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Tae's pov

Ero seduto in caffetteria ad aspettare Jimin per la colazione, stranamente ero in anticipo, e mentre ero assorto a guardare dalla vetrata la moltitudine di persone indaffarate a correre per il centro di Seoul, i miei pensieri iniziarono a vagare sui fatti accaduti durante la settimana .

Di quello che era successo lunedì sera prima di cena e poi quando stavo per andare via io e Jungkook non ne avevamo più parlato, ma tra di noi non c'era imbarazzo .....era più come un studiarci o come un'attesa mista a qualcosa che non riuscivo a descrivere .

Avevo come l'impressione che lui sapesse che stava succedendo qualcosa tra di noi, ma che volesse lasciarmi il tempo di abituarmi....in fondo ci conoscevamo da pochissimo e tra i miei tormenti interiori c'era anche il fatto che io lavorassi praticamente per lui e questo mi creava un po' di ansia .

Avevamo passato i pomeriggi a sfidarci alla play, iniziato qualche serie su Netflix oppure ci eravamo buttati su thriller e horror .

Devo dire che facevo veramente fatica a considerare il tempo passato a casa Jeon come un lavoro .

Anzi c'erano dei momenti soprattutto quando studiavo in giardino o quando mi divertivo a giocare con Jungkook che mi sentivo persino in colpa .

Ero stato più volte tentato di dire a sua madre di abbassarmi lo stipendio, non potevo credere di essere stato così fortunato .

Settimana prossima avrei dato gli ultimi due esami poi sarei stato libero per l'estate e magari organizzare qualcosa di carino da fare insieme a Jungkook, se sua madre fosse stata d'accordo.....forse......portarlo al mare .

Intanto avrei approfittato di domani che era il mio giorno libero per studiare, ormai il mio tempo scarseggiava e dovevo concentrarmi al massimo .

La voce di Jimin che discuteva con Yoongi mi distrasse dai miei pensieri e alla visione del mio migliore amico tutto rosso per chissà quale motivo mi fece sorridere cosa che lo fece incazzare ancora di più " beh che c'è di così divertente ?" il suo tono di voce era al limite delle urla .

"Ma buongiorno anche a te Jimin, ti voglio tanto bene anche io " non riuscivo a smettere di ridere aspettando di vedere fino a che punto sarebbe arrivato " ciao Yoongi tutto bene vedo " la sua faccia era esilarante, faceva delle smorfie come se avesse avuto a che fare con un bambino dell'asilo .

"E tu piantala di fare quelle facce che ti vedo "Jimin si girò verso Yoongi che alzò le mani in segno di difesa " dai amore basta ti prego, ti dico che sbagli, non ho guardato il culo di quel tipo ".

Iniziai a ridere ancora più forte a quelle parole " ridi ridi vedrai che quando sarai innamorato anche, tu la gelosia ti rosicchierà dentro come un topolino ".

Sembrava si stesse calmando e alla fine si sedette vicino a me di fronte al suo ragazzo che sbuffò a quel gesto .

"Ah Tae questa sera pensavamo di andare al pub e poi........se tu sei d'accordo........tutti a dormire da te, che ne dici ? è un sacco che non lo facciamo, e ultimamente ti stiamo perdendo letteralmente ora che frequenti i quartieri alti ".

Fece gli occhioni e il labbruccio al quale sapeva già non riuscivo a resistere " fammi un po' pensare........mmh.......tu non dovresti neanche essere invitato vista la battuta sui piani alti, comunque per questa volta te la faccio passare, gli altri sono ben accetti ovviamente."

Jimin iniziò a saltellare sulla sedia, sembrava veramente un bambino e io e Yoongi ci scambiammo uno sguardo di comprensione reciproca .

"Ok ragazzi io dovrei andare, tra poco ho lezione e stasera ci vediamo direttamente al pub, verrò li dal lavoro"
dopodiché mi alzai e li salutai .

Soulmates......taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora