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Tae's pov

Era sabato sera e, come al solito, mi stavo preparando per uscire con i miei amici .

Serata al pub niente di che, ma con loro il tempo volava lo stesso, qualche birra e un sacco di risate secondo noi erano molto meglio che andare in discoteca .

Nonostante i miei 23 anni non amavo quel frastuono assurdo in mezzo a persone sudate e ubriache con le quali non riuscivi neanche a scambiare due parole senza parlare di dover evitare continue palpate non gradite .

Certo il fine dell'andare in discoteca era quello di trovare altre anime sole in cerca di facile e superficiale conoscenza e magari farci scappare anche qualche cos'altro, ma in questo momento della mia vita ero già alquanto confuso su certi lati della mia esistenza per cui l'ultima cosa che cercavo era altra confusione .

Comunque anche se con altre motivazioni anche i miei amici la pensavano come me .

" Tae a che punto sei ? " risposi al telefono, Jimin il mio migliore amico stava per arrivare a prendermi " ci sono quasi " risposi io guardandomi critico allo specchio " ok, tra dieci minuti sono lì " concluse Jimin chiudendo la chiamata .

Ci conoscevamo dalle elementari e gli altri Yoongi, Hoseok e Nam, che ci stavano già aspettando al pub, li avevo recuperati negli anni dopo, tra medie e superiori, ritrovandoci poi tutti insieme qua a Seoul per frequentare l'università .

Dopo aver ordinato iniziammo a chiacchierare delle cose successe durante la settimana " allora Tae, come va con la ricerca del lavoro ? " mi chiese Yoongi .

Anche loro avevano dei lavoretti per pagarsi l'università per cui ultimamente erano un po' preoccupati per la mia situazione .

" Direi che forse ci siamo " dissi io con un sorriso " ho un appuntamento lunedì pomeriggio per un posto di assistente domiciliare, gli altri invece mi hanno risposto di aver già trovato " mi interrompo pensieroso " ma secondo voi ragazzi, che tipo di lavoro sarà ? ".

Iniziò una discussione e alla fine ne sapevo tanto come prima e la cosa non mi tranquillizzò per niente, ma tutto sommato mi dissi che se era qualcosa che non mi andava di fare bastava rifiutare no ? .

Ci sarebbero state altre occasioni pensai mentre rientravo a casa .

Ci sarebbero state altre occasioni pensai mentre rientravo a casa

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Jk's pov

Sabato sera era spesso un brutto momento per me, che prima di tutto ciò ero stato colui che tutti cercavano, volevano per animare le loro feste, le serate ovunque si svolgessero, dalla spiaggia alla discoteca, dalla villa privata al party in confraternita, dove scorreva alcool, erba e sesso facile io ne ero sempre stato il protagonista principale .

Un ricco ragazzino a cui tutti si attaccavano come parassiti per beneficiare di quello che cadeva dalle mie mani e a cui io falsamente elargivo amicizia e compagnia solo per una fottuta paura della solitudine .

Infatti i risultati di questo comportamento li avevo visti subito dopo quello che mi era successo ... tutti spariti come per magia, volatilizzati alla velocità della luce nel momento in cui la mia vecchia vita era finita e non avrebbero più potuto divertirsi con me e tramite me .

Una gran bella riga di amiconi veri che alla fine mi avevano liberato della loro presenza .

Certo faceva male a ripensarci, ma ormai il tempo aveva guarito anche quella di ferita .

Era un po' come sfiorare una vecchia cicatrice, non aveva più sensibilità, ma la sensazione di dolore a volte capitava di sentirla ... eccome se si sentiva .

E quella maledetta solitudine di cui avevo tanta paura mesi prima ora era la mia migliore amica, mi ci avvolgevo dentro come nella migliore coperta di cachemire e ce ne stavamo per ore a farci compagnia .

Mi aiutava a riflettere su tante cose e mi aveva aiutato soprattutto ad accettare tutta la mia nuova vita ... o quasi .

Soulmates......taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora