Prendimi🌅capitolo 36.

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Mi siedo sulla spiaggia vuota.
Questo è l'orario che preferisco per venire a riprendere fiato, dopo una giornata pesante, come quella di oggi.
Di fronte a me sta spuntando il tramonto che divide il giorno dalla notte. Segnala la fine di una giornata, bella o brutta che sia stata, ma comunque che non tornerà più. Il cielo e le nuvole si tingono di vari colori, rosso, giallo, arancione è anche un pizzico di rosa. Fa sembrare il tutto un quadro da appendere, uno di quelli di cui esserne fiero.

Mi piace osservarlo, ascoltarlo.
Si dice che se ascolti attentamente si può sentire il sole che accarezza il mare quando si abbassa.
Mi piace pensare che sia più che altro un bacio, un arrivederci, per ringraziare il mare, per avergli fatto compagnia tutto il giorno.
Come due vecchi amici che si conoscono da anni, è che nonostante le tempeste le maree, l'unica certezza che hanno è che si incontreranno sempre.

"Ehi" alzò gli occhi e vedo Travor, mi osserva sorridendo con i capelli al vento.
"Vieni, siediti con me"
"Che stai facendo?"
"Osservo, il mare."
"Devo dirti una cosa" che altro sarà successo? Penso che per oggi ne siano successe fin troppe.
"Dimmi!" Ci voltiamo, seduti uno di fronte l'altro tenendoci per mano.

"Oggi mi ha chiamato uno dei giudici della gara di surf"
"Davvero? Che ti ha detto?
"Vuole farmi un contratto, partecipare a tante gare. In poche parole vuole farmi da manager e sponsor."
"Che bello! Sono fiera di te" gli do un forte abbraccio, ero sicura che si sarebbe fatto notate.

"Che hai? Non mi sembri felice"
"Si che lo sono, veramente tanto."
"Cosa ti turba?"
"I miei non saranno mai d'accordo,  fino a che non raggiungo la maggiore età decidono loro, se non firmano il consenso non se ne fa nulla"
"Vedrai che capiranno. Un genitore vuole sempre il meglio per un figlio.  Se per te è importante lo diventerà anche per loro fidati"
"Lo spero"

Mi alzo, gli porgo le mani e lo tirò su.
"Prendimi" inizio a correre diretta al nostro posto "segreto".
Corro liberamente assaporando il vento che mi colpisce in pieno viso.
"Presa!" Mi tira verso di lui e mi bacia

Mentre ci baciamo lo porto verso il mare, appena raggiungiamo la riva lo buttò giù.
"Hai fatto un grande errore stellina"
"Ma non l'ho fatto apposta" dico innocentemente.
"Oh povera!" Si alza e scappo ridendo.
Giro in torno al grande albero che nasconde questo pezzo di spiaggia, dal resto, cercando di non farmi perdere. Dopo vari tentativi mi prende, più che altro mi faccio prendere.
Mi mette in braccio e corre verso il mare, si tuffa con me in braccio.

 Mi mette in braccio e corre verso il mare, si tuffa con me in braccio

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Ritorniamo a galla con le nostre labbra incollate. Ci baciamo con foga, con desiderio di averci. Gli sfilo la maglia lasciandolo a petto nudo.
Lui imita la mia mossa e mi toglie il vestitino nero che fino a poco fa indossavo.
Mi guarda mentre mi sdraio in riva.

Togliamo gli ultimi pezzi che ci dividono.
"Non ho il preservativo qui"
"Stiamo attenti" si posa sopra di me. Mi bacia, facendo dei piccoli cerchi con il dito nei miei seni.
Metto la mano sotto di noi fino ad arrivare al suo sesso, lo prendo in mano, mi muovo lentamente, provocandogli piacere, passa a leccare il mio seno, succhiando il capezzolo, gemo dal piacere.

"È meglio che ti fermi o vengo subito" dice con fiato spezzato.
Per evitare, prendo il suo sesso e lo aiuto a penetrarmi. Appena entra una scarica di brividi mi percorre tutto il corpo, alzo le gambe e gli circondo la vita, spingendo assieme a lui.

Quasi dimentichiamo che siamo in spiaggia, esistiamo solo io e lui, i nostri respiri affannati che diventano un tutt'uno. Si stanca dalle mie labbra e mi tieni il viso con le mani, il suo viso è vicinissimo al mio, mi osserva e io osservo lui, è così vicino tanto da far sfiorare i nostri nasi per via delle spinte

In un altro caso mi vergognerei a essere osservata cosi intensamente, di solito avrei subito distolto lo sguardo. Ma il modo in cui mi guarda mentre facciamo l'amore è... È confortante, mi sento protetta, mi sento amata.

Raggiungo l'orgasmo, rabbrividisco per via dell'acqua fredda del mare a contatto con la mia pelle calda e sudata, anche lui lo sta per raggiungere, cosi esce prima per venire fuori.

Rimaniamo lì sdraiati su un fianco a guardarci, perdendoci ognuno negli occhi dell'altro, a innamorarci ogni giorno sempre di più. Godendoci ogni attimo, ogni istante, che la vita ci sta regalando.

Più lo guardo, più memorizzo ogni tratto del suo viso, è impresso nel mio cuore e nella mia testa. Quando arriccia il naso, le sue meravigliose fossette quando ride, le rughe d'espressione. Potrei disegnarlo a occhi chiusi.

Sotto il tramonto di Los AngelesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora