Soulmates......taekook

27

Friend's pov

Jimin si mosse nervoso sui propri piedi in attesa che Taehyung gli aprisse la porta .

In effetti non sapeva neanche che il suo migliore amico fosse rientrato da Daegu, per cui era rimasto un po' sorpreso quando, un'ora prima, lo aveva chiamato chiedendogli, tra quelli che lui aveva percepito come singhiozzi, se poteva andare a casa sua .

Con Yoongi al lavoro, aveva impiegato un po' più del solito ad arrivare con i mezzi pubblici, ed ora era proprio curioso di sapere che cosa fosse successo .

Nelle due settimane che era stato via si erano sentiti praticamente tutti i giorni, sapeva che suo padre si era ripreso completamente ed era già rientrato a casa, sapeva anche che Tae era impaziente di sistemare le cose per i suoi genitori e tornare a Seoul per vedere Jungkook .

Un sorriso si dipinse sul suo viso al pensiero del suo migliore amico innamorato perso di questo misterioso ragazzo che era riuscito, in poco più di un mese, a cambiargli totalmente la vita ed il suo modo di percepire se stesso portandolo ad affrontare una delle cose più difficili che la vita gli aveva posto davanti .

Certo, il passato di Jungkook aleggiava sempre tra di loro, perché nessuno aveva mai raccontato a Taehyung il suo comportamento, soprattutto verso uno di loro, ma Jimin sapeva che Yoongi gli aveva parlato accennandogli qualcosa e che, proprio lui per primo, aveva deciso di metterci una pietra sopra, dimostrando di essere maturato, calmando così gli animi .

Ora tutti erano impazienti di conoscerlo e soprattutto vederli insieme che a detta di Jin erano stupendi senza che loro neanche se ne rendessero conto .

Il sorriso di Jimin però si spense immediatamente alla vista di Tae, quando finalmente, gli aprì la porta di casa .

I capelli in disordine, gli occhi rossi e gonfi, i segni delle lacrime secche ancora sulle guance, era vestito con una t-shirt vecchia e informe e un pantalone della tuta che anche quello aveva visto giorni migliori, che era tutto dire sull'umore del suo amico, visto che persino per dormire era sempre attento allo stile e alla moda .

" Ehi Tata che succede ? " gli chiese appena si sistemarono sdraiati sul letto,  uno di fronte all'altro, mentre Taehyung tirava su con il naso e Jimin gli passava delicatamente una mano tra i capelli .

" Tuo padre ? " aveva persino paura a chiederlo, poi lo vide allargare gli occhi per la sorpresa " n-no no n-non i-io l-lui " scuotendo la testa negando .

" Ah beh tesoro ora è tutto chiaro " la risata contagiosa di Jimin era riuscita a strappargli un timido sorriso prima che con un sospiro si girasse a pancia in su' mettendo un braccio sugli occhi .

Vederlo così indifeso gli faceva molto male, entrambi erano figli unici, e negli anni erano diventati l'uno il fratello dell'altro .

Era impossibile non amare Taehyung, era un mix dal quale nessuno riusciva a fuggire .

Dotato di un' infinita dolcezza era capace di farti addormentare tra le carezze senza stancarsi mai, ma anche in grado di farti attorcigliare le budella come il più navigato dei seduttori con la sua innata sensualità, il tutto accompagnato da una mente dall'acuta intelligenza che ti portava a rimanere inchiodato in una discussione con lui per ore, che si parlasse di arte, politica o della bellezza del mondo che
ci circondava, e che contemporaneamente, a volte però riusciva a spiazzarti con l'ingenuità tipica dei bambini facendoti cedere su qualsiasi cosa con il suo broncio adorabile, per non parlare delle sue facce buffe in grado di far ridere per intere serate .

" Scusa Chimmy se ti ho fatto correre qua magari avevi qualche impegno con Yoongi .... " la sua voce era più roca del solito, sintomo del fatto che aveva pianto parecchio " non ti preoccupare, non è di questo che ti devi scusare, ma forse del fatto che eri rientrato a Seoul senza dirmelo forse sì, comunque ero a casa che mi stavo sentendo con gli altri per vederci stasera, Yoon è al lavoro oggi, una sua collega della libreria ha la figlia malata e la sta sostituendo ".