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Yunho's pov

«Oggi viene Jongho qui» dissi a Mingi.
«Solo lui?» chiese accarezzandomi il petto.
Eravamo stesi nel mio letto, coperti solo da un lenzuolo.
«Si, ha detto che vuole parlarmi di una cosa» feci spallucce.
«Credi che dovrei andarmene?»
«No, credo di no. Al massimo vieni in camera e noi ci mettiamo nel soggiorno»
Lui annuì e mi diede un bacio, alzandosi poi per fare una doccia.
¬

«Che succede?» dissi aprendo la porta a Jongho.
«Mi piace una persona» andó dritto al punto.
«Oh, ciao Mingi» continuó, vedendolo sul divano e andando da lui.
«Vuoi che salga su?» chiese il mio ragazzo.
«Nono»
«Scusa cosa c'è di male?» chiesi confuso, sedendomi tra loro due. Lui prese un sospiro per poi alzare lo sguardo sul mio viso.
«Questa persona è un lui. E io credevo di essere etero»
«Oh. Vabbè non c'è nulla di male»
«In questo non molto, anche se appunto credevo di essere etero. Il problema è la persona che mi piace»
«Perché? Chi è?» chiese Mingi.
«Yeosang» disse sospirando, poggiandosi allo schienale del divano.
«Stanotte abbiamo dormito dinuovo abbracciati, ci siamo baciati e ho continuato a baciarlo anche dopo esserci svegliati» continuó.
«Io credo che non ci sia nulla di male, davvero. Solo che non devi illuderlo. Se davvero ti piace allora okay, ma se non ti piace ed è solo per provare no. Già sta male per i fatti suoi» disse Yunho scuotendo la testa.
«Il problema è proprio quello, che non so se mi piace davvero o no» disse massaggiandosi le tempie.

«Io credo che dovresti parlargli» disse Mingi.
«Lo credo anche io. Stasera rimane a dormire da voi?» chiesi.
«Non lo so, ma credo di no. Anche Seongwha torna a casa»
«Allora potresti chiedergli di parlare, o di uscire. Non lo so, devi vedere tu»
«E se invece lui non provasse nulla? E se lo avesse fatto così, giusto per?» era la prima volta che vedevo Jongho in quello stato, disolito non si faceva mai problemi.
«Io non credo che ti stia illudendo o altro, ma, appunto perché sei insicuro, dovresti parlargli.» disse Mingi e io Annuii.
«Dopo vai a prenderlo a scuola, giusto?» gli chiesi e lui annuì.
«Bene, allora chiedigli se vuole andare a mangiare fuori e trova un modo per parlargli»
«Va bene, credo farò così» annuì ancora e ci guardó.
«Grazie ragazzi» disse verso di noi.
«Di nulla Jongho»
«Dovrei dirlo a Hongjoong? Prima di andare a prendere Yeosang, intendo»
«Secondo me si»
Lui annuì e si alzó dal divano.
«Grazie, dopo vi farò sapere» sorrise e si avvicinó alla porta, uscendo.
.
Jongho's pov

«Joong sei a casa?» dissi a telefono appena mi rispose.
«Sto tornando, perché?»
«Vorrei parlarti di una cosa»
«Va bene, tu inizia ad andare, io tra poco arrivo»
«Va bene» attaccai e guardai l'orario.
Erano le 11 e mezza e sarei dovuto andare a prendere Yeosang all'una.

Andai a casa e aspettai che Hongjoong tornasse.

Sentii la serratura della porta scattare e guardai verso di essa. Ero seduto sul divano, così mi girai un po'.
«Ehi, che succede?» disse entrando, togliendosi le scarpe e posando il giubbino.
«Volevo parlarti di una cosa. Sono appena stato da Mingi e Yunho, volevo un loro consiglio prima di parlarne con te»
Mi rivolse uno sguardo confuso e annuì, sedendosi sul divano accanto a me.
«Va bene.. Dimmi»
«Credo mi piaccia tuo fratello» dissi diretto.
«Oh, e quale sarebbe il problema?» chiese confuso.
«Credevo ti saresti arrabbiato o che ti avrebbe potuto dar fastidio»
«Ma no, fin quando non gli fai del male a me non interessa. Anzi sono contento, così lui sarà più felice» sorrise.
«Ma non stiamo insieme. Stanotte ci siamo baciati, anche stamattina. Ma non so se gli piaccio e non so se mi piace, perché mi sono sempre piaciute le ragazze e non so se è solo una cosa momentanea o no»
«Con questo non posso aiutarti, devi capirlo da solo»
«Yunho e Mingi mi hanno consigliato di parlarci. Infatti dopo, quando lo vado a prendere, lo porto a mangiare fuori e poi gli parlo»
Lui annuì e sorrise.
«Bravo, devi parlarci, altrimenti non si risolve nulla. Però stai attento, in generale.»
Sapevo che si riferisse a Woobin.
«Lo sai che non gli farò accadere nulla. Starò attento»
«Bene, hai la mia benedizione» sorrise e si alzó dal divano.
«Quindi è un "si puoi stare con mio fratello"?» gli chiesi ancora.
«Certo, la vita è la sua, non sono nessuno per dirgli cosa fare o no. Ti chiedo solo di non farlo soffrire, sai quanto ha già sofferto» io Annuii e accennai un "lo so".
Farlo soffrire non era di certo ciò che volevo, non volevo farlo stare male.
¬

«Dove sei?» mi chiese Yeosang a telefono.
«Sono dove mi sono fermato stamattina»
«Va bene, arrivo»
Dopo poco lo vidi avvicinarsi a me e scesi dalla moto.
«Ehi» disse avvicinandosi a me e baciandomi.
Rimasi un po' sorpreso all'inizio ma poi ricambiai il bacio sorridendo.
«Ehi. Come è andata la giornata?» gli chiesi mettendogli il casco e agganciandolo.
«Bene, non è successo molto» gli diedi un altro bacio per poi salire sulla moto.
«Sono contenti allora. Ti va di andare a pranzo fuori? Ho già parlato con tuo fratello»
«Oh, ehm, certo. Va bene» disse salendo sulla moto.
«Perfetto, andiamo allora» aspettai che si mettesse meglio, per poi mettere in moto e partire.

«Siamo arrivati» dissi dopo aver parcheggiato. Aspettai che Yeosang scendesse dalla moto, poi scesi anche io e lo presi per mano.
«Andiamo?» lui annuì e mi strinse la mano, sorridendo.
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Yeosang's pov

«Come mai mi hai chiesto di pranzare fuori?» gli chiesi giocando con la sua mano, che era stretta alla mia.
Dopo aver finito di mangiare avevamo deciso di farci un giro per la città, visto che il ristorante si trovava in centro.
«Volevo parlarti di una cosa» disse girandosi verso di me.
«Oh, di cosa?» gli chiesi preoccupato.
«Ti va di andare in un parco qui vicino? Così ci sediamo»
«Certo»

Continuammo a camminare e, una volta arrivati, ci sedemmo su una panchina in disparte.

«Quindi cosa volevi dirmi?» chiesi girandomi verso di lui e incrociando una gamba sotto l'altra.
«Volevo parlarti di stanotte e stamattina» rimasi un attimo perplesso, non sapevo cosa rispondere.
«Va bene, dimmi» dissi con un po' d'ansia.
«Ne ho parlato anche con Yunho, Mingi e Hongjoong perché volevo dei consigli. Ero confuso e non sapevo cosa avrei dovuto fare»
Annuii e aspettai che continuasse.
«Ho sempre creduto di essere etero, che gli uomini non mi attraevano. Ma invece mi sono dovuto ricredere. Per colpa tua» disse ridacchiando, puntandomi un dito scherzando.
Risi appena con lui e gli presi il dito, lo poggia sulla mia coscia e ci giocai.
«Però credo che tu mi piaccia. Non posso dirti con sicurezza se è una cosa reale o no. Nel senso che, non so se sia una cosa passeggera o se sia sul serio così.
In questi due giorni, nei quali abbiamo dormito insieme, ho sentito emozioni nuove. E non scherzo. Quando ti ho detto che ti coccoloerei sempre ero serio, lo farei sempre se potessi.
Credo davvero che tu mi piaccia, ma non so se questa cosa è ricambiata o no. Perciò volevo parlartene, sia per mettere in chiaro questa cosa sia per capire se provi lo stesso o no»
Rimasi per un momento senza parole, non credevo mi avrebbe detto ciò. Non credevo che gli sarei potuto piacere. E si, ricambiavo.
Presi un respiro e mi avvicinai leggermente a lui.
«Non credevo che mi avresti detto queste cose. Quindi sono un attimo sorpreso» ridacchiai leggermente, dicendo a voce alta ciò che pensavo.
«Però si, quei sentimenti sono ricambiati. Altrimenti non ti avrei baciato né stanotte, né stamattina e né prima fuori scuola.» gli sorrisi sincero.
«Quindi, se per te va bene, vogliamo provarci? Almeno capiamo entrambi se lo vogliamo davvero o no»
Annuii ripetutamente e sorrisi avvicinandomi al suo viso.
«Lo voglio»
«Così sembra che ci stiamo sposando» disse lui ridendo. Risi anche io e unii le nostre labbra in un bacio.
Lo sentii sorridere sulle mie labbra e ricambió il bacio.
Si staccó leggermente e mi abbracció.
«Sono felice di essere qui con te, adesso» mi disse. Gli diedi un altro bacio, poi ci alzammo e tornammo a casa sua.

The Lake In The Forest ˢᵉᵒⁿᵍʲᵒᵒⁿᵍ;ᵃᵗᵉᵉᶻDove le storie prendono vita. Scoprilo ora