La guardava, come sempre.

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Non c'era una sola persona ferma in casa Moriconi in quel momento, ognuno anche se non in piedi stava facendo quanto prima per prepararsi, dato che a distanza di venti minuti circa sarebbero dovuti stare in macchina.
Come precedentemente anticipato da Adriano, i ragazzi avevano organizzato una cena fuori dato il loro ritorno da Londra, ovviamente con le rispettive famiglie.
Niccolò e Sara, senza saperlo neanche, avevano pensato tutta la notte alla stessa e identica cosa.. non avrebbero dovuto fingere di essere felici e contenti, ma avere almeno un rapporto civile davanti agli altri, e loro sapevano di non essere bravi in questo quando c'era da poco stato un dibattito.
Lei ancora pensava e stava male sulle parole crude di lui, e lui si scervellava a furia di capire il perché la donna che amava fosse scomparsa dalla sera alla mattina.

«vorrei mantenere anche io la linea come te a quarant'anni»

In quel momento Sara però, che come detto ancora stava pensando alla situazione attuale, venne distratta dalla voce di sua figlia.
Angelica si era recata in cucina verso le sette, tirandola per un braccio in camera sua e annunciando che si sarebbero preparate insieme, come molto tempo prima.

«magari avessi il fisico di vent'anni fa amore, magari» rispose lei a sua volta sorridendo e scuotendo la testa.

Guardò il suo riflesso allo specchio e finalmente poteva definirsi pronta.
Aveva deciso di mettersi comoda, la pancia iniziava a vedersi e per questo scelse un semplice vestito nero e largo, con poi sopra una giacca per il freddo.
Dato che però stavano pur sempre uscendo, abbinò dei tacchi a spillo chiari con una piccola borsa, solo per dare un tocco in più.
Anche Angelica era pronta, ci aveva messo un po' di più a scegliere cosa mettere, ma alla fine si trovarono entrambe.

Anche Angelica era pronta, ci aveva messo un po' di più a scegliere cosa mettere, ma alla fine si trovarono entrambe

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«Non parlo di smagliature ma', sei sempre in salute e normopeso, credo sia questo l'importante»

«lo è infatti, ma tu mi sa che da ex ballerina di danza classica hai impiantate nella tua testolina troppe regole schematiche»

«che regole?» disse la ragazza corrucciando la fronte, al che Sara scosse la testa divertita e le lasciò un bacio tra i capelli.

«regole come "con troppe forme non vai da nessuna parte, devi avere un fisico asciutto ed esile, pancia piatta"..» elencò contando sulle dita.

Angelica a quel punto cacciò un sospiro poco evidente, in effetti l'ultimo anno di danza non fu particolarmente un bel ricordo con la nuova maestra, aveva iniziato proprio lì ad avere problemi col suo fisico.
Problemi che però si spegnevano sempre, ogni qual volta che quel ragazzo dai capelli rossi e scompigliati le si avvicinava abbracciandola, quasi sempre baciandola con tutto l'amore che sentiva e ripetendole che era bella da morire, in tutto e per tutto.

«ma mi stai ascoltando?»

La ragazza prese a sbattere le palpebre per svegliarsi dallo stato di trans, e con quel gesto sua madre scoppiò a ridere.
Si era persa per un secondo nel rivivere le scene della sua relazione, staccando indubbiamente dalla realtà.

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