Hongioong's pov
«Ieri mi sono esibito in un bar» dissi a Seonghwa mentre giocavo con il laccio della sua felpa, steso con la testa sulle sue gambe.
«Davvero? Come è andata?» mi chiese accarezzandomi i capelli.
Eravamo stesi sotto l'albero, quello sotto il quale stavamo sempre, da un'oretta e stavamo parlando del più e del meno.
Quel giorno il tempo era abbastanza sopportabile, per essere autunno, non pioveva e non buttava vento, ma faceva comunque un po' freddo. Però il giubbino di Seonghwa era sul mio petto e sulle mie spalle, per coprirmi dal freddo. Avevo provato ad oppormi, ma senza riuscirci.
«È andata bene, mi sono divertito come sempre» sorrisi e lo guardai. La musica era davvero una delle mie passioni più grandi, e dovevo dire grazie a mio padre se in quel momento stavo coltivando quella mia passione. Mio padre, come me, ha sempre amato la musica e infatti nel garage si riuniva sempre con la sua band, formata durante gli anni scolastici, e suonavano anche in alcuni teatri. Mia madre invece lavorava in uno dei locali nei quali si esibivano sempre, ed è lì che si erano conosciuti.
«Sono contento che tu ti sia divertito»
«Se vuoi la prossima volta puoi venire a vedermi» alzai di poco la testa così da poterlo guardare meglio.
«Sicuro?»
«Certo» mi alzai a sedere e lo guardai «che ne dici di andare in un bar? Così cambiamo un po' posto» gli chiesi.
«Certo, dove vuoi andare?» disse alzandosi e scuotendosi i pantaloni
«Nel bar in cui mi esibisco sempre» gli sorrisi e lo imitai.
¬«Joong io questo bar lo conosco già» mi disse il biondo tirandomi per una mano.
«Davvero?»
«Si, ci lavorano i miei due migliori amici» mi sorrise per poi tirarmi all'interno della struttura. Andammo al bancone dove c'era San intento ad asciugare dei bicchieri e, non appena ci vide, sorrise e smise di fare ciò che stava facendo.
«Hwa, cosa ti porta da queste parti?» chiese all'amico «Oh ciao Joong, vi conoscete?» noi annuimmo e, prima che noi potessimo rispondere, lui continuó a parlare «Aspetta, non dirmi che è lui il ragazzo dei disegni» disse coprendosi la bocca con una mano.
«Si, è lui» il biondo sorrise imbarazzato e si grattó la nuca con una mano.
San corse dall'altro lato del bancone, chiamó il suo ragazzo e lo fece venire verso di noi.
«Woo, guarda, Joong è il ragazzo di cui ci parla sempre Hwa, il ragazzo dei disegni» disse lui indicandomi. Wooyoung ci salutó e anche lui, come il fidanzato, si mise una mano davanti alla bocca come per esprimere lo stupore che gli aveva causato quella notizia.
Io ridacchiai non sapendo cosa dire e guardai Seonghwa, che ricambió il mio sguardo.
Mi sentivo in imbarazzo anche se non avrei dovuto, infondo eravamo dei semplici amici.
Scrollai le spalle e ci sedemmo, per poi chiedere ai due ragazzi di portarci qualcosa.
¬«Ehi Joong, che ne dici di scambiarci i numeri? Così non dovremo più lasciarci i biglietti sugli alberi» disse sorridendo mentre guidava. Quella volta era venuto lui con la macchina e adesso mi stava dando un passaggio.
«Ma certo, dammi il telefono» appena me lo diede composi il mio numero, mi chiamai, e glielo diedi indietro, così che avrebbe potuto salvarmi in rubrica.
Appena arrivammo lui scese così da potermi salutare. Si poggió con la schiena contro la portiera della macchina. Mi avvicinai a lui e gli sorrisi, abbassando poi lo sguardo verso i nostri piedi.
Si avvicinó a me e mi prese il mento con due dita, per poi farmi alzare il viso così da poterlo guardare negli occhi.
«Che c'è? Adesso fai il timido?» mi chiese sfacciato.
«Chi? IO? Timido? Pff non dire stronzate» dissi facendo un gesto della mano come per dire "non è vero"
«sisi tu, proprio tu» disse puntandomi un dito contro il petto.
Emisi un piccolo lamento, scherzoso, e lo guardai sorridendo imbarazzato per la situazione che si era creata.
«Credo che adesso dovrei andare» gli dissi per cercare di uscire da quella situazione.
«Mh si, forse hai ragione» annuì leggermente per poi tirarmi a sé per un polso e abbracciarmi, mettendomi le braccia sui fianchi. «Ci vediamo in questi giorni?» continuó.
Io annuii e gli strinsi le braccia al collo, poi gli diedi un bacetto sulla guancia e mi allontanati.
«Mi raccomando, scrivimi» dissi, per poi salutarlo e entrare nel condominio.
.Seonghwa's pov
Arrivai a case ed entrai, chiamai Yeosang ma non mi rispose.
«Yeosang?» urlai ancora. Vedendo che non rispondeva andai in camera sua ma non lo trovai, così andai anche nella mia e lo trovai. Era steso nel mio letto, sotto le coperte, che dormiva. Mi sedetti accanto a lui e gli accarezzai i capelli morbidi e castani. Mi alzai e mi spogliai, mettendomi il pigiama, per poi alzare le coperte lentamente e stendermi accanto all'altro ragazzo. Gli feci passare un braccio sotto alla testa e lo avvicinai a me.
«Vorrei tanto cancellarti i ricordi di quella notte» gli sussurrai all'orecchio, anche se sapevo che non mi avrebbe sentito.
Restai per un po' in quella posizione, fin quando Wooyoung e San non tornarono.
Entrarono in camera mia e sorrisero vedendo Yeosang dormire tranquillamente. Gli accarezzai una guancia per poi baciargliela e alzarmi lentamente, senza svegliarlo. Gli aggiustai le coperte e andai in soggiorno insieme a Wooyoung e San per mangiare.
«Credo che dovresti svegliare Yeosang» mi disse Woo mentre preparava la cena.
«Lo so, ma finalmente sta dormendo tranquillamente, non voglio dargli fastidio» wooyoung annuì.
«Allora gli rimango la cena da parte»
«Va bene» presi il telefono e mi sedetti sul divano, dove c'era anche San.
Mi sorrise e si stese poggiando la testa sulle mie gambe. Andai su instagram e cercai quel ragazzo, Hongjoong, per poi guardare i suoi post.
«Ti piace?» mi chiese alternando lo sguardo dal telefono a me.
«Chi?»
«Hongjoong, non fare il finto tonto dai» mi disse, sorridendo.
«Non lo sto facendo, semplicemente non l'avevo capito»
«Sisi, ci credo. Quindi? Ti piace o no?»
«È un ragazzo interessante» dissi vago.
«Si, certo. Woo è pronta la cena?» chiese urlando leggermente.
«Si, venite qui»
Ci alzammo e andammo da Woo, per poi mangiare.N.A.
Regalo di pasqua: due capitoli in un giorno
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The Lake In The Forest ˢᵉᵒⁿᵍʲᵒᵒⁿᵍ;ᵃᵗᵉᵉᶻ
FanfictionUn giorno, sulla sponda di un laghetto isolato immerso nella pace, due ragazzi si incontrano per caso. Si avvicinano inconsapevolmente, e inizia uno scambio di appuntamenti che li porterà, insieme ad altre coincidenze, ad incontrarsi. "." = cambio d...