La rimanenza di una sigaretta appena conclusa andò a poggiarsi sul pavimento freddo del tetto della scuola, mentre invece la stessa persona che l'aveva appena gettata lì per spegnerla ne estrasse un'altra nuova dal pacchetto, per poi portarla alle labbra per accenderla.
I due scatti dell'accendino, il primo tiro e poi tutto ricominciava col solito ciclo come se non avesse né un inizio, né una fine.
Simone prese posto su un muretto e chiuse gli occhi mentre una nuvola di fumo si fece spazio davanti al suo viso, odiava il fatto che quella sensazione non gli trasmettesse più nulla ormai.
Per i primi momenti chiudersi sul tetto della scuola per quei venti minuti coperto dalla bidella che lo adorava e sfogare la sua rabbia in quel pacchetto di sigarette, era davvero efficace come metodo per buttare tutto fuori e tenersi tutto dentro allo stesso tempo.
Ultimamente però non funzionava più, ne accendeva una, arrivava a metà e poi la spegneva senza neanche concluderla.
Quella notte però non aveva dormito, continuava a sognare qualcosa di brutto che al risveglio non ricordava minimamente, quindi un piccolo sfogo poteva servire.
Alzò lo sguardo notando la porta aprirsi e fece un gesto per scendere dal muretto, ma poi ci risalì e voltò la testa altrove con il volto che iniziava ad assumere quell'espressione incazzata che tanto odiava.«fumi ancora?» chiese la ragazza dalla voce acuta davanti a sé, provando ad allungare la mano nella sua direzione.
Le fu bloccato il gesto quando Simone gettò nervosamente il pacchetto a terra e, scendendo dal muretto, lo calpestò facendola sussultare.
«non ci provare neanche a farmi domande sui cazzi miei o peggio, a preoccuparti per la mia salute» disse avvicinandosi a lei quasi fino a far sfiorare i loro petti, tanto che la mora deglutì e lo allontanò poggiando le mani sul suo petto.
«sei solo uno stronzo del cazzo che non sa controllare i suoi scatti» balbettò stringendo i denti e fulminandolo con lo sguardo.
«mi sembra di averla già sentita questa, forse quando volevi riversare su di me tutta la colpa di avere brutti presentimenti, che se non mi sbaglio sono totalmente fondati o no?»
«lo vedi come fai! Spiegami come potevo sopportare una situazione del genere!»
«smettila Gaia cazzo, smettila!
Finiscila di provare a manipolarmi come se fossi io quello nel torto della situazione, non funziona più!» urlò il biondo facendola tacere, almeno per pochi secondi.Gaia cacciò un sospiro e poi tornò in sé, col suo sguardo freddo e che lasciava trasparire solo quello che le pareva e quando voleva.
«ingigantisci tutto perché non mi vuoi mai ascoltare, dimmi una sola volta in cui abbiamo parlato da persone civili tra qui e novembre, in pratica mai!
Sei solo incazzato, ancora incazzato e non risolvi mai nulla»«di cosa cazzo vorresti parlarmi? Del modo in cui ti sei passata a turno tre dei miei amici mentre io ero fuori? Oppure di quando hai iniziato a trattarmi una merda perché a detta tua ti stavo considerando di meno?»
Simone voltò lo sguardo altrove con uno sguardo disgustato in volto, poi si poggiò al muretto osservando il pacchetto di sigarette schiacciato a terra, poteva evitare mettendoselo in tasca magari, gli sarebbe servito in quel momento.
«mi sono sentita meno pensata, lo sai..»
«no Gaia, non ci provare nemmeno a giustificarti!
Anche perché ora lo dici così, ma prima lo dicevi buttandomi la colpa addosso, dicendo che se ti avevo trovata a letto con Fabio era solo colpa mia perché non ti amavo come meritavi.
Tu lo sapevi che non era un bel periodo in generale per me, mia sorella se n'era andata da un po' e i miei erano un po' più assenti, e io concentravo qualsiasi mia attenzione su di te, proprio perché eri l'unica persona a cui non volevo togliere qualcosa.
E quindi non provarci nemmeno a ripetermi che avevi paura e quelle cazzate là, perché non hai nessuna scusa se da completamente lucida ti sei scopata tre amici miei che sono anche più deficienti di te, e non hai neanche nessun diritto per provare a parlarmi ancora!»
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Sei bella come Roma 3
Fiksi Penggemar"L'età è solo un numero che limita le tue scelte" Perché non puoi più provare lo stesso amore di una volta dopo tanti anni? Perché non ritornare bambini? Perché non ricominciare tutto da capo? Tante nuove svolte stravolgeranno la vita di Sara e Nicc...