Il destino🌅 capitolo 6.

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Mi distendo sul telo per riprendere fiato, devo decifrare quello che è appena accaduto, ma non faccio in tempo che inizia a suonarmi il telefono, Barclay mi ha già fatto tre chiamate, stacco e inizio a fare strada. Appena arrivo nella mia stanza lo trovo seduto sul gradino del davanzale, incazzato nero. Si notano tutte le Sue lentiggini per quanto è rosso in faccia.

"Ma dov'eri finita? Immagina la mia paura quando sono entrato in camera e tu non c'eri, il letto intatto, e Beverly che mi dice che non sei rientrata." Mi guarda con un pizzico di cattiveria negli occhi.
"Perché tutta questa preoccupazione?"
"Ma ti rendi conto? Siamo circondati da ragazzi pericolosi"
"Barclay spero tu stia scherzando"
"No! Sono serissimo, ho pensato che ti avessero fatto del male, sono pericolosi" ripete gridando come un matto, facendo voltare tutti i ragazzi che erano nei dintorni. Compreso Travor che esce dalla sua camera.

"Quello pericoloso sei tu, vedi che ti scappa dalla bocca, hai paura di loro? Allora vattene, sono solo dei ragazzi che hanno fatto uno sbaglio, credi davvero che se avessero ucciso qualcuno starebbero qui a divertirsi? Credi che sia un riformatorio? È solo un posto dove possono stare tranquilli da gente come te che li critica, che li fa sentire che valgono zero solo per aumentare la loro autostima, così decidono di fare delle cazzate, tu non vali più di loro solo perché hai una villa e una range rover nuova di zecca"
"Parli proprio tu, casa con piscina e decapottabile" eccolo appena si sente attaccato sul personale inizia a screditare anche le persone che ama.

"Io almeno non mi vanto, rimango umile anche se non avessi tutto quello che ho sarei sempre io, non scredito gli altri per sentirmi meglio, e per la cronaca mi sono addormentata in spiaggia ad aspettare te" mento, non del tutto ometto solo con chi ero.
"Cazzo Hope, mi sono addormentato ho fatto la doccia e sono crollato".
"Ero pronta a concedermi a te, vedi che stupida" dico a bassa voce, vedo nel suo volto dispiacere, mi prende per il braccio, lo stesso che Travor ha usato per afferrami e bacarmi mi porta in disparte.

"Davvero? Sei pronta? Possiamo anche farlo adesso, andiamo"
Cerca di tirarmi dentro una porta.
"Non voglio che la mia prima volta sia in un sgabuzzino"dico guardandolo in cagnesco.
"Possiamo fare stasera?"
"Non ho più voglia" mi stacco dalla sua presa e vado in mensa.

"Buon giorno, oggi verrà una psicologa che vi terra una lezione. Hope uno di voi preparerà la sala grande, mentre il resto andrà con gli altri.
Andrate a fare volontariato in una casa di riposo, allora dopo pranzo prendi degli stracci e un secchio d'acqua perché la stanza e da pulire"
"Va bene Mary" si guarda in torno, presumo in cerca di qualcuno che mi aiuti.

"Travor, tu aiuterai Hope, buona giornata" sembra fatto apposta, ha scelto proprio lui.
Finiamo la colazione e iniziamo tutti a sistemare la mensa.
"Ehi possiamo parlare?"
"No! Barclay, lasciami in pace per adesso, devo sbollire la rabbia, potrei dire o fare cose che non ti piaceranno " mi conosco troppo bene, e anche lui infatti mi risponde:
"Va bene"

Crede che facendo il cane bastonato lo perdoni dopo le cose che ha detto, sono stanca non è la prima volta che scredita gli altri per vantarsi.
"Dai Hope, lo sai che è fatto cosi"
"no Beverly non prendere le sue difese sta volta ha esagerato, erano tutti là, lui li ha visti e li ha mortificati ugualmente" la lascio li, oggi di litigare con i Garcia ne ho abbastanza, ma Beverly mi segue.

"Oh, ma che è, mi lasci li come una stupida, che ti ho fatto, ho solo detto una cosa"
"Beverly il problema è che tu tendi sempre a difenderlo, anche se fa lo stronzo"
"Parlate di stronzi, presumo sia io" dice sarcastico.
Ci mancava solo lui, ogni volta sempre la stessa storia, sbaglia ma fa sempre come se nulla fosse. Peggio dei bambini, almeno loro sanno chiedere scusa.
"E ora di andare con i ragazzi, io ho da fare nella sala, ciao"
Sparisco nel giro di due secondi.
Inizio a preparare tutto quello che mi serve per pulire la sala, passero del tempo con Travor, di nuovo, da soli.

Sotto il tramonto di Los AngelesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora