Due solo due!🌅Capitolo 40.

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Dopo aver finito la doccia raggiungo gli altri in spiaggia, sono impegnati a finire l'ultima lezione per il brevetto, dopo la scuola gli potrà assicurare per chi vorrà, un lavoro da bagnino.
Appena li raggiungo Travor mi schiaccia l'occhio, io sorrido al pensiero di noi in quel bagno. Mi viene la pelle d'oca a ricordare le sua bocca la sotto. Chiudo le gambe dopo che mi è venuta una sensazione proprio là.

"Beverly!"
"Ehy"
"Allora?" Chiedo, curiosa di sapere che le ha detto Lyam della gravidanza.
"All'inizio stava per svenire, poi ha pianto e mi ha abbracciata. Nonostante tutto è felice"
"Sono felice! Quando lo dirai a tua mamma! E soprattutto a tuo fratello?"
"Ho mandato un messaggio a mamma, più tardi viene con Barclay, così gli parlo di persona."
"Vedrai che andrà bene"

Mi avvicino e l'abbraccio.

***

Dopo cena come previsto arriva la mamma e il fratello di Beverly. Appena Lyam li vede sta quasi per strozzarsi con la coca coca. Lei gli stringe la mano prima di andare a salutarli. Anche io mi alzo per dare un abbraccio alla signora Garcia. Non sembra più lei, è dimagrita tanto, la sua faccia è sciupata e ha delle occhiaie che le arrivano fin sotto al mento. Chissà quante volte avrà pianto, solo al pensiero mi si stringe il cuore. Lei è brava, una brava moglie, è una mamma fantastica, non si meritava tutto questo.

È sempre stata buona con me, come una madre. Del resto è sempre bellissima, i gemelli hanno preso da lei il colore dei capelli, i suoi capelli sono acconciati in un chignon morbido, indossa in vestito verde con dei fiori. Mi stringe fra le sue braccia.

"Ciao cara, come stai?" Anche la sua voce è stanca, parla solo perché deve. Suo marito l'ha distrutta, non oso immaginare come si senta, dopo tanti anni, vedere il suo matrimonio finire così, abbandonata per una ragazzina.
"Bene Camille, lei come sta?"
"Sto" dice con un mezzo sorriso.

"Vieni mamma siediti con noi, ti presento Lyam" Camille le porge la mano e lui la stringe delicatamente, come se avesse paura a toccarla.
"Di cosa volevi parlarci?" Chiede a sua figlia.
"Ragazzi vi dispiace lasciarci soli?" Lyam e Travor si alzano subito, anche io mi sto per alzare, ma la mano di Beverly mi ferma, così capisco e ritorno al mio posto.

"Allora mamma, sai bene che io e Lyam stiamo assieme" la madre annuisce, non capendo. Beverly le prende la mano e sgancia la bomba.
"Mamma, non voglio deluderti, né farti soffrire... Sono incinta!"
"Cosa!? quel bastardo ti ha messo incinta? Ma come cazzo avete fatto? Siete stupidi!" Urla suo fratello. Vuoi sapere la posizione per caso, penso.

"Sta zitto!" Lo ammonisce sua madre
"Mamma..." Replica lui. Beverly guarda per terra, non ha il coraggio d'incrociare gli occhi di sua madre.
Camille le prende il viso e la costringe dolcemente a guardarla.
"Mi ci voleva una bella notizia, diventerò nonna!" Le dice emozionata
"Non sei arrabbiata mamma!" Le chiede Bev sorpresa della sua reazione pacata.
"Solo un po', ma i figli sono la gioia della vita." Le dice asciugandosi le lacrime.

Decido di lasciarli soli, così mi alzo. Do un bacio a Beverly ed esco dalla stanza. Non mi aspettavo questa reazione, tranne quella di Barclay, non cambierà mai, ne sono sicura.

"Allora che le ha detto la madre?"
"Nulla, ha pianto perché era felice. Certo non voleva questo per sua figlia adesso, ma ha detto che i figli sono la gioia della vita."
Lyam respira sollevato, si alza perché Beverly l'ha chiamato, è giusto che partecipi anche lui alla conversazione.

"Mamma mia che situazione..."
"E si Travor" mi siedo fra le sue gambe, lui è appoggiato a un albero.
"È davvero finita?!" Dice
"Si, sarà strano non dormire con te"
"Non sarà facile starti lontano, ma c'è la faremo!"
"Non mi ci fare pensare, abitare a un'ora di distanza dopo aver condiviso tre mesi assieme, ventiquattr'ore su ventiquattro, mi sale il magone"

"Ti prometto che ogni momento libero che avrò sarò da te!" Dice stringendomi mentre mi bacia sulla nuca, mi aggrappo alle sua braccia e lo stringo più forte.

"Troveremo una soluzione Travor. Ti amo tanto!"
"Ti amo Hope!" Mi fa roteare e ci baciamo. Rimanendo lì in silenzio.

Veniamo raggiunti da Beverly e Lyam che si siedono con noi.
Anche lei si mette seduta fra le sue gambe mentre lui le accarezza la pancia. Io allungo la mano per afferrare quella di Beverly, che mi ha allungato.

Sono molto triste, ma anche felice. Avete presente quella sensazione, di chi sa che un'esperienza che le ha dato tanto, che la fa sentire a casa, sta per finire? Io mi sento così. Come quando all'ultimo giorno di medie, ero triste perché avrei lasciato quella scuola, quei compagni, perché sapevo benissimo che tutte le cose belle vissute, tutte le sensazioni avute, non le avrei mai più potute provare, che tutte le persone che avevo conosciuto, non le avrei mai più viste.

Solo due settimane, solo due.

Sotto il tramonto di Los AngelesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora