Capitolo 14

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Isabelle

"Tua madre ha detto che ti ha già preparato i vestiti" dice Paul una volta arrivati davanti casa mia "Perfetto" dico fredda.

Cosa c'è di meglio che andare una cena a cui non conosci nessuno ? Andarci con i vestiti scelti da tua madre.

Salgo sulla veranda ed entro in casa,quando mi giro noto Paul indugiare sull'uscio "Se...se vuoi puoi entrare" dico sforzandomi di sorridere "Grazie" mormora.

"Bhe..." Comincio "Emh..non preoccuparti,vatti a cambiare" mi dice "Puoi usare il bagno della camera di mia madre per prepararti ....sai dov'è no?" "Si,si grazie" .

Salgo le scale e arrivo in camera mia,sul letto ci sono la mia gonna e vita alta nera ed una vecchia camicetta rossa di mia madre con una bigliettino accanto :

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Ciao amore,

come vedi ti ho già preparato tutto,fatti bella e assicurati che Paul indossi la giacca che gli ho lasciato.

Grazie ancora

Mamma

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<Dai via il dente via il dolore> hai ragione,facciamolo.

Entro nel piccolo bagno collegato alla mia camera ed inizio facendo la doccia,una volta finita la doccia tampono i capelli con l'asciugamano ed inizio ad asciugarli cercando di farmi la piega liscia.

Indosso ciò che mi ha preparato mia madre e ci aggiungo un paio di ballerine e il mio ciondolo con la scritta "Always" .

Mi guardo allo specchio,non sono soddisfatta al cento per cento,ma raramente lo sono,però decido che può andare.

Scendo le scale,Paul è seduto sul divano,una paio di pantaloni color cachi,camicia bianca e giacca dello stesso colore dei pantaloni.

<Si è ricordato la giacca,è una buona cosa> già.

"Sei molto carina Izzy" dice sorridendomi "Grazie,anche tu stai bene" dico imbarazzata "Pronta a passare una serata con persone petulanti che nessuno conosce ?" Dice cercando di trattenere una risata "Veramente no,ma come si suol dire via il dente via il dolore " dico ridendo.

<Mr.Idiota ha fatto una quasi battuta,miracolo> rido tra me .


Matthew

"Matthew Green,ti voglio al piano di sotto tra dieci secondi !" Mi urla mia madre.

Mi do un'ultima occhiata allo specchio, dopo una buon ora di patteggiamenti sono venuto a patti con mia madre e l'ho convita a lasciarmi indossare i jeans .

"Matt posso entrare ?" Mi chiede una vocina da dietro la porta "Parola d'ordine ?" Chiedo nonostante abbia riconosciuto la voce "Parola d'ordine" a prova di bomba "Avanti".

Una testolina di capelli ramati fa capolino da dietro la porta,le faccio segno di entrare e i suoi occhi si illuminano "Matt" urla Sophia,la mia sorellina,saltandomi tra le braccia "Buonasera scimmietta" le dico baciandole le guancia "Matt voglio venire anche io stasera !" Protesta "Sofy non protestare,papà ha detto che preferisce che tu resti a casa e poi vorresti ammalarti di nuovo ?" le dice carezzandole la guancia "No,ma io voglio venire con voi !" Dice con gli occhi lucidi "E chi bada alla nonna?" Le dico strofinandole le dita sotto gli occhi "Ma lei ha detto che stava bene a casa con la zia " "Okay ti dico la verità." Mi guarda curiosa "Ho bisogno che tu resti a casa perché devi curare la mia camera e non farci entrare nessuno,nessuno capito ?" "Quindi posso stare qui solo io ?" Mi chiede "Proprio così,mi fai questo favore ?" "Si,si,si !" "Brava scimmietta " la stringo a me.

"Matt muoviti o vengo a prenderti io" urla mia madre "Forse dovremmo scendere" dice Sophia "Direi" dico annuendo.

____

Arriviamo davanti all'azienda in cui lavora mio padre,scendo dalla macchina e i miei genitori mi affiancano.

Saliamo la rampa di scala che conduce alla porta di vetro,già intravedo la calca di persone spingersi per avere i posti migliori a tavola.

L'interno dell'edificio è molto semplice,pareti bianche e moquette rosso scuro,imbocchiamo un piccolo corridoio che sulle pareri ospita delle foto incorniciate,inizio a sentire le voce delle persone che aspettano trepidanti l'ora di cena.

"Buonasera signori Green" ci saluta il sig.Kate.

È lui che si occupa ogni anno di organizzare eventi come questo "Buonasera Sig. Kate,come sta?" Lo saluta mio padre "Come sempre caro Jhonatan" rivolge una sguardo a me e mia madre "Clarisse come è bello rivederti ti trovo splendida" dice baciandole la mano "Santo cielo,non dirmi che questo é il tuo Matthew,ma come sei cresciuto " Difficile a credersi visto che ci siamo visti il mese scorso ,ma fingiamo abbia avuto un improvviso sviluppo fisico "Salve sig.Kate" dico "Caro Matthew,so che da sei anni a questa parte consideri queste cene un'assoluta perdita di tempo,ma almeno quest'anno non sarai l'unica persona con più di dodici anni,ma meno di trenta a parteciparci" "Che intende dire signore?" Chiedo abbastanza confuso "Da qualche mese abbiamo assunto una nuova responsabile marketing " "E ha diciassette anni?" Chiedo "Certo che no,ma sua figlia dovrebbe avere all'incirca la tua età,guarda è lá" dice indicando alcune persone in fondo alla sala.

Apro la bocca,ma non ne esce alcun suono è Isabelle.

È qui,è davvero qui.I miei occhi la scrutano partendo dalle ballerine che porta ai piedi,risalgono lungo le gambe nude ,la gonna a vita alta che le arriva poco sopra il ginocchio,la una camicetta rossa e infine il viso,le sue labbra si piegano in dei sorrisi forzati anche se i suoi occhi sembrano tristi; è affiancata da una donna abbastanza alta dai capelli corvini,penso sia sua madre,hanno gli stessi occhi color cioccolato e gli stessi lineamenti delicati.

Di fianco a loro c'è ..Paul? Ma sono parenti ?

"Se non sbaglio si chiama Isabelle." Mi dice il sign.Kate facendomi l'occhiolino "Si,la..la conosco già" .

"Quello non è il tuo allenatore di Hockey? Paul." Mi chiede mio padre "Si,è lui papà" "Forza andiamo a salutarli" penso di essere fottuto.

Ci avviciniamo ad Isabelle,sua madre e Paul.

"Cloe,Paul " saluta mio padre "Ciao Johnatan che piacere vederti ! Conosci già Paul? " chiede la madre di Isabelle mentre la figlia è girata di spalle intenta ad osservare la piccola libreria "Certo é l'allenatore di mio figlio,ma non sapevo foste sposati !" Isabelle sembra irrigidirsi,ma non si volta "Cosa? Oh no,non siamo sposati.Io e Paul siamo fidanzati da tre anni" "Okay allora,scusa,ma ero convinto di essermi perso qualcosa durante le presentazioni" dice mio padre ridendo "Comunque posso presentarti mio moglie Clarisse e mio figlio Matthew?" "É un piacere conoscervi,io sono Cloe Harvey" dice sorridendomi,deve avere all'incirca trenta anni ed è una donna molta bella "Salve sig.Harvey" dico allungando la mano "Per favore chiamami Cloe.Paul penso lo conosciate,ma posso presentarvi mia figlia Isabelle?" Con piacere,con molto piacere.Isabelle si irrigidisce e si volta verso di noi,dalla sua espressione posso dire che è sorpresa,molto sorpresa.

Deglutisce e sorride leggermente "Piacere Isabelle" si presenta ai miei genitori "Il piacere é nostro Isabelle" dicono all'unisono "Questo é nostro figlio Matthew" dicono "Penso si conoscano già" interviene Paul sicuramente riferendosi alla caduta all'allenamento "Si.." Inizia lei "Ci siamo incontrati sia all'allenamento che a scuola" finisco.

"Che bello,potete fare amicizia quindi" dice sua madre,Isabelle arrossisce "Certo Cloe" dico sorridendo cortese "Vuoi fare un giro ?" Chiedo ad Isabelle porgendole la mano molto educatamente.

Lei lancia un'occhiata alla madre che le fa segno con la testa "Okay" dice prendendomi la mano,al suo tocco ricevo una piccola scossa come la scorsa volta.

Sarà una lunga serata.

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