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Hongioong's pov

Arrivammo al boschetto e Jongho fermó la macchina.
«Quando hai fatto chiamami che ti vengo a prendere, così andiamo dagli altri» io annuii e lo salutai, per poi scendere dalla macchina.
Entrai nel sentiero che portava al laghetto a sospirai.
«Speriamo che sia ancora lì..» dissi tra me e me.
Arrivai a quell'albero e non lo vidi, mi guardai un po' intorno a mi sedetti a terra.
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Seonghwa's pov

Stavo per andarmene quando vidi una persona arrivare. Mi avvicinai lentamente ad essa e vidi che era quel ragazzo. Sorrisi e mi nascosi, per non farmi vedere.
Dopo qualche minuto presi il mio blocchetto, strappai il disegno che gli avevo fatto settimana scorsa per poi piegarlo a mo' di aereoplanino e lanciarglielo.
Arrivó leggermente più distante da lui ma fortunatamente lo vide e lo prese. Vidi che iniziò a sorridere e si alzó, guardandosi dinuovo intorno.
Avanzai lentamente verso di lui, mentre mi dava le spalle, e gliele scossi, così da farlo spaventare.
Il ragazzo sobbalzó leggermente e si giró, mettendosi poi una mano sul petto.
«Mi hai spaventato» disse dandomi uno schiaffo leggero sulla spalla. Io ridacchiai e mi parai bloccandogli il polso.
«Era quello il mio obbiettivo» gli lasciai andare il polso e mi sedetti contro l'albero, poggiandoci la testa.
«Pensavo che non saresti venuto, ormai si sono fatte le 7» dissi guardando l'orario del telefono.
«Lo so, scusami però mi ero dimenticato di avere un impegno oggi» disse accarezzandomi la mano come per scusarsi. Sorrisi imbarazzato e mi vennero i brividi nel sentire le sue morbide dita a contatto con la mia mano.
«Come stai?» gli chiesi volendolo sapere davvero. Quel ragazzo mi incuriosiva, e non poco.
«Oggi sto bene, soprattutto adesso che ho finalmente buttato alle spalle una cosa» disse sorridendomi sinceramente «Tu invece? Come stai?» continuó il ragazzo con il mullet.
«Sto bene, anche se ultimamente non trovo più ispirazione» dissi sbuffando leggermente e piegando le gambe.
«Ispirazione per cosa?» mi chiese accigliandosi.
«Per un libro, io sono uno scrittore e ultimamente sto scrivendo un'altro libro, solo che non ho idee»
«Uh che figo, artista e anche scrittore. Altro?» disse sorpreso.
«Nono, solo questo. Tu invece? Cosa fai?» gli chiesi curioso.
«Io suono e canto in vari locali. Infatti quando vengo qui mi porto sempre dietro un quadernino per scrivere delle canzoni» disse facendomi vedere il quadernino.
«Qualche volta mi farai sentire una tua canzone?» gli chiesi volendo davvero sentirlo cantare.
«Si dai, in questi giorni devo esibirmi in un locale qui vicino. Quindi se vorrai ti scriveró l'indirizzo e l'ora» io annuii e mi girai a guardarlo.
«Comunque non ci siamo ancora presentati: io sono Seonghwa, piacere» gli dissi sorridendo.
«Io hongjoong» rispose anche lui sorridendo. Mi fermai un attimo a pensare perché quel nome non mi era nuovo. Ma feci finta di nulla e continuai a parlare con lui.
«Quanti anni hai?» gli chiesi curioso di conoscerlo
«27» mi rispose lui.
«Pensavo fossi più piccolo di me» dissi sorpreso, non me l'aspettavo.
«Perché tu quanti ne hai?»
«25» risposi subito.
«Vabbè dai, non abbiamo mlolti anni di differenza» mi sorrise e mi spinse leggermente con la spalla. Io sorrisi di rimando e abbassai leggermente lo sguardo.
«Sai che sei davvero carino quando ti imbarazzi?» mi disse Hongjoong strizzandomi dolcemente la guancia. Io in risposta misi le mani davanti al viso così da nascondermi un po'. Lui sorrise e me le tolse d'avanti, per poi farmele ricadere sulle gambe.
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Hongioong's pov

Quel ragazzo mi incuriosiva sempre di più e quando sorrideva o arrossiva diventava estremamente carino.
Gli passai le dita sul dorso di una mano, vedendo come subito gli venisse la pelle d'oca. Sorrisi nel vederlo rabbrividire e picchettai il ginocchio contro il suo.
Anche se quella era solo la seconda volta che si vedevano, notava una certa sintonia tra loro. Ma comunque era contento di ciò, sentiva che poteva fidarsi di lui. Però non volevo correre troppo, avevo altre cose a cui pensare in quel periodo: recuperare il tempo perduto con Yeosang.
Smisi di pensare a quel ragazzo che tanto mi mancava e mi concentrai sul ragazzo biondo.
Rimanemmo per un'altra mezz'ora buona a parlare, entrambi poggiati contro l'albero che si era dovuto subire i nostri biglietti.

Presi in mano il telefono e mi ritrovai un messaggio di Jongho nel quale mi chiedeva se avessi fatto, gli risposi con un "quasi" e tornai a concentrarmi sul ragazzo accanto a me.
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Dopo circa una decina di minuti chiamai Jongho per farmi venire a prendere. «Hai bisogno di un passaggio?» gli chiesi alzandomi e scuotendomi i pantaloni.
«No, non preoccuparti» mi rispose lui facendo la stessa cosa.
«Dai ti diamo un passaggio noi» lo presi per mano e lo obbligai a seguirmi verso l'uscita del sentiero.
«Dai davvero, non voglio disturbare il tuo amico»
«La macchina è la mia quindi decido io chi può entrarci e poi non preoccuparti, non disturbi» dopo essere usciti cercai Jongho e lo trovai, così ci avvicinammo ed entrammo nella macchina.
«Jongho lui è Seonghwa» glielo presentai indicandole.
«Ehy, piacere Jongho» disse il moro guardandolo dallo specchietto retrovisore. Il biondo lo guardó e salutó imbarazzato, così io sorrisi. «Dicci tu la strada» gli disse Jongho, Seonghwa annuì e il moro mise in moto la macchina.
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Arrivammo sotto casa del ragazzo che avevo appena conosciuto e scesi per salutarlo.
«Grazie per avermi aspettato oggi» gli dissi grattandomi imbarazzato la testa.
«Non preoccuparti. Ho fatto bene ad aspettarti, non credi?» annuii e sorrisi.
«Adesso io vado che i miei amici mi aspettano per mangiare. Ci vediamo domani sotto lo stesso albero e allo stesso orario?» mi chiese guardandomi.
«possiamo fare dopodomani? Domani devo vedermi con una persona»
«Allora ci vediamo dopodomani. Buon appetito nanetto» disse accarezzandomi  una guancia per poi iniziare ad allontanarsi. Io lo salutai con una mano e poi rientrai in macchina.
«Allora, non hai niente da dirmi?» Jongho mi guardó con un ghigno.
«No non ho nulla da dirti» dissi scherzando e scuotendo la testa.
«Ah no? Bene, stasera dormi fuori, non ti faccio entrare» disse mettendo in moto.
«Dai lo sai che scherzo. Ne parlo dopo con Yunho e mingi anche» dissi dandogli un bacino sulla guancia, anche se sapevo che un po' gli davano fastidio quei gesti d'affetto.
«mh va bene» sorrise leggermente e si concentró sulla guida.
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Entrammo in casa di Yunho e, come sempre, trovammo Mingi già lì. Ormai non ci facevamo più caso, se avessero voluto dirci qualcosa lo avrebbero fatto di loro spontanea volontà.
Yunho mi venne subito incontro e mi prese in braccio girando su se stesso. «Sono così felice Joong, davvero» Mingi e jongho si aggiunsero all'abbraccio e Yunho mi posó a terra. Sorrisi provando ad abbracciarli, ma erano tutti più alti e grossi di me.
«dobbiamo festeggiare» urló Mingi andando in cucina e prendendo una bottiglia di spumante.

Passammo la serata così, festeggiando e bevendo qualcosa di tanto in tanto.

The Lake In The Forest ˢᵉᵒⁿᵍʲᵒᵒⁿᵍ;ᵃᵗᵉᵉᶻDove le storie prendono vita. Scoprilo ora