Matthew
Dopo i primi minuti d'imbarazzo Izzy si rilassa ed inizia a parlare tranquillamente facendomi anche qualche domanda di tanto in tanto per assicurarsi che la stia seguendo, cosa che sto stranamente facendo.
Trovo strano che fino ad ora sia riuscito a capire tutto, ma ancora di più il fatto che io sia quasi interessato a ciò che Izzy mi sta spiegando.
I miei occhi vagano sul plico che tengo davanti a me, pensare che l'ha fatto solo per me fa spuntare un sorriso sulle mie labbra, nessuno ha mai fatto qualcosa di simile per me.
Più volte mi fermo ad osservarla, i suoi occhi cercano di non soffermarsi troppo nei miei e questa cosa mi fa sorridere ancora di più e .. cazzo sembro un fottuto ebete che continua a sorridere "Vuoi fare una pausa?" mi chiede gentilmente, prima ero io a chiederle di fermarsi per rispondere a qualche messaggio o semplicemente perché non mi andava più di seguire, ma ora è lei a preoccuparsi di fermarsi ogni tanto per farmi riprendere "Cinque minuti?" le chiedo, lei annuisce "Cinque minuti siano".È inverosimile come il nostro "rapporto" sia cambiato nel giro di un'ora, è come se entrambi nell'attimo in cui Izzy ha varcato la porta di casa mia avessimo deposto le armi.
Mi appoggio allo schienale della sedia ed inizio ad osservare di soppiatto la ragazza di fianco a me, è completamente concentrata su quello che sta sottolineando sul mio libro di chimica tanto che una piccola pieghetta prende forma al centro della sua fronte, arriccia leggermente le labbra prima di mordicchiarsele facendole diventare più rosee a causa della pressione dei suoi denti su di loro.
Mi avvicino lentamente a lei e giro la sua sedia verso di me, Izzy ha un momento di confusione "Matt che stai facendo?" chiede imbarazzata, un momento di follia e azzero le distanze fra di noi facendo entrare le nostre labbra in collisione. Izzy rimane per qualche secondo senza muoversi, ma quando porto le mie mani sui suoi fianchi per avvicinarla maggiormente a me i suoi muscoli si rilassano e le sue labbra di dischiudono per accogliere la mia lingua che senza indugiare va a scontrarsi con la sua. Mi alzo in piedi portandola con me, le sue mani s'insinuano fra i miei capelli tirandone le punte, mentre le mie scendono sotto il tessuto della sua maglietta, rabbrividisco quando i miei palmi nudi sfiorano la sua pelle mentre risucchio i leggeri gemiti che provengono dalle sue labbra con le mie.
"Perché mi stai baciando" mi chiede tra i baci "Ne avevo bisogno" rispondo guardando le sue labbra e le sue guance arrossate "Anch'io" mi rivela ed io non perdo tempo ad attirarla nuovamente verso di me per far scontrare di nuovo le nostre labbra "Matt?" sento dire da una voce "Matt?".
"Matt?" qualcuno tocca la mia spalla, mi guardo intorno e mi accorgo di essere ancora sulla sedia, punto lo sguardo verso Izzy che toglie lentamente la mano dalla mia spalla mentre mi guarda con un'espressione perplessa, le sue guance non sono arrossate così come non lo sono le sue labbra "Stai bene?" mi chiede preoccupata "Si- prendo una pausa- tutto okay" dico velocemente prima di precipitarmi in cima alle scale verso il bagno di camera mia.
Una volta entrato mi guardo allo specchio, i miei capelli sono intonsi segno che nessuno ci ha passato in mezzo le mani, apro il rubinetto e lascio scorrere l'acqua fredda prima di sciacquarmi il viso.Ho immaginato tutto? .. Che cazzo?
"Vuoi continuare?" mi chiede quando torno al piano di sotto, mi limito ad annuire prima di sedermi di nuovo di fianco a lei.
[...]"Matt, siamo a casa!" sento la voce di mia madre provenire dall'ingresso, subito mi alzo in piedi e mi fiondo verso di lei."Matt!" strilla Sophy non appena mi vede prima di correre tra le mie braccia "Ciao scimmietta" la saluto prendendola in braccio "Com'è andata?" le chiedo dopo averle schioccato un bacio sulla guancia "Il dottore mi ha fatto un altro buchino, guarda" dice indicando un cerotto sul braccio "Ha fatto male, ma non ho pianto, sono brava come te" dice mettendo in mostra le fossette sulle sue guance, le sorrido dolcemente scompigliandole i capelli prima di metterla a terra "Vai a prendere un biscotto" le dico "Si signore" dice subito prima di scappare verso la cucina."Che hanno detto?" chiedo serio guardando mia madre, lei sorride mettendo una mano sulla mia spalla "Ne parliamo dopo con papà" dice prima di dirigersi verso il piano superiore.
Dopo aver preso un gran respiro ritorno in cucina, ma subito mi blocco quando sento mia sorella parlare con Izzy."Mi aiuti a prendere un biscottino?" chiede Sophy sporgendo il labbro inferiore "Certo" risponde subito Izzy prima di alzarsi sulle punte per prendere il barattolo di biscotti che mia sorella le ha indicato "Siiiii, glasie! - strilla quando Izzy gliene passa uno- Come ti chiami?" chiede "Isabelle e tu?" "Sophia, ma puoi chiamarmi Sophy, è più bellino" Izzy le sorride raggiante "Tu non hai un nomignolo?" le chiede mia sorella "I miei amici mi chiamano Izzy" dice "È bellino anche il tuo! L'hai inventato tu?" Izzy ride "No, è stata la mia miglior amica, il tuo invece? L'hai inventato tu?" Sophy scuote la testa "È stato Matt, però lui mi chiama anche scimmietta, sei una sua amica?" Izzy arrossisce "Emh.. si, una specie" dice "Lui ha tante qualità, lo sai?" dice Sophy facendomi sogghignare "Davvero?" chiede Izzy "Si, lui mi ha detto di dire così alle sue ragazze" Cazzo.
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Lasciati andare
Fanfiction"Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell'esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell'inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell'assenza...