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Taehyung si stava chiedendo come diavolo erano riusciti i suoi amici a convincerlo ad uscire, di sabato sera poi .

Eppure era sicuro di aver rifiutato ogni volta che glielo avevano proposto, forse ieri sera gli era stata messa della droga nella cena, quando, per l'ennesima volta si erano trovati tutti a casa sua .

Era consapevole di avere degli amici meravigliosi e, nonostante facesse finta di essere scocciato dal loro lato protettivo, li adorava e adorava soprattutto il modo in cui si prendevano cura di lui, come se avessero paura che potesse spezzarsi da un momento all'altro .

Era stata una settimana tra alti e bassi e ora, mentre lasciava vagare lo sguardo oltre i parapetti in vetro della terrazza su cui era situato quel bellissimo locale inaugurato solo pochi giorni prima, non poté che lasciarsi andare ai mille pensieri che affollavano la sua mente, ma che convergevano tutti verso un unico punto, Jeon Jungkook .

Gettò un'occhiata veloce al telefono per controllare l'ora, poi con un sospiro si alzò dal divanetto su cui era seduto da qualche minuto, per appoggiarsi alla lastra di vetro a pochi passi e fissò i suoi occhi sulla N tower proprio di fronte a lui .

Non aveva avuto il coraggio di chiamare o messaggiare a Jungkook, le sue parole bruciavano ancora, nonostante avesse capito grazie ai ragazzi, quello che era successo .

Le parole di Jin soprattutto gli avevano ricordato quanto la gelosia del ragazzo, già dimostrata in altre occasioni, alla fine avesse minato la sua scarsa autostima negli ultimi giorni della sua assenza, quando i contatti tra di loro si erano diradati a causa degli impegni di Taehyung .

Aveva cercato di mettersi nei suoi panni ed era arrivato a pensare che forse anche lui avrebbe reagito allo stesso modo, bloccato su una sedia a rotelle, avendo la persona di cui era innamorato lontana per giorni, quella maledetta foto che aveva mischiato le carte, soprattutto dopo quei baci mozzafiato che si erano dati e che avevano fatto esplodere sensazioni così forti tra di loro ......un qualcosa che era solo cresciuto, dal primo momento che si erano guardati, e che spaventava .

Alla fine delle sue elucubrazioni mentali era arrivato alla conclusione che avrebbe cercato in tutti i modi di chiarire con Jungkook, non aveva intenzione di rinunciare a lui, e tra mille tentennamenti aveva chiamato la Signora Jeon per scusarsi del suo pessimo comportamento in quella settimana in cui si era assentato senza motivazione .

La madre di Jungkook invece, come al solito, lo aveva stupito con la sua infinita dolcezza, spiegandogli che il suo unico pensiero fosse verso la salute del figlio e che comunque da quando Taehyung aveva iniziato a stare con lui era migliorato e cambiato tantissimo per cui lo aveva invitato a presentarsi lunedì pomeriggio per riprendere il lavoro, se si fossero chiariti tutto sarebbe ritornato come prima in caso contrario ci avrebbero pensato al momento .

Gli fece anche intendere che sapeva tutto quello che era successo e, aveva cercato di tranquillizzarlo, facendogli capire che anche Jungkook aveva avuto modo di pensare molto al suo comportamento e fosse distrutto dalla situazione che lui stesso aveva creato .

Nonostante le sue parole rassicuranti non era sicuro che tutto sarebbe tornato come prima, in fondo si erano baciati, e quello che aveva provato non voleva né negarlo e neanche nasconderlo in nessun modo e soprattutto era certo che se non fossero stati interrotti sarebbero andati anche oltre, non era sicuro fin dove, vista la condizione di Jungkook, ma da quello che aveva sentito in quel momento anche per lui era stato difficile fermarsi .

Comunque dopo quella telefonata gli ultimi due giorni erano stati un po' meno pesanti e forse, inconsciamente, aveva creato una breccia nel muro che si era costruito intorno, e da lì era stato attaccato da Jimin e gli altri per trascinarlo in quell'uscita .

Soulmates......taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora