Tae's pov
I miei occhi urlarono pietà quando la luce del sole li colpi' a metà mattinata .
La sera prima era finita come previsto, con tante risate, prese in giro verso la coppietta del gruppo, ovvero Jimin e Yoongi, e qualche bicchiere di troppo come sempre ... ed ora un forte mal di testa mi diede il buongiorno con la gentilezza di un pugno in faccia .
Con qualche lamento decisi comunque di alzarmi dal letto e buttarmi sotto la doccia calda dove, piano piano, feci pace con il mondo .
Colazione veloce con un caffè, qualche biscotto e soprattutto un antidolorifico per dare il colpo di grazia al dolore ancora latente e iniziai a pensare come trascorrere la domenica .
Il tempo stava cambiando rapidamente e qualche nuvola poco simpatica viaggiava veloce a coprire il sole e prevedendo pioggia nelle prossime ore mi rassegnai a rimanere a casa per tutta la giornata .
Non che la cosa mi dispiacesse ogni tanto, in verità mi piaceva la mia piccola casa e stranamente mettere in ordine e fare qualche pulizia mi rilassava e anche se sapevo di dover studiare per il prossimo esame feci finta di niente rimandando al pomeriggio lo studio .
La facoltà di giurisprudenza si stava rivelando più difficile e decisamente più noiosa del previsto .
Ora come ora non ero sicuro di riuscire a finirla, ma neanche di avere il coraggio di mollarla per un altro corso, senza parlare della delusione che avrei dato ai miei genitori che si stavano ammazzando di lavoro da anni nel loro negozietto di alimentari per darmi la possibilità di avere una vita migliore di quella che era stata riservata a loro .
Per questo motivo stavo cercando un lavoro, volevo alleggerirgli questo peso e potermi anche togliere qualche sfizio vista la mia passione per i vestiti firmati .
Mentre meditavo appoggiato al bancone della cucina iniziai a focalizzare la mia attenzione sul colloquio del pomeriggio successivo .
Ero agitato inutile negarlo, ne avevo bisogno, ma temevo di non essere in grado di svolgerlo .
Dopo un po' smisi di angosciarmi e mi buttai sullo studio fino a quando il mio cervello si rifiutò di continuare .
A quel punto era sera, cenai al volo e conclusi la mia domenica guardando la tv sul divano .
Jk's pov
Strinsi leggermente i miei occhi per la luce pomeridiana mentre guardavo fuori .
Mi trovavo nella parte più bella della mia camera, era una veranda che si protendeva verso il giardino e la piscina, ed era composta interamente, pareti e soffitto, da grandi vetrate .
Io la chiamavo - serra per umani - perché per la maggior parte del tempo stavo lì, immobile come un fiore o una pianta, a guardare il cielo come in quel momento .
Ero sdraiato sul grande divano, intorno a me il silenzio, i miei genitori erano fuori, Seokjin oggi era di riposo ed io ero a casa solo con la mia vecchia bambinaia che ancora oggi lavorava con noi come governante .
Le ero molto affezionato, era come una seconda mamma per me, e ci capivamo al volo solo con uno sguardo .
Come se mi avesse letto nel pensiero si affacciò dalla porta " ehi tesoro, hai voglia di qualcosa da bere o mangiare? " mi chiese con il suo tono dolce " no grazie Grace sto bene così " mi faceva sempre sorridere il suo nome americano nel bel mezzo dell'universo coreano, ma d'altronde suo padre era un militare statunitense rimasto per amore alla fine della guerra di Corea e lei era il frutto di quel matrimonio tra lui e un'infermiera di Seoul .
Non si era mai sposata e aveva dedicato la sua vita al servizio della famiglia Jeon, per questo considerava Jungkook come un figlio e dopo l'incidente il suo attaccamento a lui era cresciuto ancora di più .
Già l'incidente ... come non pensarci anche oggi, un chiodo che mi si conficcava all'improvviso nel cervello quando meno me lo aspettavo .
Sarà stato il tempo ora coperto come quel giorno o il fatto di essere solo a casa, ma oggi avevo proprio voglia di farmi male e ripercorrere quella serata nei minimi particolari, non come al solito che era qualche immagine ad uscire fuori dai ricordi .
Era cominciata come tante altre, un invito ad una festa a casa di qualche compagno d'università, di cui non sapevo neanche il nome, non che la cosa m'importasse .
Vista la temperatura piuttosto calda, avevo deciso di andare con la moto nonostante il tempo fosse coperto .
Mi ero preparato e vestito abbastanza velocemente, camicia bianca un po' larga e jeans nero skinny, a quello non prestavo particolare cura, nel mio enorme egocentrismo ero sicuro che avrei trovato comunque da divertirmi, anche se fossi uscito con la tuta, sapevo di essere un bel ragazzo e l'aria da bastardo che indossavo come una maschera faceva impazzire le ragazze e attirava i ragazzi come un magnete, per cui dovevo solo scegliere chi per quella sera avrebbe attirato di più la mia attenzione .
Appena arrivai salutai i miei *diciamo ormai amici* Bambam e Jackson e mi fiondai al bar iniziando a buttare giù shottini di non so neanche cosa, guardandomi intorno per vedere la situazione .
Vidi alcune ragazze che mi ero già fatto, un gruppo di oche starnazzanti alquanto fastidiose che volevo evitare assolutamente, e passai oltre osservando l'universo maschile e anche lì niente d'interessante, < ma che cazzo > pensai stizzito < che merda di festa era questa ?? > .
Ritornai dai miei amici e anche se aveva iniziato a piovere uscimmo a fumarci qualche canna, ma il mio umore non migliorò anzi ... rientrai e continuai a bere facendo del mio meglio per evitare gli strusciamenti di ragazze che non gradivo proprio per quella sera e quando una rissa interruppe la festa decisi di tornare a casa, tanto ormai avevo capito che in quella serata c'era qualcosa che non andava .
Forse ero io che mi stavo stancando di questo modo di vivere .
Ero totalmente perso nei miei pensieri che galleggiavano tra l'alcol e l'erba che non mi accorsi subito del semaforo rosso ... l'istinto mi fece frenare di colpo all'ultimo e l'asfalto bagnato fece il resto.....
Persi il controllo della moto che per la velocità finì nella carreggiata contraria dove stava arrivando un'auto .
Mi ricordo ancora la sensazione mentre scivolavo verso i fanali come ipnotizzato da quelle luci e le scintille della marmitta sull'asfalto a pochi centimetri dalla mia faccia .
Venni trascinato dalla moto contro la macchina e ancora ora non mi capacito del fatto di esserne uscito vivo .
Ho un vago ricordo invece di quello che accadde dopo, sirene, polizia, ambulanza, ospedale, dottori, le voci dei miei genitori rotte dal pianto, ma quello che non posso dimenticare è dove sono finito alla fine dei lunghi mesi di convalescenza ... su di una sedia a rotelle ...
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Soulmates......taekook
FanfictionTae dovrà prendersi cura di Jungkook e....... Iniziata 10/10/2020 Finita 23/12/2021 1 in #kookie 15/11/2021 🥇 1 in #kim 11-14/02/2022 🥇 1 in #adulti 23/02/2022 🥇 1 in #kim 15-16/03/2022 🥇 6 in #jeon 16/03/2022 5 in #jk 24/03/2022 ...