Cosa faccio?🌅 capitolo 8.

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Mi sveglia la luce che si sta facendo strada nel giorno, credo sia l'alba per capire che ore sono prendo il cellulare sono le 06:00 del mattino, ho un casino di notifiche e chiamate, che ovviamente avendo messo il silenzioso apposta non ho sentito, dai Hope, dice la mia vocina interiore, inizia a leggere tutti i messaggi di Barclay che pensa tu sia morta uccisa da uno dei ragazzi abbandonata nel bosco.

••Amore•• 《 dove sei finita, ti ho fatto venti chiamate

••Amore•• 《 Hope, per favore, rispondimi, sto impazzendo, qualcuno ti ha fatto qualcosa?

••Beverly•• 《 baby dove sei?

Potrei continuare fino a domani a leggere, ma il succo è quello, c'è anche una notifica d'Instagram, immagino di sapere chi sia.

••Tracor_Price ti ha inviato un messaggio••
《 penso tu voglia stare da sola, sto iniziando a capirti un po', ma il tuo ragazzo sta dando di matto, buona notte Hope.

È online, ma non dorme questo ragazzo? Metto da parte l'orgoglio e rispondo, gli mando la foto del mare, visualizza ma non risponde. Poso il telefono per gustarmi il mare, entro e l'acqua è caldissima, galleggio rilassandomi con il rumore delle onde che sbattono nelle mie orecchie.

"Sapevo che eri qui"
"Travor? Che fai qui?"
"Dalla tua risposta ho presupposto che eri pronta ad avere compagnia"
"Ma perché sei sveglio, non dormi la notte?" Gli dico ridendo.
"Dovevo fare una cosa e mi sono svegliato presto"
"Grazie"
"Per cosa Hope"
"Nonostante sapessi dov'ero mi hai lasciata deprimere da sola"
"La prossima volta se vuoi ci deprimiamo assieme" lo guardo sorridendo, per smorzare l'imbarazzo lo schizzo con l'acqua, lui ride e io mi perdo nel sul sorriso che fa sbucare fuori ogni volta quelle maledette fossette.

"Stai meglio adesso?"
"Si, stare qui da sola mi è servito, adesso sarà meglio che mi faccio viva" dico sospirando
"Si, forse è meglio"
Facciamo la strada assime, quella interna nel bosco, per evitare occhi in discreti, appena stiamo per arrivare si ferma di botto e mi abbraccia, senza dire nulla è un abbraccio sincero e pieno di emozioni che mi trasmette tutto.

Va in camera sua e io nella mia, entro accendo la luce e trovo Barclay nel mio letto, appena mi vede scatta in piedi ad abbracciarmi, inizia ad ispezionare tutto io mio corpo, centimetro per centimetro, io lo guardo incredula.

"Stai bene, dove stata?"
"Si, sto bene" dico scusandomi da lui nervosamente.
"Hope non puoi sparire cosi, non farlo più" sbraita
"Avevo bisogno di stare sola, non ti prometto che non lo faro più" dico irritata.
Mi guarda in modo strano.

"Hope è una settimana che siamo qui, e d'allora sei strana"
"Veramente una settimana e mezzo, comunque non sono strana, sono sempre io, adesso vai che abbiamo molto da fare, mi devo lavare"
"Tra di noi è tutto ok?"
"Si, è tutto ok" se lui non riesce a capire non è colpa mia.

È passata l'ora di pranzo, è per adesso il mio umore è buono, abbiamo fatto molti lavoretti tranquilli.
"Come andata ieri sera?" Chiedo ad alcuni ragazzi.
"Tutto bene, è brava, ci ha lasciato un compito" a rispondere è una ragazza, mi fa molta simpatia, ha i capelli neri liscissimi,occhi azzurri e un bellissimo sorriso, che le fa ridere pure gli occhi, ha il fisico da ballerina, belle gambe e sode.

"Di che tipo? Destiny"
"Il titolo è, perché siamo qui, verrà martedì e dobbiamo consegnarlo "
"Ah tornerà martedì?"
"Si verrà due volte a settimana, martedì e domenica"
"Bene, mi raccomando fate i bravi. Vi do mezz'ora di pausa poi iniziamo di nuovo" Oggi corso di nuoto, forse per questo sono felice, sto facendo quello che amo.

"Travor ma che hai alle mani" gli chiede Lyam guardandole
"No, niente mi sono ferito con un albero" dice cambiando subito discorso.

Passata la pausa facciamo Un'altra ora di nuoto e poi li lascio nelle mani di Gragory che li porta in cucina a fare i biscotti per distribuirli ai bambini in ospedale.

Prendo il telefono e videotelefono i miei.
"Ciao mamma, come state?"
"Ciao amore tutto bene, e tu?"
"Mamma, metti il telefono più basso vi vedo solo la fronte" non sono molto bravi con la videochiamata, in realtà tutto ciò che è tecnologico per loro è un'impresa, ricordo quando ho regalato i telefoni per Natale.

"Che bello, cosa è un telecomando"
"Ma papà è un telefono, piano piano vi insegnerò tutto, ti sarà molto utile per il tuo lavoro" le risate che mi sono fatta quel giorno, lui adesso ha imparato, tranne mia mamma che ancora ha delle difficoltà.

"Ciao Ariel" papà mi chiama cosi perché da bambina e tutt'ora amo questo cartone Disney e perché amo nuotare, mi ha sempre chiamata cosi, adoro questo nomignolo.
"Ciao papì"

Passo delle ore in videochiamata con i miei, mentre arriva Barclay
"Signori Carter, salve"
"Ciao caro, come state tu e Beverly" noto che mio padre è cambiato di faccia, non gli è mai piaciuto Barclay, non so perché mi dice che a pelle non gli ispira fiducia, ma per amore mio lo tratta sempre bene.

"Tutto bene, ci stiamo divertendo"
"Lunedì sono da queste parti, verrò a trovarti" dice mio padre
"Si che bello! Come mai da queste parti?" gli chiedo curiosa.
"Devo vedere una villa per l'Agenzia"
Mio padre è propietario di un grande agenzia immobiliare, e molto spesso va lui personalmente a vedere le case da rivendere, ciò significa che è un buon affare, io e Barclay li salutiamo e metto giù.

"Stasera sparisci di nuovo" mi fa un po' tenerezza, mi starò comportando di merda?
"No, sta sera non sparisco"
"Ti va di vedere un film, come hai vecchi tempi tu io e Beverly
"Va bene"
"Allora ci vediamo dopo cena in camera vostra"
"Ok"
Mi bacia e va in mensa ad aiutare, mentre io rimango lì a chiedermi cosa fare.

Sotto il tramonto di Los AngelesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora