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Jk's pov

Feci un profondo respiro guardandomi critico allo specchio, chiedendomi, dove fosse finita tutta la sicurezza che mi aveva accompagnato fin dall'adolescenza .

In fondo era solo un appuntamento, per di più con il ragazzo che amavo,
che mi ricambiava e con il quale stavo già da quasi un mese, quindi nessun salto nel buio con qualche sconosciuto, eppure il mio cuore stava martellando furioso nel petto e un vago sentore di panico si stava stringendo intorno
alla mia gola .

Se non gli fosse piaciuto quello che avevo organizzato ? se non avesse accettato il mio regalo ? quella forse
era la cosa che più mi metteva ansia, ma con il poco tempo che ultimamente avevamo passato insieme avevo bisogno che lui lo accettasse per calmare il malessere che la sua lontananza mi arrecava .

Attraverso lo specchio, portai lo sguardo alla consolle situata vicino
alla porta, dove avevo appoggiato
quella piccola scatolina di velluto .

Dentro c'era una minuscola parte
di quello che avrei voluto chiedergli
in realtà, ma sapevo benissimo che sarebbe stato prematuro e la paura
di spaventarlo con un impegno così grande mi aveva fatto riflettere molto, portandomi ad un compromesso, che speravo avrebbe fatto felici tutti e due .

Abbottonai la camicia blu notte, poi con un sorriso malizioso riaprii gli ultimi due bottoni in alto lasciando intravedere le clavicole e la curva dei pettorali, spruzzai un po' di profumo sui polsi lasciati scoperti dalle maniche arrotolate e, dopo aver passato le dita tra i capelli cercando di sistemarli, gettai un'occhiata intorno per vedere se stavo dimenticando qualcosa .

La mia attenzione fu catturata dalla luce che stava illuminando la veranda, così simile a quella che aveva incantato Taehyung quel pomeriggio quando entrò per la prima volta nella mia camera e, come in un flashback, lo rividi riempire con il suo bellissimo sorriso, la risata contagiosa, le guance arrossate e i suoi occhi così ammalianti ogni spazio intorno a me, risentii sulla pelle le mani ed il calore delle sue labbra .

Quelle pareti erano state silenziose testimoni della nostra storia, dalla piccola discussione avuta appena conosciuto a quella lontana notte in cui dormimmo la prima volta nel mio letto, dalle sue carezze che mi calmarono dopo l'incontro con mio cugino, alla rabbia e frustrazione che provai per colpa di quella foto, fino all'amore fatto da entrambi per la prima volta solo qualche settimana prima, motivo per il quale avevo deciso di restare lì anche ora che le mie gambe avrebbero potuto riportarmi con agilità al piano superiore nella mia vecchia stanza .

Nella mia vita fino a quella sera c'era stato solo sesso meccanico ed impersonale, fatto più con ombre che con vere persone, mentre lui era la luce, calda ed abbagliante che con il suo tepore mi accarezzava attirandomi a sé come un faro nella tempesta e quello che avevo provato in quel letto era stato più di una prima volta, era stato come se fossi rinato rompendo il guscio di superficialità e indifferenza che mi ero costruito .

Afferrai la scatolina, il telefono, la tessera dell'hotel, che mi era già stata recapitata, e mi avviai verso la cucina dove sapevo avrei trovato i miei genitori .

Li sentivo ridere e parlottare tra di loro mentre preparavano la cena e sorrisi teneramente al pensiero che non avrei desiderato altro dalla vita che, essere al loro posto, tra molti anni con Tae al mio fianco .

Ultimamente avevano alleggerito le ore di lavoro a Grace e, complice l'aiuto del mio ragazzo al lavoro, quella bellissima coppia cercava di ritagliarsi ogni attimo per passarlo in compagnia dell'altro .

Bussai delicatamente sullo stipite per avvertirli della mia presenza " ehm ... io vado " .

Gli occhi luccicanti di mia mamma
si fermarono sulla mia figura " wow tesoro sei bellissimo, hai intenzione
di stenderlo stasera ? " esclamò sorridendo .

Soulmates......taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora