Isabelle"Ci vediamo domani mondana e ringrazia tua madre per la cena, ti voglio bene, notte" mi saluta con una bacio sulla guancia la mia miglior amica "A domani babbana, ti voglio bene anche io." Detto questo chiudo a chiave la porta d'ingresso e me ne torno in camera.
Una volta indossato il pigiamo ed aver dato la buonanotte a mia madre, mi lascio finalmente cadere sul soffice materasso del mio letto ed afferro un libro dal comodino.
Qualche tempo dopo il mio cellullare inizia a vibrare.
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23:50 Nuovo messaggio da Dan:
Hey Izzy, tutto bene? Oggi non ti ho vista all'allenamento.
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23:51 Nuovo messaggio:
Ciao! Si scusami, oggi mi sono dimenticata di dirti che non ci sarei stata, dovevo studiare.
Xx
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23:53 Nuovo messaggio da Dan:
Per fortuna, temevo che stessi male, domani ci vediamo a pranzo ? xx
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23:55 Nuovo messaggio:
Penso di sì, ma ti dico meglio domani mattina
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23:55 Nuovo messaggio da Dan:
Perfetto, ci conto.
A domani bellissima <3
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23:56 Nuovo messaggio:
A domani Dan.
Xx
____________________________________________Ripongo il cellullare sul comodino .. mi ha chiamato bellissima ? Nessun ragazzo me l'ha mai detto o .. bhe scritto come in questo caso e mi ha chiesto di vederci di nuovo a pranzo, l'ha fatto solo per essere gentile ?
Certo che si, per cosa altrimenti?
Alla fine oggi a scuola non siamo più riusciti a fermarci per parlare e per fortuna nemmeno Matthew ne ha avuto il tempo, non voglio incontrarlo, non voglio parlare delle lezione e..e non voglio vederlo! <Certo> Certo ! Non voglio vederlo, insomma chi si crede di essere ?! E poi io dovrei ringraziarlo, io !? Me la sarei cavata benissimo anche senza il suo intervento!!
Basta, non voglio pensarci, mi corico sul materasso portandomi la coperta fin sopra la testa e cerco di chiudere gli occhi.
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Mi sveglio di soprassalto. Apro e chiudo velocemente gli occhi per abituarmi al buio della mia camera mentre cerco di regolarizzare il mio respiro affannato, un incubo, di nuovo.
Scalcio le coperte e mi metto seduta composta sul materasso passandomi il dorso della mano sulla fronte sudata.
Lo stesso incubo, un'altra fottuta volta e sempre la stessa storia, come credo che le cose si stiano sistemando, come credo che non dovrò più passare notti insonni a rimuginare sui miei demoni, loro tornano, lo fanno sempre ed ogni volta è peggiore della precedente; è questa la fregatura, quando credo che tutto stia andando per il verso giusto la mia piccola nube oscura incombe nella mia mente, sempre più determinata a non lasciarmi.
Tutto ciò va avanti da qualche anno, quasi sette anni per l'esattezza, quasi sette anni d'incubi e quasi sette anni senza.. mio padre.
Amare è facile, dimenticare, quella e la parte difficile...mi ero ripetuta questa frase per tempo indicibile ed ogni volta era riferita a mio padre.
Mia madre non sa dei miei incubi, non gliene ho mai voluto parlare, le uniche persone ad esserne a conoscenza sono ovviamente Tess e Carter e nonostante mi abbiano ripetuto più volte di provare a parlarne con mia madre io mi sono sempre rifiutata, ha già troppe preoccupazioni per la testa tra il lavoro, la casa o il suo rapporto con l'idiota di Paul e non voglio aggiungere alla mia etichetta di "figlia che fatica a fare nuove amicizie" anche quella di "figlia che passa almeno due settimane su quattro senza dormire" non voglio essere compatita come quando ero bambina, posso farcela senza la compassione di nessuno.
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Lasciati andare
Fanfiction"Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell'esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell'inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell'assenza...