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Taehyung stava cucinando mentre, la sua mente in affanno, era in cerca delle parole da mettere insieme per il discorso da fare a Jungkook .

In quel momento aveva seriamente paura che il più piccolo appena saputo cosa aveva fatto a pranzo lo avrebbe colpito, innamorato o no, probabilmente non avrebbe fatto nessuna differenza .

Però d'altra parte era anche riuscito ad attirare l'attenzione di Park su di lui ed ora tremava dalla paura di poter rovinare tutto, perché il suo ragazzo avrebbe dato di matto appena saputo in cosa si stava cacciando .

Sbuffò guardando l'orologio, non aveva dato un'ora precisa a Jungkook per cui non sapeva quanto tempo avesse per prepararsi, più psicologicamente che esteticamente .

Era veramente combattuto su cosa e quanto raccontargli, sapeva benissimo di star giocando con il fuoco e forse di non essere in grado di controllarlo, si stava spingendo ben lontano dal dover solo controllare dei contratti, ma l'occasione che gli si era presentata era troppo ghiotta per non essere colta .

Che poi ... cosa c'era da raccontare ? se il telefono dell'avvocato non avesse squillato proprio mentre stava per spiegargli qualcosa a quest'ora avrebbe sicuramente avuto un'idea di come intendeva truffare il Sig. Jeon, ma quella telefonata non solo lo aveva fatto innervosire, lo aveva anche fatto schizzare fuori dal ristorante con un generico " ci sentiamo nei prossimi giorni " rivolto al più piccolo .

Spense i fornelli e apparecchiò per due su di un lato del bancone della cucina facendo particolare attenzione a che tutto fosse perfetto, poi s'infilò velocemente sotto la doccia per calmare un po' la tensione che da troppe ore attanagliava i suoi muscoli .

Si vestì con un pantalone morbido color cammello e la sua t-shirt bianca preferita, poi con uno sguardo malizioso si studiò allo specchio, se Jungkook non lo avesse ucciso per la cazzata di oggi, sicuramente quei vestiti non sarebbero rimasti sulla sua pelle per molto tempo .

A quel pensiero un eccitante calore invase le sue membra, mai avrebbe immaginato che il suo corpo cambiasse così repentinamente, dal non provare quasi emozioni a contatto con le ragazze a fremere senza freni inibitori sotto il tocco delle mani del suo uomo .

Bastava un'occhiata e i loro corpi si accendevano come sterpaglia, incendiandogli ogni cellula fino a lasciarli ansanti, stremati, sudati, ma sempre più innamorati e persi l'uno nell'altro .

Tornò in cucina per controllare che fosse tutto a posto e, proprio in quel momento, il campanello suonò facendo fare una capriola a tutti i suoi organi interni e anche a qualcuno esterno, in quell'istante, ogni cupo pensiero svanì e tutta la sua attenzione venne focalizzata sul ragazzo che stava per entrare .

Andò ad aprire il portone lasciando la porta leggermente aperta e ritornò velocemente in cucina per buttare una cosa che, si ricordò all'improvviso, sbadatamente, aveva gettato frustrato sul tavolo appena era rientrato dal lavoro .

Appena sentì la porta chiudersi si voltò per andare incontro al suo ragazzo, ma questo senza quasi dargli il tempo di salutarlo, gli agganciò le gambe facendolo sedere sul piano libero del bancone infilandosi subito tra di esse e impossessandosi della sua bocca affamato, ma non di cibo .

Si staccarono cercando di riprendere fiato
" ciao " sussurrò Tae leccando lentamente il contorno della bocca di Jungkook che con un gemito gli morsicò il labbro inferiore per poi succhiarlo con delicatezza " ciao amore, dio quanto mi sei mancato " il più piccolo si guardò velocemente intorno poi con un sguardo malizioso agganciò i suoi occhi mormorandogli contro le labbra turgide " c'è qualcosa che potrebbe bruciare ? " il maggiore impiegò qualche istante per capire a cosa si riferisse " n-no ".

Soulmates......taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora