di ritorno🌅 capitolp 14.

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"Buongiorno" sento farfugliare a Travor mentre si stira i muscoli.
"Buongiorno, ma che ore sono?"
"Cosa importa oggi è domenica"
"Si lo so! Oggi viene la psicologa devo sistemare la sala"
"sono le sette e mezza" wow ho dormito come un ghiro, ogni volta mi svegliavo sempre un'ora prim della sveglia.
"Che dici Travor andiamo?" Mi devo anche lavare"
"si andiamo, mi devo lavare anche io" mi dice malizioso, si avvicina e mi bacia
"Che vuoi dire con questo sguardo?" Dico ridendo
"Beh, tu ti devi lavare, io anche..."
" Sei tremendo" scoppiamo a ridere come dei bambini, anche se come idea non mi fa schifo...
"Da me o da te?"
"Davvero? Io ho solo fatto una battuta" mi guarda con desiderio.
"Da te" gli prendo le chiavi dalla tasca e inizio a correre per andare in camera sua.

Per fortuna non c'è nessuno in giro apro la porta e vengo raggiunta da Travor. Fortunatamente le camere dei ragazzi sono singole.
"Sei più matta di me" ridiamo, ridiamo sempre, cosa che ormai non faccio da molto. Mi bacia da dietro, facendosi strada con le mani tra le mie cosce.
"Ma non dovevamo lavarci" mentre lo dico mi scappa un gemito, infila le mani dentro i miei slip e inizia a massaggiare il clitoride, non pensavo che si potesse provare tutto questo piacere, sa dove toccare e come muoversi, sembra che conosca il mio corpo da sempre. Ci spogliamo ed entriamo in doccia, indossa un preservativo.

Facciamo l'amore sotto il getto d'acqua, mi prende in braccio e mi appoggia al muro, mi tengo stretta alle sue spalle, è ancora più bello della prima volta.
"Credo che non ne avrò mai abbastanza" gli dico mentre siamo seduti nel piatto doccia lui è appoggiato al muro e io con la mia spalla sul suo petto.
"Io invece sono felice di essere stato la tua prima volta, e che se tra di noi non andasse per il verso giusto, di quel momento credo tu avrai un bel ricordo. Almeno lo spero"
"Si, sei stato perfetto, però adesso devo andare, mi piacerebbe restare qui, ma il dovere mi chiama"

Non vorrei staccarmi da lui, mi metto fra le sue braccia per assaporare questa sensazione ancora per un po'. Mi rimetto il prendi sole ed esco per andare a vestirmi.
"Hope"
"Destiny, che succede?" La trovo seduta davanti la mia porta
"È arrivato Barclay e ti cercava"
"Oh... Dov'è?"
" Ti aspetta in mensa"
"Grazie"

Ma non doveva tornare stasera? Mi cambio e vado da lui.
"Beverly?" Corro ad abbracciarla
"Come stai?" Le chiedo
"Bene" dice stringendomi ancora più forte. Mi è mancata tanto
"Ehi ciao, amore sai ci sono anche io"
"Si, ciao" prova a darmi un bacio ma il mio istinto mi fa scansare cosa che lui nota.
"Tutto bene Hope?" Mi chiede Barclay
"si, certo"
Travor è anche qui... Non me ne ero resa conto, dal suo volto noto che è infastidito, mi dispiace vederlo così. "Ti ho chiamata ieri sera, per dirti che tornavamo di mattina, ma non hai risposto. Appena siamo arrivati sono venuto a cercati in camera ma non c'eri, Destiny mi ha detto che ti eri addormentata da lei" cosa? Perché le ha detto così?
"Si, devo parlare con Mary, ci vediamo dopo?"
"Si dai noi andiamo a sistemare le cose in camera" escono.

Vado da Destiny per ringraziarla
"Grazie Destiny"
"Per cosa?" Fa la vaga
"Per avermi coperta, come facevi a sapere che non ero in camera?"
"Ehm... No è che"
"Sta tranquilla parla" si guarda in torno e si avvicina a me
"Hope... Anche un cieco si accorgerebbe di quello che c'è tra te e Travor, e poi un giorno sono andata in camera sua e ho visto la stella che ti è arrivata, sulla sua scrivania"
"Oh" mi viene solo questo verso
"Stai tranquilla, io non dico nulla, Travor è un bravo ragazzo mi ha aiutata in questi giorni, tu sei fantastica, non mi permetterei di fare nulla" l'abbraccio, a primo impatto sembra imbarazzata ma poi ricambia subito.

"Grazie, non so come sdebitarmi"
"Non devi, anzi se hai bisogno di parlare sai dove trovarmi" mi dice con un sorriso, lei è dolcissima.
"Avrei proprio bisogno di un persona con cui confidarmi, sai la mia migliore amica è la gemella del mio ragazzo," dico sarcastica
"Comunque, anche tu qualsiasi cosa ci sono" ci salutiamo e vado a bussare all'ufficio di Mary.

"Avanti"
"Ciao Mary, vorrei parlarti"
"Si certo, siediti"mi fa cenno con la mano sulla sedia, mi siedo e gli dico la mia idea, sperando che gli piaccia.
"Allora, è da un po' di giorni che ci penso"
"dimmi tutto" dice lei curiosa
"stavo pensando di organizzare una giornata di beneficienza"
"interessante" dice
"possiamo fare dei biglietti, che farò fare a mio padre, e fare pagare l'ingresso, il ricavato lo diamo in beneficienza a qualche associazione che sceglierete voi, una parte la userai qui per migliorare le cose"
"Cosa avevi intenzione di fare?"
"Voglio coinvolgere tutti i ragazzi, organizzare una staffetta di nuoto, surf, canto, ballo ecc. "
"Mhh" mhh cosa? Parla in contanti
"Mary mi occuperò di tutto io"
"facciamo così, se i ragazzi sono d'accordo va bene"
"Si perfetto, grazie per la fiducia"

Che bello sono felicissima, ora devo solo dirlo a tutti, chiedere a mio padre se ci aiuta, e cercare qualche sponsor per pubblicizzare il tutto, dai non devo fare troppo. Colgo l'occasione che sono tutti in sala che aspettano di fare lezione, devo solo riunire i volontari, faccio prima a mandare un messaggio sul gruppo che abbiamo fatto con tutti i volontari per tenerci sempre aggiornati quando facciamo volontariato con i ragazzi fuori dal campus.

《 ragazzi, dopo la lezione venite tutti nella sala, vi devo dire delle cose.
Ora vado dai ragazzi.
"Ragazzi, per primo buona lezione, secondo appena finite non andate via, so che il vostro giorno libero, ma devo solo dirvi delle cose e poi siete liberi.

Sotto il tramonto di Los AngelesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora