ti amo🌅 capitolo 29.

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"Dieci minuti e iniziamo" dico ai ragazzi, che si stanno agitando dentro la sala che abbiamo allestito a mò di camerino.
"Hope, il guardiano mi ha detto che sono tutti arrivati, adesso tocca a te" abbiamo lasciato una lista delle persone che sarebbero venute oggi, sentire che sono tutti arrivati mi rende felice erano davvero molti, questo significa che ci sono anche i miei genitori con abuelito.
"Travor io vado, buona fortuna per la gara"
"Grazie stellina, tu sei il mio porta fortuna, vieni dammi un bacio" glielo do molto volentieri. Faccio un grande respiro e vado sul palco.
Prendo il microfono mi schiarisco la voce per attirare l'attenzione su di me e inizio il mio discorso.

"Salve a tutti io sono Hope, come prima cosa volevo ringraziare tutti voi per aver aderito a questa iniziativa, come ben sapete il ricavato sarà devoluto all'ospedale del Sorriso, quindi grazie. Sperando che non sarà l'ultima, c'è sempre bisogno di fare del bene, per ricompensare a tutte le cose brutte che succedono nel mondo. Spero che questo serva anche da incoraggiameto per questi meravigliosi ragazzi che oggi vi intratterranno, a non smettere mai di sognare. Ades..." Mi blocco appena vedo Barclay con la ragazza con cui mi ha tradito, ma la cosa che mi fa più schifo è che non c'è solo lei ma anche Bryan l'ex di Beverly. Come ha potuto portarlo qui dopo il male che ha fatto a sua sorella, sa benissimo come c'ha sofferto. Capisco che voglia fare un torto a me, ma Beverly?
"Hope" Lio bisbiglia il mio nome per incitarmi a continuare il discorso.
"Stavo dicendo, che adesso iniziamo con la gara di surf, quindi vi invito a guardare alla vostra destra. Colgo l'occasione di ringraziare i giudici e augurare buona fortuna ai partecipanti."

"Hai visto?"
"Si Beverly ho visto, stai bene?"
"Di certo non mi fa piacere vederlo, ma non mi farò rovinare la giornata da loro"
"Brava, così ti voglio, adesso andiamo a vedere i ragazzi dai" la prendo sotto braccio e ci avviciniamo ai giudici, il posto migliore per seguire la gara.

"Ecco che i ragazzi prima di entrare passano il wax la cera per non scivolare sulla loro tavola è subito dopo si mettono in acqua, a gareggiare saranno in quattro. Numero venti, numero dieci, numero dodici e in fine il numero quindici" dice il ragazzo che commenterà la gara Travor è il quindici, non lo perderò di vista.

"Si mettono in posizione seduta, mentre attendono l'onda giusta, il primo a partire è il venti, si porta verso l'onda che si sta innalzando, cerca di mettersi in piedi, ci riesce la sta cavalcando, ma ecco che il dodici lo anticipa rubando la scena, cosa che gli costerà una penalità, non si interferisce mai con un altro surfista. Il venti cade, purtroppo si è rotta la tavola, quindi è costretto a ritirarsi."

"Il dieci è pronto , si mette a pancia in giù e si porta verso l'onda, si mette in piedi e la cavalca, prova ad eseguire una rotazione, ma non ci arriva in tempo, barcolla ma non molla, peccato perché era partito bene

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"Il dieci è pronto , si mette a pancia in giù e si porta verso l'onda, si mette in piedi e la cavalca, prova ad eseguire una rotazione, ma non ci arriva in tempo, barcolla ma non molla, peccato perché era partito bene.
Il quindici non capiamo cosa sia sucesso è li seduto sulla sua tavola, non vorrei che si sia addormenatato" a quella frase si mettono a ridere anche i giuduci, cosa che a me fa incazzare.

Mi avvicino, levo i sandali e metto i piedi in acqua.
"Travor" grido per farmi sentire, ma tra il boato della gente e il rumero delle onde non mi sente, mi guardo in torno per capire come fare, trovato!. Vado dal ragazzo e gli levo dalle mani il megafono, mi rimetto nella stesso posto di prima e riprovo.
"Travor" nulla non mi sente, entro anncora più in là, mi ritrovo con l'acqua sui fianchi.
"Travor, mi senti?" Finalmente si gira
"Ricorda cosa ti ho detto, siete solo tu il mare e le onde. Non pensare a nessuno" capisco che mi ha sentita perché alza il pollice
"Travor, ti amo." Non ci credo che l'ho detto.

Finalmente si inizia a muovere. Riporto il megafono al ragazzo e osservo ogni suo passo.

"Il quindici finalmente si è deciso, sta per affrontare la sua onda, non una semplice onda, è molto grande, coraggioso il ragazzo.  Esegue un take of perfetto. Mettersi in piedi é la prima cosa che si impara, sembra un movimento semplice ma un Take Off ben eseguito richiede anni di esperienza. Fa una rotazione perfetta, i giudici sembrano sorpresi. Eccollo chè è sulla cresta dell'onda quasi da non vederlo più."

Sarà passata solo mezzo minuto da quando è dentro quell' onda, ma a me sembrano ore, cosa che mi mette un po' di paura

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Sarà passata solo mezzo minuto da quando è dentro quell' onda, ma a me sembrano ore, cosa che mi mette un po' di paura. Finalmente lo vedo sbucare, si piega di lato  per aggevolare la discesa. Appena ece gli corro in contro, mi abraccia e mi solleva da terra baciandomi
"Hope, ti amo anche io, è tanto stellina mia" sono talmente felice che mi scende una lacrima, per tutto lo stress accimulato.
"Mi hai sentita?"
"Certo"
"Ti amo davvero tanto Travor"
"Hai visto, è stato bellissimo" dice felicissimo
Ci baciamo tenendoci stretti, sotto gli occhi di tutta la gente che ci guarda
"Ci sono i tuoi genitori Travor, va da loro che mi faccio dare il numero del vincitore"
"Okay"

"Hope"
"Mamma" grido dalla felicità
"Come sei bella amore mio"
"Mi sei mancata tanto mamma. Mi Stanno chiamando dopo vi raggiungo"

Saluto e vado a prendere la busta con il nome del vincitore. Salgo sul palco
"Allora bellissima gara, adesso scopriremo chi ha vinto" apro la busta con le  mani che mi tremano, appena vedo il nuemero subito mi spunta un gran sorriso.

"A vincere la gara è... Il numero... Volete saperlo?" Una folla di cori dice di si
"È... il numero quindici" parte un grande applauso per il mio Travor, mi portano una medaglia e lo invito a salire
"Questa è tua" gli dico mettendogliela al collo. Lui la indossa con fierezza.

Sotto il tramonto di Los AngelesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora