Matthew
La sua mano entra in collisione con la mia guancia e le lacrime iniziano a scendere copiose dai suoi occhi, come se avessi appena
ricevuto una secchiata d'acqua gelida lascio il suo polso e lei ne approfitta per dirigersi verso l'uscita, Dawson mi viene incontro con un'espressione preoccupata che non appena si posa sulle due ragazze si espande ulteriormente, cerca di prendermi per le spalle, ma mi scosto come bruciato dal suo tocco e seguo Isabelle.Quando la raggiungo si volta verso di me, faccio per parlare, ma mi precede "Trovati un'altra insegnante, abbiamo chiuso Green" dice con la voce strozzata prima di uscire dalla porta.
Sto per seguirla fuori quando Dawson mi blocca trattenendomi per le spalle "Andiamo" dice duro spingendomi verso la porta sul
retro, lo seguo senza proferire parola e spintonando la gente che mi si para davanti.[...]
Apro gli occhi e mi metto a sedere sul letto, una dolore lancinante mi colpisce alla nuca "Ben svegliato fiorellino" il mio miglior amico entra nella stanza con una bottiglietta d'acqua ed una scatola di Aspririne che lancia sul letto, ne prendo una dalla scatola e la mando giù con un sorso d'acqua "Quanto ho bevuto ieri sera?" chiedo al mio amico "Quasi una bottiglia di Jack Daniels" dice "Cazzo .. che mal di testa" dico per poi lasciarmi ricadere sul morbido materasso "Mia madre ha fatto storie?" gli chiedo "Quando siamo arrivati stava già dormendo e poi non penso si sorprenda ancora" dice per poi assumere una strana
espressione "Che ti prende?" gli chiedo "Non ricordi nulla di ieri sera?" mi chiede.Alcuni ricordi tornano alla mia mente, la musica assordante, la puzza di alcool, Madyson, il coglione, la scopata con Jennifer, Isabelle ... Isabelle, le ho chiesto di salire con noi e non so nemmeno perché!
Daniel le è rimasto attaccato per tutta la serata, non faceva altro che prenderle la mano o ..toccarla o .. baciarle la guancia ..
Ricordo che Cris ha chiesto a Daniel se volesse giocare e quando quest'ultimo ha detto no e il riccio si è girato verso di noi dicendo "Se la sta lavorando per benino la santarellina" indicando Isabelle ed ho dovuto lottare con me stesso l'istinto di prendere a pugni qualcuno.Ricordo che abbiamo iniziato a giocare ed io mi sono ritrovato a lanciare di tanto in tanto occhiate ai due "piccioncini" come li aveva chiamati Cris facendomi raggelare il sangue, lei rideva con Daniel senza prestare attenzione alla partita, ho iniziato a sbagliare solo per sentire il sapore del Jack Daniels scorrermi lungo la gola ed in uno schiocco di dita mi sono ritrovato nel bagno di servizio con Jennifer attaccata al mio collo e le mie mani sul suo corpo, ero decisamente ubriaco.
Ricordo Isabelle, ricordo le parole che sono uscite dalle mie labbra, ricordo la rabbia che ho provato nel vedere che credeva a quel coglione di Daniel che sicuramente era a scopare con qualcuna, ricordo le sue lacrime che sembravano farmi più male dello schiaffo e ricordo una frase in particolare "Trovati un'altra insegnate, abbiamo chiuso Green" ."Cazzo" mormoro "Dimmi che è andata meglio di come la ricordi" dico sperando che l'alcool mi abbia offuscato i ricordi, Daw scuote la testa "Non penso Matt" Merda "Non è la prima volta che litighiamo, le passerà" Spero "Sembrava d'avvero.. incazzata" Lo so cazzo "Le passerà" ripeto "Sai che i professori non ci danno più le ore per gli allenamenti senza buoni voti, vero?" dice dirigendosi verso la porta "Sì" rispondo "E sai che volente o meno se Isabelle non vuole più farti da tutor, anche se in un mese non siete riusciti a combinare molto visto che tu sei interessato ad un altro tipo di .. studi, dovrai cercarne un altro?" "Sì" Dawson annuisce prima di salutarmi con un cenno ed uscire dalla mia camera.
Provo a chiudere gli occhi per tornare a dormire, ma il suo viso bagnato dalla lacrime continua a balenarmi davanti agli occhi, sono nella merda.
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Lasciati andare
Fanfiction"Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell'esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell'inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell'assenza...