«non ci voglio mai credere»
Sara venne distratta da una voce familiare alle sue spalle, e nonostante fosse in un corridoio abbastanza pieno di medici e persone in generale che frequentavano e lavoravano in ospedale, si voltò.
Davanti a lei si parò l'immagine di Ludovica che la guardava stupita, la quale qualche secondo dopo avvicinò una mano al suo volto racchiudendo in due dita una ciocca di capelli.«sto tanto male?» sospirò Sara mordicchiandosi il labbro.
«ma no no assolutamente è che.. mora? Una Sara mora?» rispose a sua volta la ragazza scuotendo la testa divertita.
Uno stereotipo che si allegava spesso alle donne in post rottura, era proprio l'improvvisa voglia di voler fare cambiamenti drastici per dare una svolta, cambiamenti che ricadevano spesso sui capelli.
Certo questo stereotipo rimane tale senza essere un fatto, ma per Sara diventò realtà, dato che quella mattina decise di avviarsi dalla parrucchiera e di tingere i suoi capelli biondi naturali e tenuti da una vita intera di quel colore.
Un pochino si vedeva il distacco, aveva le sopracciglia di un colore più chiaro ed era oggettivo che non fosse una mora naturale, ma era più scioccante per il cambiamento drastico in sé.«non lo so.. stamattina stavo stesa a letto fissando il soffitto e prima di venire a qui ho fatto questo.. è una cazzata?»
«ti ripeto che stai bene, ti preferivo bionda, ma stai bene.. anzi sono molto in contrasto con gli occhi, si mi piacciono»
«Ludo non stai facendo tutto questo perché sono una tua superiore, no?»
Le due scoppiarono a ridere contemporaneamente, ludovica era troppo buona per dire una parola cattiva su chiunque, ma era ovvio che un taglio di capelli diverso non avrebbe mai cambiato al 100% il viso di una persona.
«comunque ho visto in bacheca che non hai nessun turno oggi, come mai sei qui?» prese parola la ragazza iniziando a camminare nuovamente per il corridoio.
«oh no devo fare una visita veloce e pensavo di chiedere a qualche collega, sai ormai sono al quinto mese di gravidanza e credo si riesca a vedere il sesso del bambino» spiegò a sua volta Sara, il tutto tenendo uno sguardo basso.
Era passato un mesetto circa da quando ebbe un'ultima conversazione con Niccolò che non comprendesse monosillabi e gesti freddi, l'ultima fu appunto quando lui le disse di non affezionarsi a Marta.
Ci ragionò sulle sue parole, forse era anche cosciente del fatto che aveva ragione.. tuttavia disse che non c'era nulla di sbagliato, Marta sarebbe guarita e sarebbe tornata a fare la sua vita, lei le voleva bene e cos'avrebbe potuto fare se non essere contenta?
Quella mattina Niccolò si chinò piano verso di lei ancora dormiente nel letto e le passò piano una mano tra i capelli per farla svegliare; nonostante non scorresse buon sangue ultimamente tra i due, lui non voleva assolutamente trattarla male, quei piccolissimi gesti che permettevano ad entrambi di convivere civilmente almeno erano rimasti.«Sara» sussurrò piano facendo passare un'ultima volta la mano tra le trame dei suoi capelli biondi.
Lei mugolò qualcosa di imprecisato e gli afferrò la mano in uno stato di dormiveglia, portandosela sulla guancia e restando qualche secondo in quella posizione.
Il moro non obiettò al momento, e non rimase sorpreso quando appena lei si rese conto di quel gesto, subito tossì e si allontanò di poco, come se fosse imbarazzata.«che c'è?» disse con una voce mista tra sonno e confusione.
«oggi sto tutta la giornata in studio perché vorrei far sentire una canzone nuova agli altri e riuscire ad arrangiarla, Simone mi aveva chiesto di accompagnarlo per le quattro nei pressi del tuo ospedale, puoi farlo tu?»
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Sei bella come Roma 3
Fanfiction"L'età è solo un numero che limita le tue scelte" Perché non puoi più provare lo stesso amore di una volta dopo tanti anni? Perché non ritornare bambini? Perché non ricominciare tutto da capo? Tante nuove svolte stravolgeranno la vita di Sara e Nicc...