Soulmates......taekook

7

Tae's pov

Appena entrai nella sua camera la mia attenzione fu attirata subito dalle porte che conducevano alla veranda completamente immersa nei colori del tramonto in quel momento .

Sembrava un sogno e io mi ci ritrovai calamitato all'interno senza neanche accorgermene, minuscoli granelli di polvere danzavano nella luce come lucciole e io rimasi a bocca aperta a guardarli .

Al rumore della porta che si chiudeva mi riscossi e realizzai che forse Jungkook avrebbe potuto pensare che fossi un ragazzo un po' strano .

In effetti anche i miei amici lo dicevano perché qualche volta rimanevo imbambolato a fissare il vuoto perso nei miei pensieri .

"Ehm....."Jungkook si schiarì la voce avvicinandosi "per me è la parte più bella della casa ".
" hai ragione potrei stare per ore su quel divano ad ammirare il cielo " gli dissi sorridendo come un bambino la notte di Natale e se avessi potuto mi ci sarei buttato subito, faticavo a stare fermo .

"Posso farti una domanda?" Jungkook interruppe i miei pensieri " certo, dimmi pure " si avvicinò a me e io come prima mi sedetti vicino per essere alla sua altezza .

"Come mai non ci siamo mai incontrati alle feste dell'università ? Cioè le nostre facoltà non sono vicine, ma gli studenti sono sempre gli stessi e insieme......." mi chiese guardandomi negli occhi e la voce bassa come più a dar voce ad un suo pensiero che a una domanda vera e propria per me .

"Oh beh è facile .....semplicemente io e i miei amici non amiamo quel tipo di divertimento .

Quando usciamo preferiamo andare al pub o al cinema, anche cenare da qualche parte ci piace molto, però le nostre serate preferite sono solitamente a casa mia con pizza o sushi a domicilio e maratona film ".

Non riuscii a non sorridere al pensiero delle interminabili discussioni per il cibo o la scelta del film, "e invece i tuoi amici vengono ogni tanto a trovarti Jungkook ?".

Mi guardò stranito e fece una risata amara " secondo te se avessi avuto degli amici che venivano a trovarmi i miei genitori avrebbero dovuto pagare qualcuno per diventare mio amico e che mi facesse compagnia ??" .

Quasi urlò alla fine è io un po' spaventato indietreggiai istintivamente sul divano "almeno tu non devi fare finta che ti piaccio come facevano quei parassiti che vivevano alle mie spalle per divertirsi e io posso essere me stesso senza pensare alle conseguenze " disse abbassando la voce alla vista della mia reazione .

" S-scusa mi-mi dispiace non avevo idea di che tipo di vita tu facessi, pensavo che tra l'università e il lavoro non tutti possono trovare spesso il tempo di andare da un amico " risposi a bassa voce .

"No scusami tu, non è certo colpa tua se ero così stronzo ed egoista da non riuscire a capire che la vita che conducevo era una merda circondato da altra merda " il suo tono era triste e amareggiato ed io mi sentii male per lui " e ora che la mia vita è rovinata per sempre è troppo tardi per rimediare ".

"Ma che stai dicendo ?" a quelle parole scattai di nuovo seduto vicino a lui e senza pensarci misi una mano sulla sua che era appoggiata al bracciolo della sua sedia " la tua vita non è rovinata e sicuramente non per sempre, non sono un dottore, ma da quello che mi ha raccontato tua mamma e che tu saprai di certo meglio di me, quello che ti tiene su quella sedia sei tu e il tuo modo di pensare e ti assicuro che se accetterò questo lavoro sarà per il dolore e le lacrime che ho visto negli occhi di tua madre a questo pensiero " non volevo fargli vedere i miei occhi lucidi per cui mi alzai e andai verso le grandi vetrate per guardare fuori .

"Se accetterai questo lavoro ??" sbuffo' lui " guarda che l'ultima parola oggi spetta a me !!" .

"Appunto !! e dal tuo tono in certi discorsi so già quale sarà .