cazzo quanto lo amo🌅 capitolo 39.

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Eccolo lì... Lo fissiamo senza dire nulla, ormai è fatta. La guardo per capire una sua reazione, non dice nulla. Non capisco se è felice, se è triste. Nulla, la sua espressione è vuota.
"Ne siamo felici?" Si volta a guardami, finalmente capisco cosa sta provando, lo capisco dalle lacrime che le scendono dai suoi occhi verdi.

L'attiro verso di me e l'abbraccio, cerco di consolarla, almeno quel che posso, non credo che sia uno dei suoi progetti diventate madre a diciotto anni, con un ragazzo con cui sta da quasi due mesi, si Lyam è fanatico con lei, però il mio pensiero è: come reagirà lui? La lascerà sola?

Quando ho girato il test per vedere il risultato e ho visto due linee, mi si è gelato il sangue, non voglio mostrarmi preoccupata davanti a lei, ma un po' lo sono. Lascia la mia presa, si guarda nel piccolo specchio che abbiamo appeso al muro della stanza, si asciuga le lacrime e prende un gran sospiro.

"Devo parlare con lui, mi ero promessa che se ci fosse stato, l'avrei tenuto"
"Vuoi che ti accompagni?"
"No! È una cosa che devo fare da sola"
"Tu come ti senti? Che provi?"
"Non so cosa provare, ho sempre desiderato diventare madre, certamente non adesso, non così.
Però è dentro di me, devo prendermi le mie responsabilità. Se il bambino ha scelto me come madre, io mi prenderò cura di lui, lo amerò, e proteggerò" dice toccandosi la pancia, chiude gli occhi e gli cade una lacrima.
"Cresceremo assieme" le dico mettendo anche io la mano sulla sua che tocca la pancia.
"Si!"

Prende il test, lo mette in tasca, va in bagno a lavarsi la faccia, si sistema il trucco per essere più presentabile, ed esce dalla stanza. La seguo fino a quando non vediamo Lyam e Travor che stanno sistemando delle cose del campus.

"Travor" lo chiamo e gli faccio segno di raggiungermi, lui avrà capito infatti lascia tutto e viene da me. Beverly mi lancia uno sguardo prima di andare, lo ricambiò con un sorriso e le faccio coraggio.

"Ha fatto il test?" Chiede Travor.
Gli prendo la mano e lo porto in mensa, ci sediamo a un tavolo.
"Si!"
"Allora?"
"È incinta"
"Oh..."

Rimaniamo lì in silenzio, in attesa di sapere la reazione di Lyam. Sono passati solo pochi minuti, ma non resisto, così mi alzo e mi metto a sbirciare dalla porta loro due che sono in spiaggia. Li vedo parlare tranquilli, lei è molto agiata, lo capisco da come si sta tirando le dita.

Credo che le abbia detto della gravidanza, Lyam la guarda con gli occhi sgranati, e per poco non cade, lo vedo barcollare all'indietro. Si porta una mano alla testa mentre continua a guardala. Non credo sia un buon segno, spero per lui che non faccia il bastardo.

Vado per raggiungerli, quando Lyam gli si avvicina e l'abbraccia. Travor mi prende per mano e mi trascina verso la sedia per tornare seduti.
"Lasciamoli soli"
"Beverly sta per diventare mamma!" Dico realizzando il tutto.
"Come la prenderanno i genitori secondo te?"
"Di sua mamma non mi preoccupo, suo padre l'ha abbandonata, quindi è l'ultimo a poter parlare. È di..."
"Barclay" mi anticipa lui
"Già"

"Dopo cena ti va di fare un bel bagno al mare? Prendo la tavola"
"Si amore"
"Io vado, ho l'ultima lezione per il brevetto"
"Ok" si avvicina e mi dà un bacio, all'inizio era un semplice bacio a stampo, poi diventa più intenso. Mi alzo per essere un po' alla sua altezza. Mi mette seduta sul tavolo si mette fra le mie gambe, mentre continua a baciarmi, mi avvicino di più e mi struscio sulla sue erezione, lo sento pulsare sul mio sesso. Infila una mano dentro la mia maglia e mi accarezza il seno.

La situazione si sta facendo più calda, così mi prende in braccio e mi porta nel bagno della mensa, il tutto ancora con le nostre labbra attaccate.
Appena apre la porta mi mette seduta sul lavandino. Gli metto una mano fra le sue gambe e lo prendo in mano facendo dei movimenti, lui geme mentre mi bacia. Prende il suo portafoglio ed estrae un preservativo, allunga la mano e chiude la porta a chiave.

Mette il preservativo, subito mi abbassa il pantaloncini assieme agli slip. Mentre mi penetra mi guarda fisso, appena lo sento dentro di me mi scappa un gemito di piacere.

Non sono le spinte dolci e decise che ha sempre fatto, questa volta lo vedo ardere dal piacere, cosa che non mi dispiace. Mi fa scendere e mi fa girare, mi ritrovo appoggiata sul lavandino mentre lui mi penetra da dietro, mi sposta i capelli e mi bacia l'orecchio, lo lecca e lo succhia. Tutto il mio corpo sta prendendo fuoco, per coprire i nostri gemiti, tiro la testa all'indietro e ci baciamo.

"Mi piace questo tuo lato aggressivo" gli dico con il fiato corto. Aumenta le spinte, con le mani mi allarga ancora di più le gambe, mi tiene i capelli e spinge fino in fondo. Lo sento venire dentro di me. Io questa volta non ho raggiunto l'orgasmo, lui se n'è accorto, così mi fa sedere di nuovo. Si mette in ginocchio e iniziai a leccare le mie cosce fino ad arrivare lì. Mi scappa un urlo di piacere mentre succhia e massaggia il mio clitoride. Mi tengo forte al lavandino perché il mio corpo sta tremando, mentre succhia infila due dita e inizia a fare su e giù.

Non sto capendo più niente, chiudo gli occhi, si alza e mi bacia mentre con due dita mi penetra e con il pollice massaggia il clitoride, finalmente raggiungo il culmine del piacere e vengo nelle sue mani.

Continuiamo a baciarci.

"È stato..."
"È stato pazzesco!" Finisco la frase io per lui.
Ci rivestiamo, e usciamo. Lui va al suo corso e io mi dirigo in camera per farmi una doccia, per ripulirmi dal sudore.

Arrivo in camera, entro nel bagno e mi guardo allo specchio, sono tutta rossa e sudata.
Mi sfioro le labbra e sorrido al ricordo del suo tocco. Cazzo quando lo amo.

Sotto il tramonto di Los AngelesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora