero lucida, stavo benissimo.
La colpa non era mia o di come mi ero vestita, ma delle loro menti malate.
Chiedo a tutte le ragazze che l'hanno passato o che lo stanno passando di denunciare sempre e di non prenderci le colpe altrui."

Tutti i ragazzi mi abbracciarono ed io sorrisi contenta di aver raccontato la mia storia che può essere d'esempio a qualcun altro.

Ci tengo molto a questo capitolo, voglio che arrivi un messaggio. Spero di essermi espressa bene chiunque avesse bisogno di parlare io sono qui.
Ricordatevi denunciate sempre.
Gigi <3

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