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Tae's pov

Mi venne ad aprire una signora anziana con i capelli grigi raccolti in uno chignon, indossava una divisa che mi fece pensare fosse la governante .

" Buongiorno signora, mi chiamo Kim Taehyung e ho un appuntamento per un colloquio di lavoro " mi presentai facendo un leggero inchino e la vidi arrossire leggermente .

" Buongiorno signorino Kim, il mio nome è Grace e non sono necessari tutti questi convenevoli con me, la prego di accomodarsi, la signora Jeon arriverà subito da lei " si spostò per farmi entrare e chiuse la porta alle nostre spalle .

Mi guidò verso un salotto che mi lasciò a bocca aperta .

La vidi sorridere alla mia espressione e per poi allontanarsi .

Enormi vetrate davano su un giardino curatissimo e una piscina da rivista .

L'arredamento era moderno, ma caldo e intimo, si vedeva che era stato scelto pezzo per pezzo da chi ci viveva e non da qualche strambo architetto con solo l'intento di far colpo .

Mentre lasciavo vagare lo sguardo imbambolato verso i quadri che arredavano le pareti, sentii dei colpetti di tosse dietro di me e sussultai mettendomi una mano sul petto .

" M-mi s-scusi " balbettai dallo spavento " ero assorto ad ammirare i vostri quadri " quando mi girai vidi una bellissima donna, elegante, che mi osservava con un sorriso sulle labbra .

" Non ti preoccupare ... Taehyung giusto ? posso darti del tu ? " mi disse mentre si avvicinava per stringermi la mano " c-certo signora Jeon " ricambiai la stretta facendo un inchino " in questa casa non c'è bisogno di tanti inchini Taehyung, vieni, accomodati qua vicino a me sul divano così possiamo fare due chiacchiere ".

" Va bene, grazie signora Jeon " risposi piacevolmente colpito dal suo modo di fare .

Quando avevo visto la casa avevo pensato subito a persone snob e viziate .

Certo non sapevo ancora quante persone ci vivessero e soprattutto io con chi avrei avuto a che fare, ma la prima impressione mi stava facendo ben sperare per quell'incontro .

" Vedo che hai portato il curriculum che ti ho chiesto " continuò lei notando il foglio tra le mie mani e che le allungai subito " sì certo, ma come può vedere non ho molte esperienze a parte qualche lavoretto durante le estati passate, ma più per piaceri a parenti ed amici che impegni veri e propri " cercai di giustificarmi " non importa tranquillo " lanciò uno sguardo veloce al documento " quello che cerco non può essere scritto su un foglio, ma sarà il mio istinto e il mio cuore a guidarmi nella scelta migliore " e rimase un po' in silenzio mentre io cercavo di interpretare le sue parole .

" Quindi ti piace l'arte ? " domandò sorprendendomi facendo un cenno con la mano verso i dipinti .

" Sì mi piace molto, la trovo rilassante e coinvolgente, un modo per esprimersi fuori dagli schemi imposti dagli altri "
spiegai sentendo gli occhi brillare e il mio sorriso allargarsi .

Anche lei si accorse di ciò e sorridendo a sua volta mi disse " e ... questo è il pensiero del futuro avvocato Kim o dell'artista nascosto Taehyung ? ".

La mia faccia sbalordita probabilmente valeva più di mille parole perché iniziò a ridere per poi fare una piccola smorfia e far calare un velo di tristezza sui suoi occhi .

" Sai, mio figlio che più o meno ha la tua età frequenta le belle arti, adora dipingere, ora si è preso ... per così dire un anno sabbatico, spero che riprenda presto ".

Non sapevo che dire in quel momento che durò poco per fortuna, si riscosse dai pensieri ed iniziò a parlarmi del lavoro .

" Allora Taehyung a grandi linee il lavoro consisterebbe nell'assistere una persona .

Soulmates......taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora